Dead Rising Triple Pack

di Simone Rampazzi
Quello degli zombie é un sottogenere della letteratura horror ormai usato e abusato ormai da diversi anni. Gli esseri putrescenti che hanno come unico scopo quello di cibarsi di carne umana sono diventati i punti di riferimento di ogni survival horror che si rispetti, con qualche goliardica apparizione anche in generi che proprio horror non sono.

In effetti queste mascotte d'eccezione sono state sfruttate da moltissime software house nel corso degli anni, alcune delle quali sono riuscite anche a tirar fuori dal cilindro prodotti eccellenti, che ancora oggi sopravvivono al tempo ricordandoci le loro origini. Resident Evil é uno degli esempi più immediati e calzanti quando si parla di saghe famose, ma anche Left 4 Dead, Dead Island, Zombi ed altri hanno permesso un'evoluzione dei nostri amati mostri, tanto da riuscire praticamente a mostrarceli in tutte le salse possibili.

Quello che Capcom vuole invece festeggiare con questo Triple Pack é il compleanno di Dead Rising, saga videoludica uscita dieci anni fa che ci ha posto nei panni di protagonisti più o meno improvvisati. Da Frank West a Chuck Green, i nostri alter-ego ci hanno regalato tre titoli degni di nota che oggi vengono rimasterizzati grazie ad un porting importante (soprattutto per il primo capitolo), utile sicuramente a scaldare la folla in previsione dell'arrivo a dicembre del quarto capitolo.
Avete perso questi appuntamenti ed avete voglia di rimediare? Leggete più avanti per farvi un'idea allora!



Il mio nome é West, Frank West!



Ai tempi delle console old-gen, che poi tanto old non erano, i giocatori avevano la possibilità di giocare Dead Rising saggiando le notevoli caratteristiche tecniche che lo contraddistinguevano (qui il nostro articolo, come di consueto), vestendo i panni del fotoreporter freelance Frank West. Giacca di pelle e reflex indistruttibile a parte, il nostro alter-ego aveva la possibilità di muoversi per un intero mondo free roaming, cercando essenzialmente di sopravvivere la bellezza di 72 ore scattando foto, compiendo missioni primarie e secondarie ed ovviamente, dulcis in fundo, uccidendo una quantità smodata di zombie.

Come ricorderete le meccaniche di gioco avevano un sapore completamente originale, la macchina fotografica oltre ad essere un oggetto di abbellimento permetteva di scattare foto, utili per far guadagnare al personaggio preziosi punti esperienza al fine di fare il salto di livello, guadagnando slot per trasportare più oggetti. Inoltre Frank poteva utilizzare come arma praticamente ogni oggetto trovato nel supermercato, quindi era spesso facile trovarsi ad affrontare orde di non morti armati di mazze da baseball, pistole, panchine e –perché no?!- anche banane, ed in questo modo si vedeva ampiamente diluito un gameplay impressionante che veniva solamente scandito dal passare del tempo. Lento, inesorabile e fittizio, quelle 72 ore rappresentavano non solo il ritmo con cui risolvere le missioni accessibili, ma anche l'unico biglietto di andata per fuggire da questo inferno.

Avendo inoltre un tempo limitato per poter fare e vedere tutto ciò che il supermercato offre, ci si trova spesso a voler ricominciare da capo in cerca di qualcosa di più, magari cambiando anche tipo di approccio. Tale metodologia é servita agli sviluppatori per dar vita ad un secondo e terzo capitoli, seguiti a ruota libera da uno spin-off intitolato Off the Record.

L'unica differenza era che Chuck Green poteva dedicarsi a più cose, l'evoluzione del comparto tecnico che permetteva una maggiore interazione, coadiuvata dalla possibilità di poter combinare letteralmente gli oggetti trovati per creare armi pericolose e letali. Mescolare gli oggetti ritrovati nell'ambientazione più spaziosa del supermercato visto nel primo capitolo permetteva inoltre di diversificare l'approccio, regalando al giocatore sensazioni più appaganti e divertenti, che venivano tra l'altro enfatizzate dalla modalità co-op.



A distanza di dieci anni quindi?



Dando un'occhiata approfondita al comparto tecnico, utilizzato per compiere queste remastered, ci si accorge di come il lavoro di restyle si sia maggiormente concentrato sulla grafica, portando la risoluzione a 1080p a 60 frame per secondo. Alcuni momenti il framerate sembra leggermente incespicare, ma sappiamo perfettamente che in questi casi il pericolo é sempre dietro l'angolo, pronto e in agguato.

Va comunque sottolineato il notevole impegno che ha permesso, anche sulla versione PC, di poter effettuare una mappatura dei comandi personalizzata che accontenta quindi sia gli amanti della configurazione mouse/tastiera, sia coloro che invece vogliono utilizzare comodamente il proprio controller.
Altra nota dolente invece, per certi versi, risulta essere la mancanza dei contenuti aggiuntivi quali Case Zero e Case West. Tali elementi potevano a nostro avviso essere tranquillamente implementati nel codice finale di questo pack, considerando soprattutto il prezzo con cui il medesimo si affaccia sul mercato (49.90€). Potete in ogni caso comprare separatamente ogni titolo rimasterizzato, quindi in qualche modo potete diluire la spesa a vostro piacere.