Dead to rights
di
"Il mio nome è Shadow. Che nome bizzarro direte voi. Beh, a dire il vero non è il nome di una persona. Io sono un cane, un cane poliziotto per essere precisi. Ma non un cane poliziotto comune. Sono il cane di Jack Slate. Essere il cane di Jack non è mai stato semplice, ma ciò che io e lui abbiamo passato in questi ultimi giorni le batte davvero tutte. Ora è finita, si torna alla vita "normale" di tutti i giorni e finalmente posso nuovamente indirizzare le mie attenzioni verso la barboncina spocchiosa dell'appartamento accanto (tanto lo so che le piaccio). Che dite? Sto divagando? Lo fareste anche voi dopo esservi fatti un giro all'inferno con biglietto di sola andata... per fortuna Jack aveva me e ne siamo usciti tutti interi (sono sempre stato un cane modesto io). Forse sarebbe meglio se cominciassi a raccontare dal principio. Era una giornata come tante a Grant City. Jack parlava al telefono a propositi del controllo in un cantiere che avremo fatto da li a poco. Io nel frattempo cercavo di tirare l'attenzione di Lulù... Ma si! La barboncina di cui parlavo prima! Ma non c'era il tempo... era giunto il momento di entrare in azione...".
Namco, da buona e vecchia produttrice di giochi arcade, si è sempre prodigata, anche con l'avvento delle console casalinghe, per offrire ai videogiocatori prodotti immediati e fruibili dai più e che conservassero il feeling del vecchio videogame fatto di schemi semplici e collaudati. In quest'ottica Dead to Rights si pone come un gioco d'azione con visuale in terza persona, condito da tutta una serie di elementi che vedremo nel corso di questa recensione, non ultimo la presenza del cane Shadow, compagno di mille avventure del protagonista del gioco. Tutto ha inizio durante un controllo che Jack sta conducendo con Shadow all'interno di un cantiere dove si sospettano loschi giri. La situazione diviene presto calda e sciami di zanzare di piombo non tardano a riempire l'aria già di per se tetra. Ma Jack che è tipo abituato a "maneggiare" situazioni calde non si fa cogliere impreparato.
Ben presto i criminali vengono messi al loro posto, ma l'amara scoperta che il buon Slate troverà dopo aver sgominato la banda di malviventi sarà la scintilla che lo condurrà verso un escalation di morti e distruzione... suo padre morto. Chi mai l'avrà ucciso? Per quale motivo? Su cosa stava indagando? Tutte domande che non possono restare a lungo senza una risposta. La trama principale, di cui abbiamo reso nota soltanto la parte di facciata per non rovinare le sorprese a chi volesse giocare il titolo Namco, fa da ossatura, come detto in precedenza, ad un gioco d'azione in tre dimensioni con visuale in terza persona. I livelli che percorreremo avranno come unico fine e scopo il raggiungimento di una nuova area e il nostro peregrinare nelle varie zone del gioco sarà infarcito d'azione fatta di scontri a fuoco, scazzottate, mini-giochi ed escursioni a quattro zampe. E a proposito di questi due ultimi aspetti è doveroso aprire una parentesi.