Deadlight: Director's Cut

di Simone Rampazzi
Le avventure videoludiche ambientate in mondi infestati da zombie vengono ormai super sfruttate dalla maggior parte delle software house videoludiche, soprattutto perché il genere é riuscito a radicarsi piacevolmente nell'immaginario collettivo grazie a serie tv, film al cinema ed ovviamente videogiochi, facendo fruttare un ottimo guadagno a tutti coloro che siano riusciti a sfruttarlo a dovere.

Tequila Works, una software house spagnola nata dall'unione di ex dipendenti della Blizzard, ci regalò nel 2012 una piacevole avventura bidimensionale cruda ma avvincente, la quale ci poneva nei panni di Randall Wayne, uno dei pochi sopravvissuti al massacro dei non-morti. L'obiettivo, come potete ben immaginare, é bene o male sempre lo stesso: farsi strada nelle della città con la speranza di trovare i membri della propria famiglia.
Il titolo che ci troviamo tra le mani quest'oggi, intitolato semplicemente Deadlight - Director's Cut, cerca ovviamente di coinvolgere gli amanti del prodotto uscito anni fa, insieme ad una buona parte di utenti che magari vogliono diversificare genere in attesa di Dead Island 2, Dead Rising 4 o titoli simili. Quanto vale comunque quest'edizione rimasterizzata per console next-gen? Scopriamolo insieme



Buonissima l'atmosfera ma...


A differenza del titolo originale, questa nuova edizione di Deadlight cerca essenzialmente di attirare nuovo pubblico affacciandosi sul mercato di nuova generazione, sfruttando in tutto e per tutto un restyle grafico che imposta la risoluzione a 1080p, migliorando contestualmente gli effetti grafici e la qualità delle texture del mondo di gioco. Il risultato é buono, questo é fuor di dubbio, ma chiaramente non salta subito all'occhio vista la natura platform dell'opera.

Coloro che hanno giocato il titolo ai tempi troveranno il sistema di comandi leggermente migliorato, insieme ad una nuova modalità Sopravvivenza che catapulta Randall, il protagonista, all'interno di uno scenario dove dovrete sfruttare al meglio le vostre abilità per resistere il più a lungo possibile all'interno di un ospedale dove siete rinchiusi. Oltre alle vostre capacità potrete contare anche su diverse nuove armi, come le molotov ed alcuni fucili automatici, ma saranno nuovi elementi distruttibili con cui interagire a rendere più pepata la vostra permanenza. Niente di particolarmente elaborato, ma comunque un modo come un altro per occupare il vostro tempo dopo aver concluso la storia principale, magari a difficoltà avanzata (la nuova Incubo sblocca anche un finale alternativo) al fine di sbloccare qualche achievement extra per pavoneggiarvi con i vostri amici di gioco.



Ai giocatori che non hanno mai avuto il piacere di entrare in contatto con Deadlight, possiamo descrivere l'opera come appunto un platform bidimensionale arricchito da una serie puzzle tutti da risolvere, essenzialmente sfruttati insieme allo scenario per aumentare lievemente la longevità del titolo e far spremere, il giusto sia ben chiaro, le vostre meningi al fine di farci strada nella pericolosa Seattle. L'elemento che colpisce in particolar modo dell'opera é la trama che la struttura, la quale posa tutte le sue caratteristiche principali su una sceneggiatura composta egregiamente, coadiuvata da una serie di piccoli extra che andranno a completare la storia nella sua interezza, come le pagine perdute del diario di Randall o l'accompagnamento musicale che vi seguirà, passo dopo passo, fino alla sua tragica conclusione.

E' chiaro come il sole che questa rivisitazione serve essenzialmente a permettere ai nuovi utenti di godersi il titolo anche su console next-gen, ma capirete da soli che la ventina di euro da spendere non varranno in tutto e per tutto la spesa, vista la scarsità di novità inserite in questa riedizione.