Deep Fighter
di
Redazione Gamesurf
Sono state descritte le armi... Ma su cosa vanno utilizzate? Ovvio, sulle entità ostili (volete provarle su qualche altra cosa? Corte Marziale). I nemici si dividono in due categorie: organici e non. I non organici sono gli ShadowKin, razza a noi avversa che tenterà in tutti i modi di bloccare la costruzione della nave madre. Anche loro hanno bisogno di aria e quindi utilizzano sommergibili per spostarsi. Quelli organici... Potete immaginarveli: meduse, pesci di vario tipo, granchi e tanto altro. Perché questa distinzione? Per un paio di motivi ben precisi: gli Shadowkin in generale non sbucano da ogni angolo, ma quando arrivano sono duri da buttare giù, e lasciano regolarmente il segno sul nostro mezzo
I nemici organici invece sono facilissimi da incontrare, poco resistenti, generalmente attaccano corpo a corpo, e non vengono riconosciuti dal sistema di puntamento del nostro sommergibile con i numerosi effetti collaterali che ciò comporta (non possiamo sparargli contro i missili a ricerca e se li perdiamo di vista non sarà facile ritrovarli) ma, se non si stuzzicano, ci ignoreranno senza darci troppi problemi
L'ACQUARIO DENTRO AL MONITOR
Ok, passiamo all'aspetto tecnico. Graficamente non c'é niente da dire: il motore che muove il tutto non ha difetti di alcun genere, anche se non fa certo gridare al miracolo. I fondali sono ben realizzati, cromaticamente azzeccati e con texture accattivanti, ma a volte risultano un po' scarni. Anche i modelli dei pesci non riescono a schiodarsi dalla normalità in quanto a definizione, se si esclude qualche eccezione. Gli effetti di rifrazione che illuminano il fondale invece stupiscono positivamente, aiutando non poco a rendere la sensazione di trovarci in fondo al mare
Se invece si passa a considerare i filmati d'intermezzo, la cosa cambia: la qualità é decisamente sotto la media e ho forti dubbi sulle qualità recitative di alcuni degli attori che hanno partecipato alla realizzazione di quest'ultimi. Il capitano che vi impartisce gli ordini si salva, ma gli altri... Stendiamo un velo pietoso. Devo precisare inoltre che le sequenze in Full Motion Video non sono molte, ma non se ne sente la mancanza più di tanto, anche perché assai più numerose sono le sequenze animate realizzate con il motore del gioco
I nemici organici invece sono facilissimi da incontrare, poco resistenti, generalmente attaccano corpo a corpo, e non vengono riconosciuti dal sistema di puntamento del nostro sommergibile con i numerosi effetti collaterali che ciò comporta (non possiamo sparargli contro i missili a ricerca e se li perdiamo di vista non sarà facile ritrovarli) ma, se non si stuzzicano, ci ignoreranno senza darci troppi problemi
L'ACQUARIO DENTRO AL MONITOR
Ok, passiamo all'aspetto tecnico. Graficamente non c'é niente da dire: il motore che muove il tutto non ha difetti di alcun genere, anche se non fa certo gridare al miracolo. I fondali sono ben realizzati, cromaticamente azzeccati e con texture accattivanti, ma a volte risultano un po' scarni. Anche i modelli dei pesci non riescono a schiodarsi dalla normalità in quanto a definizione, se si esclude qualche eccezione. Gli effetti di rifrazione che illuminano il fondale invece stupiscono positivamente, aiutando non poco a rendere la sensazione di trovarci in fondo al mare
Se invece si passa a considerare i filmati d'intermezzo, la cosa cambia: la qualità é decisamente sotto la media e ho forti dubbi sulle qualità recitative di alcuni degli attori che hanno partecipato alla realizzazione di quest'ultimi. Il capitano che vi impartisce gli ordini si salva, ma gli altri... Stendiamo un velo pietoso. Devo precisare inoltre che le sequenze in Full Motion Video non sono molte, ma non se ne sente la mancanza più di tanto, anche perché assai più numerose sono le sequenze animate realizzate con il motore del gioco
Deep Fighter
Deep Fighter
Cosa dire di Deep Fighter? E' un gioco che si lascia giocare, sicuramente divertente, anche se non dalle grandi pretese. Deep Fighter è un titolo un po' "sui generis", anche a causa della presenza di qualche enigma qua e là che ci costringerà a riflettere (non più di 30 secondi, un minuto per quelli più complessi), e non solo a sparare e muovere abilmente il nostro sub. Sicuramente è più divertente di Sub Culture, anche se vi è stato un radicale cambiamento di impostazione, indi se vi è piaciuto il primo, potete già fiondarvi a prendere una copia del nuovo lavoro dei Criterion. In ogni caso fateci comunque un pensiero.