Delta Force: Black Hawk Down
di
Alessandro 'Vegeta' Marongiu
Nonostante alcuni dissapori all'interno della comunità videoludica, fa capolino dalla Novalogic la sua ultima produzione che mai come adesso si accosta alla realtà, venendo pubblicato proprio in un momento in cui una guerra viene combattuta sul fronte medio orientale, Delta Force Black Hawk Down si ambienta nella Somalia del '93, mettendoci nei panni delle truppe Americane. I pacifisti sicuramente potrebbero storcere il naso, ma quello che la Novalogic ci propone ora è uno spettacolare war game che dovrà scontrarsi con i più realistici Raven Shield e Vietcong per il predominio sul mercato e su internet. I presupposti della casa produttrice sicuramente sono ottimi, la serie Delta Force ha sempre un buon riscontro da parte del pubblico, e in questo nuovo 'Blak Hawk Down' le aspettative non sono venute meno.
La storia come già detto si articola sostanzialmente all'interno della Somalia e le missioni che andremo ad affontare non saranno legate da un comune filo conduttore ben preciso, ma saremo liberi di decidere quale missione tra le tre a disposizione affrontare. Sicuramente il punto forte di questo titolo non è il realismo, sparare una raffica abbastanza lunga oltre i 150m con un m16 senza perdere precisione sarà all'ordine del giorno, ma proprio il fatto di risultare un titolo Arcade lo rende gradevole e velocemente assimilabile nei controlli anche da chi non ha particolare dimestichezza in questa tipologia di giochi. Come già detto lo stile Arcade rende una struttura di gioco decisamente divertente e immersiva che non richiede ore e ore passate sul gioco per acquisire precisione nella mira, ma allo stesso tempo risulta essere impegnativo in alcune missioni avanzate, che richiederanno strategia e accurata scelta delle armi in dotazione. Le tipologie di armi che potremo ottenere si dividono in 3 gruppi, come in molti altri giochi basati su questa falsa riga: l'arma primaria, quella secondaria e il kit di supporto:
Armi Primarie
In questa prima tipologia troveremo tutto quello che riguarda i fucili, quelli di precisione, da assaltatore, copertura, tutti con uno stile di fuoco comunque distinto e particolareggiato. Sicuramente saranno quelli che userete di più durante la missione, ma che troveranno una buona fusione con le armi secondarie e il kit di supporto.
Armi Secondarie
In questo gruppo invece potremo scegliere la seconda arma a disposizione per poter far danni. Già da qui le "classi" si differenzieranno sostanzialmente anche se non saranno esplicitamente dichiarate nella modalità SinglePlay; un assaltatore infatti punterà a prendere un fucile da sfondamento come prima arma e probabilmente un fucile a pompa come secondario, uno sniper invece potrebbe puntare ad accostare al suo lucente fucile di precisione una pistola leggera.
Delta Force: Black Hawk Down
7
Voto
Redazione
Delta Force: Black Hawk Down
La Novalogic porta a tiro un ennesimo centro creando un titolo godibile, veloce e intuitivo. Sviluppando un nuovo e potente motore grafico, cosa non di poco conto nonostante le imperfezioni, riesce a ricreare ambientazioni di una vastità e suggestività degne di nota che saranno il perfetto scenario per le missioni che dovremo effettuare in una Somalia dei primi del '90.
Una giocabilità quindi buona unità ad una grafica, anch'essa al passo con i tempi, che trovano la loro fusione di gioco in una colonna sonora e un completo sistema audio che riesce a far immedesimare e caricare i giocatori che verranno buttati in una pesante guerra. Lo stile prettamente Arcade avvantaggia Black Hawk Down per quello che riguarda il single play, più veloce e intuitivo, ma lo penalizza in campo di NetGaming: avendo infatti deciso di prendere il verso opposto alla odierna tendenza al realismo, rischia di non agguantare un buon numero di netgamer che potrebbero puntare più su altri titoli rilasciati in questi mesi che invece fanno del realismo la loro arma primaria. In fin dei conti rimane però un titolo pinamente godibile da tutti i suoi punti di vista e con probabilità di margini di miglioramento con eventuali Mod!
Una giocabilità quindi buona unità ad una grafica, anch'essa al passo con i tempi, che trovano la loro fusione di gioco in una colonna sonora e un completo sistema audio che riesce a far immedesimare e caricare i giocatori che verranno buttati in una pesante guerra. Lo stile prettamente Arcade avvantaggia Black Hawk Down per quello che riguarda il single play, più veloce e intuitivo, ma lo penalizza in campo di NetGaming: avendo infatti deciso di prendere il verso opposto alla odierna tendenza al realismo, rischia di non agguantare un buon numero di netgamer che potrebbero puntare più su altri titoli rilasciati in questi mesi che invece fanno del realismo la loro arma primaria. In fin dei conti rimane però un titolo pinamente godibile da tutti i suoi punti di vista e con probabilità di margini di miglioramento con eventuali Mod!