Delta Force: Land Warrior
di
UN ARSENALE VIRTUALE
Il realismo, abbiamo detto, é una componente essenziale di tutta la serie Delta Force, individuato anzitutto dall'ampio arsenale messo a disposizione. Le armi sono suddivise in primarie, secondarie, esplosivi e pistole, più altri gingilli riservati alle squadre speciali... per un totale di oltre venti portatori di morte. Le armi ricoprono una vasta gamma di tipologie, funzionali, teoricamente, ai diversi approcci di combattimento. Nella realtà, complice soprattutto la mediocre intelligenza artificiale degli avversari computerizzati, la scelta dell'armamentario non risulta invero determinante, se non in qualche caso isolato. La componente strategica, in questo senso, ne risulta fortemente danneggiata: certo é che i fanatici dei commando e compagnia bella potranno divertirsi a provare gli effetti e le caratteristiche di ogni arma, aspetto che risulta invece marginale per il giocatore occasionale
ANDIAMO IN GUERRA
Prima di partire per la missione selezionata, un briefing iniziale ne illustrerà dettagliatamente i punti cardine, momento decisivo per la successiva selezione dell'arsenale più adatto all'obiettivo che occorre perseguire. Confermate dunque le scelte effettuate, verremo introdotti sul campo di battaglia, nella grande maggioranza dei casi attraverso un breve volo in elicottero o un lancio col paracadute, modi di introdurci alla missione certamente suggestivi e coinvolgenti
Una volta in azione, la prima sensazione é di smarrimento, tanto é ampio l'orizzonte visivo. I nemici potrebbero spuntare da un momento all'altro e da una direzione qualsiasi, dunque sarà meglio aggirarsi guardinghi e con gli occhi ben aperti. Il binocolo, in questo senso, si rivela un utile strumento di esplorazione, unitamente al mirino dei fucili da cecchino: con esso potranno essere individuati nemici anche a grandi distanze, ed eliminati prima ancora che si accorgano della nostra presenza
Capiremo presto che la copertura dei compagni di squadra sarà preziosa, più precisamente nel momento in cui ci ritroveremo nel bel mezzo di uno scontro a fuoco ravvicinato e la sensazione di doversi affidare ad un compagno sarà evidente, soprattutto perché un solo colpo potrebbe bastare a uccidere il nostro alter ego digitale. Un elemento, questo, che si richiama evidentemente alla ricerca di un marcato realismo. Nelle missioni notturne, soprattutto, la tensione si fa ancora più palpabile e la concentrazione richiesta non fa rimpiangere la frenesia che domina gli altri sparatutto più in voga
Il realismo, abbiamo detto, é una componente essenziale di tutta la serie Delta Force, individuato anzitutto dall'ampio arsenale messo a disposizione. Le armi sono suddivise in primarie, secondarie, esplosivi e pistole, più altri gingilli riservati alle squadre speciali... per un totale di oltre venti portatori di morte. Le armi ricoprono una vasta gamma di tipologie, funzionali, teoricamente, ai diversi approcci di combattimento. Nella realtà, complice soprattutto la mediocre intelligenza artificiale degli avversari computerizzati, la scelta dell'armamentario non risulta invero determinante, se non in qualche caso isolato. La componente strategica, in questo senso, ne risulta fortemente danneggiata: certo é che i fanatici dei commando e compagnia bella potranno divertirsi a provare gli effetti e le caratteristiche di ogni arma, aspetto che risulta invece marginale per il giocatore occasionale
ANDIAMO IN GUERRA
Prima di partire per la missione selezionata, un briefing iniziale ne illustrerà dettagliatamente i punti cardine, momento decisivo per la successiva selezione dell'arsenale più adatto all'obiettivo che occorre perseguire. Confermate dunque le scelte effettuate, verremo introdotti sul campo di battaglia, nella grande maggioranza dei casi attraverso un breve volo in elicottero o un lancio col paracadute, modi di introdurci alla missione certamente suggestivi e coinvolgenti
Una volta in azione, la prima sensazione é di smarrimento, tanto é ampio l'orizzonte visivo. I nemici potrebbero spuntare da un momento all'altro e da una direzione qualsiasi, dunque sarà meglio aggirarsi guardinghi e con gli occhi ben aperti. Il binocolo, in questo senso, si rivela un utile strumento di esplorazione, unitamente al mirino dei fucili da cecchino: con esso potranno essere individuati nemici anche a grandi distanze, ed eliminati prima ancora che si accorgano della nostra presenza
Capiremo presto che la copertura dei compagni di squadra sarà preziosa, più precisamente nel momento in cui ci ritroveremo nel bel mezzo di uno scontro a fuoco ravvicinato e la sensazione di doversi affidare ad un compagno sarà evidente, soprattutto perché un solo colpo potrebbe bastare a uccidere il nostro alter ego digitale. Un elemento, questo, che si richiama evidentemente alla ricerca di un marcato realismo. Nelle missioni notturne, soprattutto, la tensione si fa ancora più palpabile e la concentrazione richiesta non fa rimpiangere la frenesia che domina gli altri sparatutto più in voga