Delta Force: Task force Dagger
di
Redazione Gamesurf
Quello che però resta ignoto è il motivo che ha spinto i programmatori della Novalogic a sfornare un titolo che non ha corretto neppure gli stessi problemi delle versioni precedenti! Dal clipping all'AI ce ne sono per tutti i gusti.
Graficamente ci troviamo di fronte, se si eccettua il tuning al motore, ad una semplice copia di ciò che già era esistente, con qualche piccolo aggiornamento qua e là.
Qualche esempio: le ambientazioni sono visivamente molto più complesse ed anche gli interni degli edifici sono ora vari, con particolari anche di pregevole livello e non più piatti, monotoni e sempre uguali. Le porte si aprono al nostro passaggio, i vetri si rompono realisticamente, anche se non ogni oggetto è interattivo, come moda imponeva tempo fa. Chiaramente il tutto è stato modellato per essere ricalcato sulla zona dell'Afghanistan dove si è voluto ambientare completamente il prodotto. A volte si vede che il lavoro è stato fatto, altre situazioni sanno di già visto.
Le tende d'accampamento ed i materiali a bassa resistenza hanno un comportamento ed una profondità reale, tanto da permettere ad un tiratore esperto di eliminare un avversario anche attraverso di essi, con grande realismo. Forse si è potenziato un po' troppo il potere distruttivo di alcune armi: siamo riusciti a far fuori le sentinelle di due torrette di guardia da circa 600 metri... va bene che era un'arma da cecchino, ma qualche dubbio resta.
In alcune missioni, appare anche una sorta di foschia dovuta alla distanza, come consuetudine del motore "made in Novalogic"; nessuna concessione invece, alle condizioni meteo, dato che non sono presenti né missioni mentre piove o mentre nevica. Durante la notte ci sono di ausilio i visori ad infrarossi, con la loro calda ed avvolgente luce verde.
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Delta Force: Task force Dagger
Delta Force: Task force Dagger
Non si tratta altro che di una riedizione del titolo precedente, ambientato in un solo luogo. Poco per essere considerato migliore.