Demigod
di
Marco Modugno
Sei forse un dio? Quasi, sarà la nostra risposta, una volta indossata la pelle, o la corazza, di uno degli otto semidei, appunto, che il nuovo titolo Gas Powered ci propone d'impersonare. La ragione per la quale ci toccherà scontrarci contro i nostri simili e i loro seguaci in variopinte arene (otto anche quelle), sfuggirà anche ai più attenti. La trama del gioco, infatti, semplicemente non c'é. Ci sono semidei apparentemente buoni (il paladino, tra tutti) e altri evidentemente malvagi (la Bestia sputaveleno, all'evidenza) ma, a parte tratteggiare a matita l'eterna disputa tra la luce e l'oscurità, che sembra essere il canovaccio di massima che giustifica le nostre battaglie, il team di sviluppo non ha ritenuto approfondire. Il senso d'incompiuto che si avverte giocando con Demigod, dunque, si fa sentire fin dalle primissime battute.
Una volta installato si lancia la prima partita e si scopre, ad esempio, che manca del tutto un tutorial. L'idea é quella che, essendo i meccanismi di controllo e gestione piuttosto intuitivi, non ce n'é bisogno ma in realtà, specie se si sceglie un approccio maggiormente strategico, un ripassino delle meccaniche non sarebbe stato male. Invece occorre buttarsi e così facciamo, scoprendo che i semidei si dividono in due sottocategorie equamente rappresentate; assassini e generali. Mentre i primi si lanciano in battaglia armati soltanto (vi pare poco?) della loro dotazione personale di arnesi di morte, abilità speciali e incantesimi, i secondi potranno avvalersi di seguaci da evocare e condurre alla vittoria (o al massacro: le due cose a volte possono anche coincidere) sul campo di battaglia.
Il gameplay generale, basato in assenza di una vera campagna single-player, su modalità esclusivamente skirmish e torneo, le stesse del gioco online, si basa su solide meccaniche RPG d'azione, sul modello dell'indimenticato Diablo e suoi epigoni vari, mettendo a disposizione del vostro personaggio virtuale semidivino un pool via via incrementabile di armi, oggetti magici, incantesimi e abilità speciali. Oltre a progredire nell'esperienza, sarà possibile arricchire accumulando oro ottenuto uccidendo altri nostri simili o conquistando la bandiera avversaria su uno dei punti di controllo dell'oro situati sulla mappa. Nulla di complicato, come vedete, anche se, specie se si sceglie un semidio generale per giocare, sarà opportuno affrontare le partite con un approccio più marcatamente strategico, evitando di inviare il proprio esercito al massacro in una serie di attacchi suicidi che difficilmente avranno ragione dell'IA del gioco, tutt'altro che sprovveduta.
Stessa musica suona se ci si sposta online, accedendo ad un sistema di matching che rischia però di trasformarsi in uno dei vostri incubi peggiori. Per connettersi ad altri giocatori passa abbastanza tempo da farci quasi stare un'uscita con la morosa, e spesso e volentieri una richiesta di disconnessione viene ricompensata dal crash del gioco. In questo senso, poco o nulla pare essere stato fatto per irmediare ai difetti di gioventù da noi riscontrati nel testare la versione preview. Peccato. Il tempo di una patch riparatrice ci sarebbe stato eccome e invece, complice la fretta... Nel frattempo,il passaparola é circolato in rete e si rischia seriamente di stroncare sul nascere una comunità di rete che potrebbe ritenere sufficientemente dissuasivo il rischio di non riuscire a giocare online, da non voler nemmeno correre il rischio di provare il gioco prima di decidere.
Peccato, però. Il gioco in sé, infatti, si fa apprezzare per parecchie ragioni, a partire da un comparto visivo più che degno, sia per la qualità delle texture che per la palette di colori particolarmente vivaci.E il sonoro, arricchito da musiche coinvolgenti e da effetti sonori tra i migliori che abbiamo sentito negli ultimi tempi. Pifferi, tamburi, urla belluine e cozzare d'acciaio faranno tremare le pareti della vostra stanza da gioco, specie se vi siete dotati di un buon impianto surround.
Anche il sistema di gioco, tutto sommato, si presenta come immediato, veloce, intuitivo e divertente, costituendo una base sulla quale si sarebbe potuto costruire molto, se solo non si fosse ceduto ancora una volta alle logiche spietate del marketing che con ogni probabilità volevano Demigod sugli scaffali prima dell'estate, in un periodo di mercato dove se parli di vacche grasse il retailer medio chiama la neurodeliri.
Per questo motivo, a quanto abbiamo visto, il titolo Stardock non ce la fa proprio a strapparepiù della sufficienza tonda. A chi fosse tentato di acquistarlo comunque regaliamo il suggerimento di sempre. La demo é là fuori, sulla rete, pronta da scaricare. Per rendersi conto se valga o meno pagare qualche decina di europer trasformarsi in un semidio...
Una volta installato si lancia la prima partita e si scopre, ad esempio, che manca del tutto un tutorial. L'idea é quella che, essendo i meccanismi di controllo e gestione piuttosto intuitivi, non ce n'é bisogno ma in realtà, specie se si sceglie un approccio maggiormente strategico, un ripassino delle meccaniche non sarebbe stato male. Invece occorre buttarsi e così facciamo, scoprendo che i semidei si dividono in due sottocategorie equamente rappresentate; assassini e generali. Mentre i primi si lanciano in battaglia armati soltanto (vi pare poco?) della loro dotazione personale di arnesi di morte, abilità speciali e incantesimi, i secondi potranno avvalersi di seguaci da evocare e condurre alla vittoria (o al massacro: le due cose a volte possono anche coincidere) sul campo di battaglia.
Il gameplay generale, basato in assenza di una vera campagna single-player, su modalità esclusivamente skirmish e torneo, le stesse del gioco online, si basa su solide meccaniche RPG d'azione, sul modello dell'indimenticato Diablo e suoi epigoni vari, mettendo a disposizione del vostro personaggio virtuale semidivino un pool via via incrementabile di armi, oggetti magici, incantesimi e abilità speciali. Oltre a progredire nell'esperienza, sarà possibile arricchire accumulando oro ottenuto uccidendo altri nostri simili o conquistando la bandiera avversaria su uno dei punti di controllo dell'oro situati sulla mappa. Nulla di complicato, come vedete, anche se, specie se si sceglie un semidio generale per giocare, sarà opportuno affrontare le partite con un approccio più marcatamente strategico, evitando di inviare il proprio esercito al massacro in una serie di attacchi suicidi che difficilmente avranno ragione dell'IA del gioco, tutt'altro che sprovveduta.
Stessa musica suona se ci si sposta online, accedendo ad un sistema di matching che rischia però di trasformarsi in uno dei vostri incubi peggiori. Per connettersi ad altri giocatori passa abbastanza tempo da farci quasi stare un'uscita con la morosa, e spesso e volentieri una richiesta di disconnessione viene ricompensata dal crash del gioco. In questo senso, poco o nulla pare essere stato fatto per irmediare ai difetti di gioventù da noi riscontrati nel testare la versione preview. Peccato. Il tempo di una patch riparatrice ci sarebbe stato eccome e invece, complice la fretta... Nel frattempo,il passaparola é circolato in rete e si rischia seriamente di stroncare sul nascere una comunità di rete che potrebbe ritenere sufficientemente dissuasivo il rischio di non riuscire a giocare online, da non voler nemmeno correre il rischio di provare il gioco prima di decidere.
Peccato, però. Il gioco in sé, infatti, si fa apprezzare per parecchie ragioni, a partire da un comparto visivo più che degno, sia per la qualità delle texture che per la palette di colori particolarmente vivaci.E il sonoro, arricchito da musiche coinvolgenti e da effetti sonori tra i migliori che abbiamo sentito negli ultimi tempi. Pifferi, tamburi, urla belluine e cozzare d'acciaio faranno tremare le pareti della vostra stanza da gioco, specie se vi siete dotati di un buon impianto surround.
Anche il sistema di gioco, tutto sommato, si presenta come immediato, veloce, intuitivo e divertente, costituendo una base sulla quale si sarebbe potuto costruire molto, se solo non si fosse ceduto ancora una volta alle logiche spietate del marketing che con ogni probabilità volevano Demigod sugli scaffali prima dell'estate, in un periodo di mercato dove se parli di vacche grasse il retailer medio chiama la neurodeliri.
Per questo motivo, a quanto abbiamo visto, il titolo Stardock non ce la fa proprio a strapparepiù della sufficienza tonda. A chi fosse tentato di acquistarlo comunque regaliamo il suggerimento di sempre. La demo é là fuori, sulla rete, pronta da scaricare. Per rendersi conto se valga o meno pagare qualche decina di europer trasformarsi in un semidio...
Demigod
6
Voto
Redazione
Demigod
Uscito in anticipo. Abituati come siamo ad attendere anche degli anni prima che un titolo annunciato debutti effettivamente sul mercato, un'espressione del genere applicata ad un videogioco appare incredibile. E'successo a Demigod, rilasciato in versione retail sul mercato USA a Pasqua, in anticipo di una settimana rispetto al previsto, a causa della svista (?!) della catena Gamestop che ha messo in commercio le copie distribuite ai suoi negozi con parecchie settimane d'anticipo, rispetto a quanto stabilito con il distributore. Proprio la fretta, però, mina in profondità alcuni aspetti del titolo Stardock, sprovvisto di una trama e dotato di un comparto multiplayer difettoso ai limiti del sopportabile. Anche la versione europea, uscita con qualche settimana di sfasamento temporale, porta in ereditàle stesse pecche, non lasciando altre speranze che quelle sull'uscita tempestivadi una patch che rimedi, per quanto possibile, ai troppi peccati di gioventù del titolo.