Demon Stone
di
E Zhai? Beh, la ladra avrà fondamentalmente due abilità speciali, vale a dire quella di nascondersi nell'ombra per effettuare degli attacchi furtivi e mortali qualora riuscisse a raggiungere un nemico alle spalle e, in seguito, quella di compiere salti elevatissimi, fino a piattaforme altrimenti irraggiungibili. C'è però da dire subito una cosa: la ladra è sottosfruttata. Se si fa infatti eccezione per quelle tre o quattro situazioni in cui il gioco ci impone di utilizzarla, è quasi sconsigliabile impersonarla dato che nelle mischie risulta sicuramente più incisivo Renneck e che contro i boss si fa sempre vitale Illius. Ci sono, è vero, molti punti in cui l'elfa mezzosangue può nascondersi nelle ombre, ma ai primi livelli il tempo in cui rimane invisibile è veramente troppo limitato per poter effettuare più di un attacco, diventando pertanto una strategia di combattimento veramente efficace solo nelle ultime due o tre missioni. L'abilità di salto, parimenti, risulta indispensabile in pochissime situazioni, anche se andrà utilizzata per raggiungere zone segrete e accaparrarsi così tesori ed esperienza extra. Peccato, perché un minimo di impegno in più nello studio dei livelli avrebbe sicuramente valorizzato a dovere un personaggio che sulla carta è veramente ottimo.
C'è da dire ,infatti, che la caratterizzazione dei personaggi è molto buona: pur restando infatti un po' schiavo dei cliché commerciali che lui stesso ha creato (come ad esempio il fatto che Zhai, mezza Drow, utilizzi due armi come Drizzt), Salvatore ha cercato di evitare il più possibile gli stereotipi "classici" creando dei personaggi unici. Renneck non è né un Barbaro alla Conan né un paladino alla Lancillotto: è un guerriero con la sua storia ed il suo carattere, con l'aria un po' da mercenario ma comunque dotato del suo codice morale. È Renneck e basta, così come Illius non è né Merlino né Harry Potter ma un giovane dotato di poteri magici e col gusto dell'avventura, e Zhai è un personaggio con un passato travagliato che cerca di venire a patti con la sua natura ibrida prendendo il meglio di ciascuno dei suoi retaggi. Da uno studio così efficace dei personaggi ci si può aspettare una trama scadente? Assolutamente no! Preparatevi pertanto ad un paio di colpi di scena forse non clamorosi ma sicuramente molto gradevoli e che permetteranno alla vicenda di mantenersi sempre frizzante e attraente.
Tecnicamente parlando il gioco è decisamente buono. La realizzazione grafica è ineccepibile, piuttosto curata in tutti suoi aspetti, vale a dire studio ed animazione dei modelli, comprese le espressioni facciali ed il movimento labiale (quest'ultimo ovviamente sincronizzato sul parlato in Americano), oltre che negli effetti speciali, che vanno dalle fiammate del Drago della prima missione, ai vari incantesimi di Illius e dei boss, fino al fiume in piena della foresta degli Yuan-Ti. L'unico appunto negativo sulla grafica può essere fatto esclusivamente al sistema di telecamere, che insistendo nel tentativo di dare all'avventura un taglio "cinematografico" talvolta ricade nel sempreverde errore di cambiare inquadratura nel bel mezzo di uno scontro, col risultato di dare al giocatore qualche istante di sbigottimento, talvolta piuttosto dannoso. È comunque un difetto che va a minare più la giocabilità che non la bellezza estetica. Ottimo anche il sonoro, con brani musicali veramente accattivanti, in pregevole stile Fantasy e giustamente incalzanti nelle numerose situazioni di combattimento. Sufficienti, non eccelsi, i doppiaggi in Italiano: molto migliori quelli in lingua originale (comunque disponibili essendo il gioco multilingua).
Dal punto di vista della giocabilità, Demon Stone si presenta sin dalle prime fasi come trascinante e divertente, complice un sistema di controllo intuitivo ed immediato talmente semplice che non si può parlare di "curva di apprendimento" quanto di "gradino", agevolmente superabile con un piccolo passo di cinque minuti. Sono presenti due soli difetti sostanziali: il primo è il già citato fastidioso sistema di telecamere e i suoi subitanei cambi di inquadratura, il secondo è il fatto che le situazioni di rissa feroce e caotica sono veramente eccessive, tanto che alla lunga stanca il non riuscire quasi a vedere il personaggio che si sta utilizzando perché circondato da quelle montagne di carne rossa armate di martello che rispondono al nome di Slaad.
Ma il problema più grave, l'unico veramente rilevante, del gioco, è la scarsa longevità: le missioni sono in tutto dieci e ciascuna lunga tra i venti e i quaranta minuti. Fate due rapidi conti e verrete alla conclusione che, perlomeno al livello più semplice, dell'inizio alla fine del gioco passano si e no sei ore. Se aggiungete che il rigiocarlo non aggiunge praticamente nulla all'esperienza precedente, se non l'ebbrezza di tentare la sfida ad un livello superiore o di concluderlo utilizzando meno crediti (illimitati), capirete che dopo averlo finito due o tre volte non avrà più molto da darvi. Un vero peccato, perché sarebbero bastati non tanto un paio di livelli in più ma soprattutto dei livelli più lunghi, studiati in modo da valorizzare equamente tutti i personaggi e possibilmente con meno risse caotiche perché l'intero lavoro guadagnasse qualche mezzo punto.
Nel complesso, comunque, sarebbe un falso definire Demon Stone "brutto" solo per questo motivo: il gioco è sicuramente ben realizzato, divertente, trascinante, accattivante e sostanzialmente avvincente. Una gran bella avventura Fantasy consigliata tanto agli appassionati quanto agli occasionali, ma solo non aspettatevi che possa tenervi compagnia troppo a lungo...
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C'è da dire ,infatti, che la caratterizzazione dei personaggi è molto buona: pur restando infatti un po' schiavo dei cliché commerciali che lui stesso ha creato (come ad esempio il fatto che Zhai, mezza Drow, utilizzi due armi come Drizzt), Salvatore ha cercato di evitare il più possibile gli stereotipi "classici" creando dei personaggi unici. Renneck non è né un Barbaro alla Conan né un paladino alla Lancillotto: è un guerriero con la sua storia ed il suo carattere, con l'aria un po' da mercenario ma comunque dotato del suo codice morale. È Renneck e basta, così come Illius non è né Merlino né Harry Potter ma un giovane dotato di poteri magici e col gusto dell'avventura, e Zhai è un personaggio con un passato travagliato che cerca di venire a patti con la sua natura ibrida prendendo il meglio di ciascuno dei suoi retaggi. Da uno studio così efficace dei personaggi ci si può aspettare una trama scadente? Assolutamente no! Preparatevi pertanto ad un paio di colpi di scena forse non clamorosi ma sicuramente molto gradevoli e che permetteranno alla vicenda di mantenersi sempre frizzante e attraente.
Tecnicamente parlando il gioco è decisamente buono. La realizzazione grafica è ineccepibile, piuttosto curata in tutti suoi aspetti, vale a dire studio ed animazione dei modelli, comprese le espressioni facciali ed il movimento labiale (quest'ultimo ovviamente sincronizzato sul parlato in Americano), oltre che negli effetti speciali, che vanno dalle fiammate del Drago della prima missione, ai vari incantesimi di Illius e dei boss, fino al fiume in piena della foresta degli Yuan-Ti. L'unico appunto negativo sulla grafica può essere fatto esclusivamente al sistema di telecamere, che insistendo nel tentativo di dare all'avventura un taglio "cinematografico" talvolta ricade nel sempreverde errore di cambiare inquadratura nel bel mezzo di uno scontro, col risultato di dare al giocatore qualche istante di sbigottimento, talvolta piuttosto dannoso. È comunque un difetto che va a minare più la giocabilità che non la bellezza estetica. Ottimo anche il sonoro, con brani musicali veramente accattivanti, in pregevole stile Fantasy e giustamente incalzanti nelle numerose situazioni di combattimento. Sufficienti, non eccelsi, i doppiaggi in Italiano: molto migliori quelli in lingua originale (comunque disponibili essendo il gioco multilingua).
Dal punto di vista della giocabilità, Demon Stone si presenta sin dalle prime fasi come trascinante e divertente, complice un sistema di controllo intuitivo ed immediato talmente semplice che non si può parlare di "curva di apprendimento" quanto di "gradino", agevolmente superabile con un piccolo passo di cinque minuti. Sono presenti due soli difetti sostanziali: il primo è il già citato fastidioso sistema di telecamere e i suoi subitanei cambi di inquadratura, il secondo è il fatto che le situazioni di rissa feroce e caotica sono veramente eccessive, tanto che alla lunga stanca il non riuscire quasi a vedere il personaggio che si sta utilizzando perché circondato da quelle montagne di carne rossa armate di martello che rispondono al nome di Slaad.
Ma il problema più grave, l'unico veramente rilevante, del gioco, è la scarsa longevità: le missioni sono in tutto dieci e ciascuna lunga tra i venti e i quaranta minuti. Fate due rapidi conti e verrete alla conclusione che, perlomeno al livello più semplice, dell'inizio alla fine del gioco passano si e no sei ore. Se aggiungete che il rigiocarlo non aggiunge praticamente nulla all'esperienza precedente, se non l'ebbrezza di tentare la sfida ad un livello superiore o di concluderlo utilizzando meno crediti (illimitati), capirete che dopo averlo finito due o tre volte non avrà più molto da darvi. Un vero peccato, perché sarebbero bastati non tanto un paio di livelli in più ma soprattutto dei livelli più lunghi, studiati in modo da valorizzare equamente tutti i personaggi e possibilmente con meno risse caotiche perché l'intero lavoro guadagnasse qualche mezzo punto.
Nel complesso, comunque, sarebbe un falso definire Demon Stone "brutto" solo per questo motivo: il gioco è sicuramente ben realizzato, divertente, trascinante, accattivante e sostanzialmente avvincente. Una gran bella avventura Fantasy consigliata tanto agli appassionati quanto agli occasionali, ma solo non aspettatevi che possa tenervi compagnia troppo a lungo...