Descent 3: Mercenary

di Redazione Gamesurf
Le strategie di mercato lo impongono ogni videogioco che abbia superato una certa soglia di vendita deve veder realizzato l'oramai consueto ed immancabile mission pack. Nella maggioranza dei casi questo tipo di progetti non é svolto dal team originario, piuttosto si ricorre a piccole ed aitanti software house che cercano di dare il meglio di se stesse. A conti fatti si vede subito come questo lavoro sia un po' controverso, in altre parole da un lato non si deve creare la storia e/o il motore grafico, dall'altro risulta più complicato perché la trama comunque non deve subire grosse mutazioni e soprattutto avere il finale "aperto" ad un eventuale secondo titolo sulla saga, fornire nuove armi e nuovi nemici. Questo di Descent 3: Mercenary si potrebbe definire un piccolo escamotage, l'idea sembrerebbe essere stata palesemente copiata da qualcun altro che giusto nello stesso periodo ha fatto uscire il proprio datadisk aggiuntivo (ok, per essere più preciso sto parlando di Half Life: Opposing Force)

LO SPECCHIO DELLA STORIA
Nel gioco madre impersonavamo "Material Defender 1032", un prode pilota di una minuscola ma cattiva navicella spaziale, in grado di sgominare da solo orde di robot infettati da un misterioso virus prodotto nei laboratori della PTMC, una grossa società nipponica, dal dottor Swaitzer per conto del losco figuro di turno, Dravis. Le nostre gesta servirono appunto a salvare Swaitzer dalla prigionia (giacché lui stesso era l'unico a poter creare un antidoto) e cercare le prove necessarie ad inchiodare Dravis davanti al presidente, il famoso Suzuki. Ad un certo punto, consegnate le prove all'alto funzionario della società, ci troveremo a scontrarci con alcuni mercenari che dovremo sconfiggere per guadagnare il ritorno alla base
Purtroppo al rimpatrio apprenderemo dal telegiornale che Suzuki é stato assassinato, e che l'autore sospettato del delitto siamo noi. In questo pacchetto di missioni aggiuntive vestiamo i panni del misterioso killer che, assoldato da Dravis, disegna Swaitzer come un pazzo ed il solo responsabile della creazione del virus, la presenza di Material Defender come una minaccia della società, sino ad indurci all'eliminazione di Suzuki. Inutile ricordare che stando dalla parte oscura della vicenda compiremo un assassinio e svariate azioni poco nobili, ma soprattutto dovremo vedercela con plotoni di robot preposti alla difesa