Destrega
di
Mai come negli ultimi tempi i picchiaduro per Playstation si moltiplicano sui nostri schermi, dal successo planetario di Tekken 3 i rappresentanti del genere si moltiplicano a dismisura, cercando di differenziarsi leggermente in termini di gameplay e portando innovazioni varie a livello grafico
Procedendo con ordine analizziamo l'introduzione, buoni filmati e musica coinvolgente per una intro che personalmente mi ricorda molto quella dell'indimenticabile Soul Blade
Con buona sorpresa scopro che il gioco é completamente in Italiano, dai testi alle voci, tutto é stato tradotto, con risultati altalenanti, tutti i testi sono stati tradotti correttamente a quanto pare, ma il doppiaggio lascia a desiderare, non tanto per le frasi, comquanue talvolta ridicole, ma proprio per le tonalità con le quali sono pronunciate, sovente prive di enfasi e completamente slegate dall'azione
I personaggi sono presenti in buon numero fin da subito, ma purtroppo é solo uno il personaggio segreto, come varietà non c'e' male comunque: come nella migliora tradizione del sol levante, giovani nerboruti, ragazze atletiche, vecchi saggi e guerrieri indomabili per un totale di 13 combattenti si potranno sfidare in ogni modo
Lo stile di gioco non é dei più classici, innanzitutto le arene hanno molta più importanza nel gioco rispetto ad esempio alla serie Tekken nella quale era solo definito un limite massimo entro il quale muoversi, qui le arene saranno caratterizzate in maniera ben specifica, di tratterà di villaggi, deserti, luoghi sacri, rovine, palazzi, templi
Ogni luogo di combattimento avrà caratteristiche specifiche, come muri, salite, ripari, ponti, rocce e quanto altro possa differenziare la tattica di gioco, in modo difensivo o offensivo
A differenza di molti giochi del medesimo stampo il movimento é libero nel livello e non subordinato alla posizione dell'avversario, normalmente é possibile solo avvicinarsi o allontanarsi del nemico, mantre qui é consigliabile girare attorno all'avversario, cercando magari di colpirlo alle spalle
Procedendo con ordine analizziamo l'introduzione, buoni filmati e musica coinvolgente per una intro che personalmente mi ricorda molto quella dell'indimenticabile Soul Blade
Con buona sorpresa scopro che il gioco é completamente in Italiano, dai testi alle voci, tutto é stato tradotto, con risultati altalenanti, tutti i testi sono stati tradotti correttamente a quanto pare, ma il doppiaggio lascia a desiderare, non tanto per le frasi, comquanue talvolta ridicole, ma proprio per le tonalità con le quali sono pronunciate, sovente prive di enfasi e completamente slegate dall'azione
I personaggi sono presenti in buon numero fin da subito, ma purtroppo é solo uno il personaggio segreto, come varietà non c'e' male comunque: come nella migliora tradizione del sol levante, giovani nerboruti, ragazze atletiche, vecchi saggi e guerrieri indomabili per un totale di 13 combattenti si potranno sfidare in ogni modo
Lo stile di gioco non é dei più classici, innanzitutto le arene hanno molta più importanza nel gioco rispetto ad esempio alla serie Tekken nella quale era solo definito un limite massimo entro il quale muoversi, qui le arene saranno caratterizzate in maniera ben specifica, di tratterà di villaggi, deserti, luoghi sacri, rovine, palazzi, templi
Ogni luogo di combattimento avrà caratteristiche specifiche, come muri, salite, ripari, ponti, rocce e quanto altro possa differenziare la tattica di gioco, in modo difensivo o offensivo
A differenza di molti giochi del medesimo stampo il movimento é libero nel livello e non subordinato alla posizione dell'avversario, normalmente é possibile solo avvicinarsi o allontanarsi del nemico, mantre qui é consigliabile girare attorno all'avversario, cercando magari di colpirlo alle spalle