Destroy All Humans

di Francesco Romagnoli
"Abitante della Terra, in nome del popolo dei Furoniani ti avverto che stiamo per conquistarvi e per utilizzarvi per scopi scientifici completamente privi di moralità. Avete qualcosa da dire?"
"Mooooooooo!"
"Abitante della Terra, siete sotto la nostra giurisdizione, comprendete la vostra posizione? Rispondete o verrete "vaporizzati"!"
"Mooooooooo!"


Ecco più o meno come inizia questo nuovo Destroy All Humans, con un alieno-clone, tale Crypto Sporidium 137 (come un numero di serie che indica che siete la 137° clonazione) che viene spedito sulla terra per investigare e acquisire nuove e fresche porzioni di DNA, necessarie alla sopravvivenza della specie a cui il protagonista appartiene, impiantate sugli umani tanto tempo addietro. Il dialogo riportato sopra si riferisce a quando Crypto, appena giunto sulla terra, scambia delle mucche al pascolo con la razza dominante sul nostro pianeta e tenta di instaurare un dialogo, con gli esiti descritti. Godersi la scena a gioco appena iniziato è pura ilarità, ma è solo un accenno di tutto l'umorismo che permea in continuazione il gioco e che rende questo titolo particolare e divertente.


Nessuna trama alla Spielberg
Questo gioco non segue lo schema tipico che vede gli umani affrontare gli alieni cattivi per evitare di soccombere. Gli extraterrestri sono sì malvagi, disprezzano totalmente la patetica razza umana e vogliono appunto distruggerla. Quello che cambia è che questa volta non saremo dalla parte dei "buoni", ovvero dei terrestri, vestiremo invece i panni degli amorali e perfidi Furoniani, e nello specifico di Crypto 137, o 138, o 139....a seconda di quante volte verremo abbattuti, e di conseguenza a seconda di quanti cloni sarà costretto a spedire sulla terra il nostro capo. Nessun "Indipendence Day" da attuare e nessun esercito da comandare. Sarete un semplice clone che con il suo bagaglio di armi e poteri psichici, oltre che con la sua navicella spaziale, affronterà tutta la resistenza Terrestre che si troverà di fronte. Un arsenale comunque di tutto rispetto che va dalle pistole elettriche a quelle in grado di estrapolare la corteccia cerebrale (da cui si guadagnano i punti-DNA), dalle bombe inceneritici alle armi devastanti sull'astronave: il raggio disintegratore, il raggio della morte e altri ancora.

La vera originalità sta però nei poteri psichici che Crypto può utilizzare: la telecinesi per sbatacchiare tutto e tutti, la possibilità di leggere nella mente (potere che da un lato serve per progredire con la trama e le missioni, e che dall'altro è fonte continua di mini-sketch esilaranti), la capacità di mimetizzarsi sotto false sembianze per passare inosservato (abilità molto utile, in quanto a seconda di quanti umani vi avvisteranno, troverete a tentare di braccarvi solo qualche agente di polizia, oppure un intero distretto, se non addirittura le forze militari o i potenti Majestic, una sorta di citazione, un misto tra i "Men In Black" e un reparto speciale tipo F.B.I.), quella di ipnotizzare le persone per impartirgli determinati ordini e infine quella di fargli esplodere direttamente il cervello per estrapolarne il DNA. Tutte potenzialità utili e versatili, nel senso che molte missioni potrete gestirle a piacere, scegliendo tra diverse opzioni per portarle a termine. Potrete utilizzare un approccio stealth, cercando di nascondervi il più possibile, oppure sfoderare quanto blastaggio c'è nei vostri caricatori. A proposito di caricatori, non dimentichiamo di specificare che le varie armi ed abilità potranno essere potenziate tra una missione e l'altra. Subito non saranno disponibili molti up-grade ma, mano a mano che si procede con le missioni, verranno sbloccati e voi potrete acquisirli se avrete i crediti necessari, rappresentati da nient'altro se non le porzioni di DNA estrapolate o raccolte in giro negli scenari di gioco (ci saranno infatti anche alcuni bonus da raccogliere qua e là, un po' come i "pacchetti" in GTA).
Lo scorrere della vostra avventura sarà scandita da una ventina di missioni principali, all'interno di varie aree degli Stati Uniti, e in ognuna di queste saranno presenti altre sfide bonus, come in GTA erano le "furie omicide" o le gare a checkpoint.


Andando avanti nel gioco, la tipologia di compiti da portare a termine tenderà alla lunga a ripetersi un po', e la freschezza dei primi livelli verrà a mancare, ma non in maniera preoccupante e non in maniera tale da compromettere la voglia di fare ancora un' altra missione prima di smettere. La struttura di gioco è sorretta in particolare da tutti gli elementi di contorno: dalla caratterizzazione dei personaggi, dai dialoghi contraddistinti da uno humour davvero meritevole d'encomio, dalla cura con cui è stato trasposto il feeling dei vecchi b-movies anni '50, con gli scenari che citano pellicole più o meno famose attingendo a piene mani dall'immaginario di quel tempo. Insomma, anche se dopo un po' la struttura di gioco mostra i suoi limiti, l'immediatezza, il divertimento dovuto alla comicità e le buone capacità di sceneggiatura invogliano a continuare a giocare per vedere quello che c'è dopo, per ridere dell'ennesimo sketch, e per seguire gli eventi della storia e vedere come andrà a finire il film...pardon, il videogame. La struttura a livelli è abbastanza libera, e permette di tornare nei luoghi già visitati per scoprire qualche segreto, estrapolare qualche altro DNA o semplicemente darsi al famoso "giocazzeggio" di cui tanto si va parlando dagli episodi di GTA in poi. La sensazione di libertà in questo senso è però molto più ristretta e meno appagante. Una volta che si sono svolte le missioni principali in una località è difficile trovare molte motivazioni per tornarvi per semplice gusto dell'esplorazione o delle side-quests. Così anche una volta finito il gioco, longevo il giusto senza esagerare, gli spunti per rigiocarsi certi schemi o per andare in giro a giocazzeggiare non sarà poi così stimolante, ma nel frattempo avrete goduto di un ottima storia, sicuramente ben sceneggiata e molto carismatica.

Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, la grafica si presenta pulita e piacevole. Soprattutto gli ampi spazi bucolici sono apprezzabili sia nell'esplorazione a terra, sia dall'alto della vostra astronave, quando passate sopra i tetti delle fattorie per bruciarle senza pietà o per arrostire qualche povera mucca inerme. Qualche rallentamento nelle fasi estremamente convulse o qualche comparizione improvvisa di persone in lontananza avvengono, ma molto di rado. I riflessi di luce sono ottimi così come il motore fisico, messo in luce particolarmente mediante l'uso dei poteri telecinetici su cose ed oggetti, o mediante l'utilizzo del vostro Jet-pack.
Il sonoro è altrettanto strabiliante soprattutto per via dei dialoghi che accompagnano l'azione del giocatore: è un vero e proprio scambio di battute tra voi e il vostro superiore che vi comanda dalla comodità dell'astronave che orbita al sicuro intorno alla terra. Nel complesso quindi Destroy All Humans si rivela un gioco molto godibile, con un'atmosfera appassionante, un feeling immediato e divertente, ed uno humour esilarante (un punto di riferimento per quanto riguarda la scena attuale), che da solo vale il prezzo del biglietto. Crypto Sporidium è un personaggio molto carismatico, e riuscirà a strapparvi un sorriso con una battuta od una semplice smorfia del viso.
Se avete voglia di un action game, dallo schema abbastanza originale e discretamente vario, questo prodotto targato Pandemic Studios farà sicuramente al caso vostro.
Non è infinito come un GTA San Andreas, ma c'è di che passarci diverse sessioni di gioco spensieratamente comiche e divertenti.