Destruction Derby Raw

di Redazione Gamesurf
Chi segue il panorama PlayStation da qualche anno, non avrà di certo difficoltà nel ricordare uno dei giochi più spettacolari prodotti dalla Psygnosis dei "tempi d'oro". Stiamo parlando ovviamente di Destruction Derby e relativo seguito, che videro la luce quando la console Sony appariva come una macchina all'avanguardia in grado di lasciare tutti a bocca aperta; durante qual periodo, la software house inglese era vista come una delle migliori al mondo, di certo la migliore in Europa, grazie a una serie di prodotti in grado di imporsi rapidamente come best sellers ovunque. Sebbene il primo Destruction derby risultasse, a conti fatti, piuttosto ripetitivo e poco longevo, il seguito al contrario riuscì a correggere gran parte dei difetti del predecessore rivelandosi un titolo di assoluto spicco, il cui acquisto é ancora decisamente consigliabile

I TEMPI CAMBIANO
Purtroppo oggi, a distanza di 4 anni circa, le cose appaiono decisamente diverse: la PlayStation é ormai sulla via del tramonto, Psygnosis si vede costretta a licenziare numerosi dipendenti a causa delle pessime vendite degli ultimi prodotti, e il team ora noto come Reflections, responsabile dei due episodi della serie Destruction Derby, ha abbandonato la casa del gufo per fondare una propria etichetta e accasarsi sotto l'ala Infogrames. Orfana del talentuoso gruppo, artefice del vendutissimo Driver e ora al lavoro sul seguito, alla Psygnosis non é rimasta altra scelta che affidare lo sviluppo di Destruction Derby Raw (questo il titolo del terzo episodio della serie) agli Studio 33, autori del pessimo Newman Haas Racing e del discreto Formula 1 '99. Il risultato é però, purtroppo, decisamente sconsolante. Pur offrendo infatti un più che sufficiente numero di tracciati, divisi in modalità dalla qualità altalenante, e pur allestendo un impianto grafico decisamente sopra la media, i programmatori non sono stati in grado di affiancare a tutto ciò una giocabilità altrettanto valida
Partendo dall'aspetto nel complesso migliore del gioco, vale a dire quello puramente tecnico, vanno di certo elogiati gli sforzi di Studio 33 nel tentativo di tirare fuori qualcosa di interessante da un hardware obsoleto come quello di PlayStation. I circuiti infatti vantano un ottimo livello di dettaglio, sia per quanto riguarda gli elementi a bordo pista, sia per i fondali. Pur adottando infatti l'alta (o meglio, media) risoluzione, i poligoni su schermo sono sempre numerosi e il motore grafico non accusa quasi mai cali di frame rate o spiacevoli bug. Si attestano su un livello tecnico leggermente più basso i modelli delle vetture, nel complesso fin troppo simili tra loro e scarsamente caratterizzati. Passando alle modalità presenti, si resta piacevolmente colpiti sia dal loro discreto numero che dall'originalità di alcune di esse; nella principale, denominata "corsa al massacro", il compito del giocatore é quello di affrontare una serie di gare al fine di totalizzare il maggior numero di punti possibile