Deus Ex: Invisible War

di Tommaso Alisonno

CHE FINE HA FATTO J.T. DENTON?
Questa è la domanda che si pongono molte persone nel mondo del futuro: da quando questo famosissimo Cyborg spalleggiato da una setta nota come "Illuminati" ha distrutto il complesso militare di Area51 nessuno ha avuto più notizie di lui. Ora sono passati venti anni da quel giorno funesto, in cui venne distrutto il sistema informatico EchelonIV che controllava la quasi totalità delle comunicazioni mondiali, e l'umanità emerge solo ora da un fosco periodo di guerre e di conflitti noto come "Il Crollo". Ma naturalmente la pace è ben lontana dall'essere una realtà: nonostante non si scontrino più sul campo eserciti di umani e di robot, una guerra invisibile guida infatti le azioni degli agenti delle grandi società, siano esse militari, economiche o religiose. Una guerra che molto presto coinvolgerà AlexD, giovane cadetto dell'accademia Tarsus, un umano biomodificato tramite le ultime nanotecnologie, uguale in tutto e per tutto agli uomini comuni, se si fa eccezione per gli occhi viola, per la difficoltà a sorridere e per le prestazioni atletiche e mentali molto superiori. Dimenticate i cyborg dalle braccia di ferro e obiettivi ottici al posto degli occhi tramandatici dalla letteratura del secolo scorso: le biomodifiche sono il futuro dell'uguaglianza della Terra!


IL RITORNO DI DEUS EX
Dopo quattro anni dal successo di quel capolavoro che risponde al nome di Deus Ex, finalmente gli Ion Storm tornano a far parlare di loro con il naturale continuo di quella tanto acclamata storia. Deus Ex Invisible War inizia, come già detto, vent'anni dopo gli eventi narrati nel primo titolo, e stavolta il protagonista (o la protagonista, se preferirete) non sarà il cupo J.C. Denton ma il sicuramente più giovanile AlexD. Ma che tipo di gioco è? Farlo rientrare esattamente in una categoria non è facile, ma per molti versi possiamo dire che il genere più affine è sicuramente quello dei Giochi di Ruolo: per quanto, infatti, il gioco tenderà a seguire una linea generale di trama prefissata, stabilendo ad esempio l'ordine con cui avverranno determinati eventi e con esso i luoghi dove si svolgeranno le azioni, avrete sempre la possibilità di scegliere quali missioni accettare ed in che modo eseguirle. Mi spiego meglio: nell'ambientazione di gioco convivranno diverse "fazioni" (Tarsus, l'Ordine, i Templari, eccetera) con cui AlexD non potrà esimersi, per lo più, dall'avere contatti, e che avranno interessi più o meno discordanti ma molto spesso riguardanti stessi argomenti.

Potrà, ad esempio, capitarvi di dover entrare in una fabbrica militare per rubare un prototipo, compiere un omicidio o più semplicemente svolgere delle indagini: sarà vostra cura quella di decidere quali missioni eseguire e quali, invece, tralasciare, specie quando queste saranno contrastanti tra loro. Non esisterà mai un esplicito bene od un esplicito male: solo una guerra (invisibile) di ideologie in cui chiunque dovrà presto o tardi trovare la sua naturale collocazione. Certo, potreste anche cercare di salvare capra e cavoli, ossia cercare di accontentare un po' tutti mantenendo una posizione tendenzialmente ignava ma potenzialmente più sicura (come si suol dire, "tenere il piede in due staffe"), ma state pur certi che presto o tardi vi troverete di fronte a qualche scelta a dir poco amletica. Ma cosa più importante di tutte, il gioco vi metterà nella condizione di scegliere voi il modo con cui eseguire le missioni: sarà possibile, ad esempio, muoversi furtivamente eludendo le guardie e la sorveglianza elettronica, o ancora irrompere brandendo un'arma pesante e massacrando tutti coloro che saranno tanto sciocchi da osare affrontarvi (una caramella già succhiata a chi indovina la citazione), o ancora potrete optare per un sistema ibrido, consistente in piccole singole uccisioni mirate e silenziose. La maggior parte degli ostacoli presenti nel gioco offrono più di un sistema per superarli, e tutti sono validi: a voi, ancora una volta, la scelta. Tolti tutti questi fronzoli (see... chiamali semplicemente fronzoli!), si potrebbe anche ridurre il gioco ad uno sparatutto in soggettiva con molti elementi di stealth e qualcuno di gioco di ruolo, costituito dalle modifiche al personaggio applicabili tramite i BioMod; ma credetemi che sminuire così il lavoro degli Ion Storm sarebbe un vero e proprio delitto di lesa maestà.