Deus Ex: Invisible War
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Deus Ex è stato uno dei giochi che più mi ha colpito negli ultimi anni. Non sono mai stato un grande appassionato di FPS, e, dopo aver visto alcune schermate, mi convinsi che questo gioco sarebbe stato come tanti altri. Dopo averlo acquistato in versione economica, mi resi conto di sbagliarmi parecchio. Per la prima volta scoprii un gioco che di Fps aveva solo la visuale e il sistema di combattimento, ma che, di fatto, era un'avventura con una grande trama e molti elementi di Rpg. E, improvvisamente, scattò l'amore. Per molto tempo non giocai ad altro e JC Denton diventò il mio eroe. Normale che non aspettassi altro che il secondo capitolo. E finalmente, in una grigia giornata di marzo, recatomi nel mio negozio di fiducia, ho trovato l'attesissimo Invisible War, pronto a ripartire da dove Deus Ex mi aveva lasciato.
"Sono Alex...AlexD."
"Mai sentito..."
"Sono quello che salverà il mondo..."
"Mai sentito lo stesso..."
"Come è difficile diventare famosi..."
La storia di DEIW inizia 70 anni dopo la fine del primo capitolo. JC Denton, un agente segreto bio-modificato, aveva salvato il mondo dalla distruzione, ma aveva combinato comunque anche un po' di danni a livello economico. In seguito a questo episodio, si erano venute a creare varie corporazioni che tentavano di prevalere l'una sull'altra. Voi impersonerete AlexD una recluta delle accademie Tarsus, con una naturale predisposizione alle biomodifiche e quindi, con capacità nettamente superiori alle altre persone. Non è il caso di addentrarsi troppo nella trama, ma vi anticipo che di colpi di scena ce ne saranno tanti, compreso l'incontro con il vecchio JC, ancora in circolazione, nonostante tutto. La sceneggiatura, come nel primo capitolo ,è uno dei pregi di DEIW, quindi lasciatevi trasportare come se vi trovaste in un film. Una particolarità è quella di poter accettare e portare a termine le missioni, sia che vi vengano commissionate da una corporazione piuttosto che dall'altra. Magari uno vi dirà di uccidere un personaggio e l'altro vi dirà di carpirgli solo dei segreti. Starà quindi a voi decidere cosa fare, con eventuali ripercussioni nel prosieguo del gioco.
La libertà delle proprie azioni
Innanzitutto mettiamo a fuoco le differenze tra il primo capitolo e questo. Dato per scontato un miglioramento radicale del comparto tecnico(anche se di magagne ce ne sono e le estrapoleremo dopo), c'è da sottolineare una scelta fatta da Ion Storm: l'esclusione pressocchè totale della componente Rpg. Ricorderete che in Deus Ex potevate, con l'acquisizione di punti-esperienza, aumentare le vostre caratteristiche come forza, velocità, abilità in elettronica, mira ecc. Qui l'unica cosa che potrete fare sarà trovare i moduli per modificare i vostri biomod e scegliere quali facoltà adottare. Avete sei slot in cui inserire questi mod e in ognuno potrete scegliere tra tre diversi poteri. Per esempio, nello slot delle gambe potrete decidere se incrementare la velocità, la silenziosità, oppure succhiare energia vitale dai cadaveri. Quest'ultima modifica è "illegale", attivabile solo con particolari mod di contrabbando difficili da reperire. Ogni slot ha due modifiche "convenzionali" e una "illegale", escluso il primo, in cui potrete inserire solo una specie di visione a infrarossi per non avere problemi all'oscurità. Un'altra differenza è che non avrete un nemico vero e proprio, ma, potendo accettare missioni da varie fazioni che tentano di danneggiarsi a vicenda, entrerete inevitabilmente in conflitto con una di esse. Potete quindi capire che il gioco sia stato intitolato Invisible war proprio per questo motivo.