Deus Ex: Human Revolution - Director's Cut

Deus Ex Human Revolution  Directors Cut
Di Human Revolution vi abbiamo parlato già tempo addietro, quando fece la sua comparsa nell'agosto del 2011. Quello che ci troviamo di fronte oggi é una versione “riveduta e corretta” che parte dalla volontà degli sviluppatori di dare al mercato una GOTY del titolo Eidos (é stato integrato infatti il DLC The Missing Link) e far atterrare la produzione sulle sponde del WiiU. L'esperimento, se escludiamo l'indifendibile scelta di commercializzare la versione nintendo a prezzo pieno, é assolutamente riuscito.

Quella che ci siamo trovato davanti é una versione riveduta e corretta dell'ottimo titolo Eidos a cui é stato fatto dono di una splendida interazione con il peculiare sistema di controllo della console Nintendo. Intendiamoci, non stiamo parlando un gioco radicalmente cambiato in confronto all'originale, dal momento che questa Director's Cut apporta solo piccoli ritocchi (in special modo nella gestione degli innesti neurali), ad un sistema di gioco che aveva dimostrato di funzionare egregiamente anche due anni fa. Giusto per ricordarvi il background di Human Revolution, riprendiamo quanto già scritto a suo tempo.

Deus Ex: Human Revolution - Director's Cut


Anno 2027: le industrie Sarif, leader nella produzione di protesi cibernetiche (civili e militari), sono in procinto di fare al mondo un sensazionale annuncio legato alle nuove, rivoluzionarie scoperte scientifiche della dottoressa Megan Reed - il tutto sotto l'occhio polemico dei numerosi movimenti che considerano il “potenziamento umano” una pratica innaturale e blasfema. Adam Jensen, capo della sicurezza Sarif - nonché ex-partner della dottoressa Reed - sta ultimando i preparativi per la trasferta della conferenza quando la sede viene assalita da individui con divise paramilitari guidati da veri e propri Cyborg. Malgrado la strenua resistenza, Adam non può impedire la strage in cui rimane coinvolta anche Megan, ed egli stesso rischia di morire. Sei mesi dopo, e non senza la generosità del fondatore David Sarif, Jensen si ripresenta al lavoro con un corpo per gran parte cibernetico, determinato a sfruttarlo per scoprire le cause dell'aggressione.

Stupiscono, invece, le novità legate all'utilizzo del pad WiiU. Se si eccettua un certo periodo di apprendistato nelle funzioni di combattimento (probabilmente un pad così ingombrante tende a rendere meno agevoli le fasi shooting del gioco), il resto del gameplay esce assolutamente arricchito dalle possibilità introdotte dall'utilizzo del pad.

In modalità “dual view”, soprattutto, abbiamo notato come il sistema di controllo diventasse realmente un'estensione, utilissima, di quanto appariva su monitor. Abbiamo volutamente posto l'accento sull'utilità del tutto, dal momento che spesso e volentieri ci siamo ritrovati di fronte ad adattamenti su WiiU che letteralmente “buttavano via” le enormi potenzialità del pad, relegando ad “elegante orpello” di circostanza. Eidos invece ha lavorato davvero bene sotto questo aspetto permettendoci, ad esempio, di tenere sotto controllo i movimenti delle sentinelle presenti nella stanza, oppure di carpire i movimenti delle telecamere di sicurezza, dandoci addirittura la possibilità di muoverci negli ambienti tenendo in considerazione le sole informazioni rilasciate dal pad.

Non solo. Il pad consente anche di poter inserire informazioni utili all'interno della mappa di gioco, disegnando appunti o schemi direttamente sul visore tramite l'apposito pennino. Se siete pigri potrete anche semplicemente registrare degli appunti vocali e condividerli con i vostri amici del Miiverse. Un sistema di messaggistica tra giocatori sicuramente più accattivante di quanto visto, per esempio, in Dark Souls. Anche il sistema di gestione dell'inventario é di più semplice gestione, grazie alla possibilità di spostare gli elementi in nostro possesso con il pennino del controller, mentre l'esigua dimensione dei font ha messo a dura prova le nostre diottrie già malandate da anni di giochi Rockstar. E' altrettanto ovvio che anche i minigiochi (come il sistema di hacking, per esempio), risultino più godibili grazie a questa impostazione “tattile” rispetto a quelle più fredda e sterile rispetto a quanto proposto sulle console Sony e Microsoft pur essendo, lo ribadiamo, del tutto identici.

Trailer Interrogatorio


E' evidente come questo approccio tenda a favorire chi da Deus Ex voglia trarre il massimo godimento, optando per un atteggiamento più “Stealth Oriented” piuttosto che un'interpretazione da shooter vero e proprio che, diciamolo chiaro e tondo, snatura profondamente quanto progettato da Eidos. Anzi, per tornare nuovamente sul discorso del sistema di controllo, ribadiamo quanto detto in apertura, ovvero che il funzionamento del pad Nintendo nelle fasi di combattimento si comporta in modo diametralmente opposto rispetto alle fase di esplorazione/stealth. Legnoso nel sistema di mira, poco reattivo nei momenti in cui bisogna reagire alla svelta, il pad incoraggia ancora una volta un approccio più circoscritto che diretto.

Dal punto di vista grafico purtroppo DE: HR non raggiunge cime inenarrabili. Non che la realizzazione sia “brutta”, tutt'altro: gli sviluppatori hanno dato molto risalto all'ambientazione dark-Cyberpunk sfruttando principalmente le tinte nero e oro, entrambe utilissime sia per rappresentare lo sfarzo dei ricchi (abiti in pelle e braccia cibernetiche dorate) sia il degrado degli umili (strade sporche e mal illuminate da lampade giallastre o neon malsani).



Lo studio dei modelli e dei volti mostra però l'utilizzo di un motore grafico che comincia a sentire il peso degli anni, ed anche se le animazioni sono piuttosto buone, l'intero contesto “sa di vecchiotto”. Ovviamente la versione per WiiU non é stata stravolta nelle sue fondamenta e conserva il già ottimo background tecnico, a cui é stato aggiunto una lavoro di rifinitura, specialmente sui modelli poligonali, che godono ora di una maggiore precisione nella riproduzione delle fattezze. Sempre ottimo, invece, il doppiaggio in italiano dei personaggi e il sound design, capace di far immedesimare il giocatore con l'ambiente circostante e le varie situazioni di gioco proposte.

In ultimo abbiamo volutamente lasciato la questione “prezzo”. La versione WiiU esce sul mercato italiano richiedendo al giocatore un “obolo” supplementare di ben 20€, ovvero il 50% in più rispetto alle versioni ps3 e xbox 360. Square Enix giustifica tale richiesta motivando il maggiore lavoro svolto in ambiente Nintendo e per le features tecniche aggiuntive (dimenticando comunque una intelligenza artificiale ancora non a livelli accettabili, però). Inutile dire che tale decisione non ci trova assolutamente d'accordo. Sicuramente la versione WiiU é quella meglio riuscita delle tre proposte, ma si tratta pur sempre di un gioco uscito ormai due anni fa ed é assolutamente impensabile riproporlo sul mercato a prezzo pieno, pur trovando ottime le aggiunte inserite in questa nuova versione.

Deus Ex: Human Revolution - Director's Cut



Deus Ex: Human Revolution - Director's Cut
9

Voto

Redazione

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Deus Ex: Human Revolution - Director's Cut

Partiamo dalla fine. La versione WiiU merita una spesa supplementare di 20€? La risposta é no. Però se avete aspettato fino ad ora per acquistare la versione “totale” di Deus Ex, allora concedetevi questo piccolo extra e prendete proprio questa edizione studiata appositamente per la console Nintendo. Non ve ne pentirete. Un plauso a Square Enix per avere implementato così bene tutte le features relative al pad WiiU ad un gioco che esce visibilmente arricchito da questa “cura”. Tutto il resto, lo fa Deus Ex