Deus Ex: Mankind Divided
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Anno 2029. La società é sull'orlo della guerra civile, moltissimi cittadini del mondo hanno avuto la possibilità di potenziare il proprio corpo e/o sostituire parti organiche con quelle meccaniche, ma un gruppo di terroristi ha preso possesso da remoto delle parti elettroniche dei potenziati per manovrarli a distanza e causare una strage. Il mondo é quindi spaccato in due: Umani contro Aug.
Come la storia insegna, sappiamo bene che l'odio genera solamente altro odio, ed é proprio questo l'incipit iniziale in cui il giocatore viene nuovamente catapultato, vestendo i panni dell'agente Interpol Adam Jensen.
La modalità Storia presente nel gioco ha inizio con una missione/tutorial ambientata in quel di Dubai, occasione utile per entrare nuovamente in contatto con la configurazione dei comandi prevista per questo nuovo capitolo, seguita a ruota dal sistema di coperture e dalla possibilità di far interagire i nostri potenziamenti con tutto quello che ci circonda. Come abbiamo potuto saggiare nel capitolo precedente, il titolo propone due stili di approccio all'azione: quello diretto e dinamico, più da sparatutto in switch tra prima e terza persona e quello stealth, decisamente più pacato e votato all'hacking con l'uso di tecnologie di mimetizzazione. La domanda d'obbligo in questi casi é sempre la stessa: "Ma se non ho giocato il capitolo precedente, riuscirò comunque a capirci qualcosa?". La risposta é: si, perché molto saggiamente quelli di Square-Enix hanno inserito un video di ben 12 minuti che vi accompagna durante le fasi iniziale del gioco, per raccontare i fatti precedenti a Mankind Divided, in caso non aveste giocato il capitolo del 2011 o la vostra memoria abbia bisogno di una rinfrescata.
Finita la missione in cui Adam é praticamente fornito di quasi tutti i potenziamenti –non abituatevi troppo- lo scenario si sposterà nei quartieri di Praga, altro nodo focale della trama che, teatro di un nuovo terribile attentato che lascerà il protagonista pesantemente ammaccato. Gli umani sono sull'orlo della mattanza, capita spesso di girare per i vicoli della città sentendoci additati come “lattine” da buttar via, ed anche la polizia esegue sui potenziati continue perquisizioni che rasentano la violenza. Tra intermezzi cinematografici e dialoghi ben ritmati, il protagonista segue nel vivo l'intero corso della storia, diventando un tassello importante di questo grande mosaico ricco di colpi di scena.
La trama fila liscia senza interruzioni, invitandoci continuamente ad approfondire ogni piccola strada alternativa, proprio per comprendere le molteplici sfaccettature che il gioco propone. Una volta ripreso comunque il pieno possesso delle nostre capacità operative, scopriremo inoltre che nel nostro corpo sono stati aggiunti dei potenziamenti nascosti e molto potenti, che potranno essere attivati come di consueto tramite l'utilizzo dei punti Praxis.
Differentemente da quanto visto per i potenziamenti standard (costo di attivazione 2, spese accessorie 1), i nuovi potenziamenti creeranno in Adam un sovraccarico strutturale, il quale potrà essere allineato soltanto rinunciando ad una tecnologia accessoria presente nell'albero dedicato. Nella nostra prova abbiamo preferito un approccio più stealth, pertanto ci siamo concentrati sullo spendere i punti a nostra disposizione attivando tutti i potenziamenti dedicati all'hacking, al modulo di invisibilità ed al potenziamento del nostro esoscheletro (resistenza alle cadute, respirazione gas nocivi etc).
Gli espedienti scelti ci hanno aiutato moltissimo nell'esplorazione della mappa, ma anche nello sfruttare le diverse modalità d'approccio presenti per raggiungere lo stesso obiettivo. Square Enix, in questo senso, gioca in casa ma abbiamo notato che alcune cose non sembrano funzionare come dovrebbero, generando una sorta di routine che potrebbe penalizzare la vostra permanenza nel gioco. Niente di grave, attenzione, ma questo fattore si é rivelato un neo da tenere in considerazione soprattutto perché coadiuvato da un'intelligenza artificiale dei nostri avversari non proprio brillante.
Avendo la possibilità di interagire con lo scenario quasi a 360 gradi, viene quasi naturale consigliarvi un approccio attento e tranquillo votato all'esplorazione. Ogni computer può regalarvi un piccolo approfondimento della trama, un pass speciale per aprire porte o casseforti, aumentando conseguentemente i punti Praxis che acquisterete e magari portandovi verso missioni secondarie “nascoste”. Le fogne, tanto per darvi un piccolo suggerimento, sono un buon punto di partenza!
Interessante anche come si é deciso di gestire l'inventario, che aumenterà gli spazi a vostra disposizione a seconda del potenziamento scelto per incrementare la forza del nostro alter-ego potenziato. Tramite il tasto V potrete accedere in game ad una rotazione di armi da scegliere in un batter d'occhio, ed una volta imbracciata quella desiderata potrete potenziarla tramite alcuni scarti meccanici trovati in giro per aumentarne danno, gittata e cadenza di tiro. Ottimo il menu contestuale accessibile tramite tasto Y, che regala al giocatore una panoramica interattiva dove selezionare aggiunte alle armi come mirini tattici, laser e silenziatori.
Andando avanti con il gioco vi conviene concentrarvi con poche armi, al fine di potenziarle doverosamente e risultare così competitivi quando la situazione lo richieda.
All'interno di Mankind Divided é presente anche un sistema di scelte morali, alcune dettate del nostro approccio in missione nei confronti degli avversari, altre legate alle scelte utilizzate all'interno dei dialoghi effettuati. La vostra condotta regolerà un possibile cambio su finale proposto, il quale sarà seguito anche da una scena post-credit dove ne vedremo delle belle.
Le diversità da Human Revolution, tolte le nuove abilità e le migliorie apportate sul comparto tecnico, sono minime ma questo non fa altro che confermare una formula utilizzata che si é confermata superba nonché degna del rilancio del brand. Il comparto grafico sulla versione PC é stabile ed avvincente, riesce a supportare le DirectX 12 ed annette al suo interno diverse opzioni video che rendono la permanenza nel gioco più accattivante, soprattutto quando vengono portati al massimo il filtro texture, il livello dei dettagli e l'illuminazione volumetrica.
Su configurazioni meno performanti vi consigliamo di disabilitare l'ambient occlusion, facendo inoltre attenzione a togliere l'anti-aliasing temporale abbassando contestualmente la resa delle ombre in gioco. Tolti possibili problemi di lancio legati al patching sul day-one, non si sono riscontrati minimamente eventi di tearing o di calo framerate, espediente che ci ha fatto apprezzare ancor di più l'offerta nel complesso.
Come la storia insegna, sappiamo bene che l'odio genera solamente altro odio, ed é proprio questo l'incipit iniziale in cui il giocatore viene nuovamente catapultato, vestendo i panni dell'agente Interpol Adam Jensen.
Tempo di distruzio…rivoluzione!
La modalità Storia presente nel gioco ha inizio con una missione/tutorial ambientata in quel di Dubai, occasione utile per entrare nuovamente in contatto con la configurazione dei comandi prevista per questo nuovo capitolo, seguita a ruota dal sistema di coperture e dalla possibilità di far interagire i nostri potenziamenti con tutto quello che ci circonda. Come abbiamo potuto saggiare nel capitolo precedente, il titolo propone due stili di approccio all'azione: quello diretto e dinamico, più da sparatutto in switch tra prima e terza persona e quello stealth, decisamente più pacato e votato all'hacking con l'uso di tecnologie di mimetizzazione. La domanda d'obbligo in questi casi é sempre la stessa: "Ma se non ho giocato il capitolo precedente, riuscirò comunque a capirci qualcosa?". La risposta é: si, perché molto saggiamente quelli di Square-Enix hanno inserito un video di ben 12 minuti che vi accompagna durante le fasi iniziale del gioco, per raccontare i fatti precedenti a Mankind Divided, in caso non aveste giocato il capitolo del 2011 o la vostra memoria abbia bisogno di una rinfrescata.
Finita la missione in cui Adam é praticamente fornito di quasi tutti i potenziamenti –non abituatevi troppo- lo scenario si sposterà nei quartieri di Praga, altro nodo focale della trama che, teatro di un nuovo terribile attentato che lascerà il protagonista pesantemente ammaccato. Gli umani sono sull'orlo della mattanza, capita spesso di girare per i vicoli della città sentendoci additati come “lattine” da buttar via, ed anche la polizia esegue sui potenziati continue perquisizioni che rasentano la violenza. Tra intermezzi cinematografici e dialoghi ben ritmati, il protagonista segue nel vivo l'intero corso della storia, diventando un tassello importante di questo grande mosaico ricco di colpi di scena.
La trama fila liscia senza interruzioni, invitandoci continuamente ad approfondire ogni piccola strada alternativa, proprio per comprendere le molteplici sfaccettature che il gioco propone. Una volta ripreso comunque il pieno possesso delle nostre capacità operative, scopriremo inoltre che nel nostro corpo sono stati aggiunti dei potenziamenti nascosti e molto potenti, che potranno essere attivati come di consueto tramite l'utilizzo dei punti Praxis.
Differentemente da quanto visto per i potenziamenti standard (costo di attivazione 2, spese accessorie 1), i nuovi potenziamenti creeranno in Adam un sovraccarico strutturale, il quale potrà essere allineato soltanto rinunciando ad una tecnologia accessoria presente nell'albero dedicato. Nella nostra prova abbiamo preferito un approccio più stealth, pertanto ci siamo concentrati sullo spendere i punti a nostra disposizione attivando tutti i potenziamenti dedicati all'hacking, al modulo di invisibilità ed al potenziamento del nostro esoscheletro (resistenza alle cadute, respirazione gas nocivi etc).
Gli espedienti scelti ci hanno aiutato moltissimo nell'esplorazione della mappa, ma anche nello sfruttare le diverse modalità d'approccio presenti per raggiungere lo stesso obiettivo. Square Enix, in questo senso, gioca in casa ma abbiamo notato che alcune cose non sembrano funzionare come dovrebbero, generando una sorta di routine che potrebbe penalizzare la vostra permanenza nel gioco. Niente di grave, attenzione, ma questo fattore si é rivelato un neo da tenere in considerazione soprattutto perché coadiuvato da un'intelligenza artificiale dei nostri avversari non proprio brillante.
Paese che vai…
Avendo la possibilità di interagire con lo scenario quasi a 360 gradi, viene quasi naturale consigliarvi un approccio attento e tranquillo votato all'esplorazione. Ogni computer può regalarvi un piccolo approfondimento della trama, un pass speciale per aprire porte o casseforti, aumentando conseguentemente i punti Praxis che acquisterete e magari portandovi verso missioni secondarie “nascoste”. Le fogne, tanto per darvi un piccolo suggerimento, sono un buon punto di partenza!
Interessante anche come si é deciso di gestire l'inventario, che aumenterà gli spazi a vostra disposizione a seconda del potenziamento scelto per incrementare la forza del nostro alter-ego potenziato. Tramite il tasto V potrete accedere in game ad una rotazione di armi da scegliere in un batter d'occhio, ed una volta imbracciata quella desiderata potrete potenziarla tramite alcuni scarti meccanici trovati in giro per aumentarne danno, gittata e cadenza di tiro. Ottimo il menu contestuale accessibile tramite tasto Y, che regala al giocatore una panoramica interattiva dove selezionare aggiunte alle armi come mirini tattici, laser e silenziatori.
Questo nuovo Deus Ex saprà catturarvi con una trama spettacolare
Andando avanti con il gioco vi conviene concentrarvi con poche armi, al fine di potenziarle doverosamente e risultare così competitivi quando la situazione lo richieda.
All'interno di Mankind Divided é presente anche un sistema di scelte morali, alcune dettate del nostro approccio in missione nei confronti degli avversari, altre legate alle scelte utilizzate all'interno dei dialoghi effettuati. La vostra condotta regolerà un possibile cambio su finale proposto, il quale sarà seguito anche da una scena post-credit dove ne vedremo delle belle.
Le diversità da Human Revolution, tolte le nuove abilità e le migliorie apportate sul comparto tecnico, sono minime ma questo non fa altro che confermare una formula utilizzata che si é confermata superba nonché degna del rilancio del brand. Il comparto grafico sulla versione PC é stabile ed avvincente, riesce a supportare le DirectX 12 ed annette al suo interno diverse opzioni video che rendono la permanenza nel gioco più accattivante, soprattutto quando vengono portati al massimo il filtro texture, il livello dei dettagli e l'illuminazione volumetrica.
Su configurazioni meno performanti vi consigliamo di disabilitare l'ambient occlusion, facendo inoltre attenzione a togliere l'anti-aliasing temporale abbassando contestualmente la resa delle ombre in gioco. Tolti possibili problemi di lancio legati al patching sul day-one, non si sono riscontrati minimamente eventi di tearing o di calo framerate, espediente che ci ha fatto apprezzare ancor di più l'offerta nel complesso.