Devil May Cry 4
Doveva essere l'ennesimo spin-off della saga horror per eccellenza (parliamo ovviamente di Resident Evil), è finito invece con il diventare uno dei maggiori punti di riferimento del genere Hack & Slash. Parliamo ovviamente di Devil May Cry, serie nata quasi per caso nel lontano 2001 e diventata in appena cinque anni uno dei franchise più seguiti, e redditizi, della storia contemporanea del mondo dei videogames. Il recente salto generazionale di console ed il passaggio dell'opera al multi piattaforma rappresentava un banco di prova piuttosto importante per la serie made in Capcom, attesa alla conferma tanto dagli esigenti utenti PS3, alla ricerca di un titolo di spessore in grado di raccogliere il testimone lasciato da Playstation 2, che soprattutto da quelli di sponda Microsoft, "ammessi" per la prima volta a mettere le mani su uno degli smash hit più importanti della scorsa generazione. E Capcom non ha assolutamente deluso le attese, presentando un gioco più che all'altezza delle migliori produzioni disponibili tanto su PS3 che su Xbox 360 nonché fedele alla fama che contraddistingue la serie per oltre un lustro.
Un po' di storia
Dopo tre episodi (quattro considerando DMC 3: Special Edition) tutti dedicati alla genesi del figlio di Sparda, il team di sviluppo ha ben pensato che fosse giunto il momento di dare una bella rinfrescata alla serie, e di focalizzare l'attenzione su un nuovo protagonista -Nero- in grado di non far rimpiangere il passaggio di Dante al ruolo di comprimario.
Personaggio cupo ed introverso, "equipaggiato" di un braccio mostruoso (lo stesso che tenta di nascondere attraverso una benda) che ne identifica la natura semi-demoniaca, Nero è un ragazzo poco incline alla disciplina dell'Ordine della Spada (setta fedele al credo di Sparda), preoccupato più per la sicurezza della giovane Kyrie che non delle necessità dell'esercito deputato alla difesa della tranquilla città di Fortuna.
Il profondo legame con il fratello di Kyrie, Creedo (Generale Supremo dei Sacri Cavalieri incaricati della protezione della città) spinge tuttavia il giovane protagonista a collaborare attivamente alla salvaguardia di Fortuna, mentre il profondo rispetto per valori come la libertà e la vita stessa gli impone di difendere gli stessi ideali di giustizia e lealtà a cui sembra rispondere anche il vecchio saggio dell'Ordine, Sanctus.
L'arrivo di Dante in città ed il successivo assassinio di Sanctus, il faccia a faccia con lo stesso figlio di Sparda, ma soprattutto il rapimento di Kyrie ad opera di Agnus (l'unico autorizzato per conto dell'Ordine all'uso dell'alchimia), rivelerà ben presto al giovane protagonista che nulla in realtà è come sembra, e che dietro l'apparente saggezza della guida spirituale a capo dell'Ordine (tornata in vita grazie al potere demoniaco accumulato in segreto negli anni) si cela in realtà la bramosia di un uomo intenzionato a ricomporre la spada Yamato appartenuta al defunto Vergil (la cui somiglianza con Nero appare addirittura imbarazzante), e con essa il potere sulle porte dell'inferno.
playlist
Così uguali così diversi
L'introduzione di Nero nel ruolo di protagonista ha il merito di apportare interessanti variazioni al tema pur senza stravolgere l'impostazione di gioco alla base della serie. Esattamente come il ben più famoso Dante, anche Nero dispone infatti di una tecnica di combattimento che prevede l'uso combinato di una spada (Red Queen) e di un'unica pistola (Blue Rose) dalle caratteristiche più uniche che rare, così come della possibilità di trasformarsi in un demone completo (per un limitatissimo periodo di tempo) in grado sia di incrementare la ferocia dei propri attacchi che di rigenerare parte della energia vitale dispersa in battaglia. Venendo alle novità, del tutto inedita è invece la possibilità per il protagonista di usufruire della forza e dell'estensione demoniaca del Devil Bringer (questo il nome del braccio demoniaco di Nero), espediente questo che consentirà non solo di afferrare i nemici anche dalla media-lunga distanza (garantendo così un approccio non più circoscritto al solo combattimento corpo a corpo), ma anche di variare la qualità e l'intensità degli attacchi, effettuare schivate e contrattacchi, nonché balzare da una parte all'altra dello schermo utilizzandolo come un vero e proprio rampino. L'introduzione del Devil Bringer rappresenta di fatto la novità più interessante di Devil May Cry 4, visto che da un suo corretto uso dipenderà anche l'avanzamento lungo i 20 livelli disponibili nel gioco. Non mancheranno, infatti, sezioni ad hoc in cui sarà necessario oltrepassare ostacoli più o meno naturali potendo contare unicamente sulla possibilità del protagonista di "appendersi" ai diversi bersagli luminosi reperibili lungo la location, così come aree apparentemente impraticabili il cui accesso potrò essere "liberato" tramite il lancio di oggetti di peso e dimensioni che solo il Devil Bringer sarà in grado di gestire. In determinate occasioni, gli stessi elementi consentiranno poi di ottenere bonus e sbloccabili altrimenti impossibili da raggiungere, mentre in caso di necessità alcuni di essi potranno essere infine utilizzati anche come veri e propri strumenti di offesa.
Un po' di storia
Dopo tre episodi (quattro considerando DMC 3: Special Edition) tutti dedicati alla genesi del figlio di Sparda, il team di sviluppo ha ben pensato che fosse giunto il momento di dare una bella rinfrescata alla serie, e di focalizzare l'attenzione su un nuovo protagonista -Nero- in grado di non far rimpiangere il passaggio di Dante al ruolo di comprimario.
Personaggio cupo ed introverso, "equipaggiato" di un braccio mostruoso (lo stesso che tenta di nascondere attraverso una benda) che ne identifica la natura semi-demoniaca, Nero è un ragazzo poco incline alla disciplina dell'Ordine della Spada (setta fedele al credo di Sparda), preoccupato più per la sicurezza della giovane Kyrie che non delle necessità dell'esercito deputato alla difesa della tranquilla città di Fortuna.
Il profondo legame con il fratello di Kyrie, Creedo (Generale Supremo dei Sacri Cavalieri incaricati della protezione della città) spinge tuttavia il giovane protagonista a collaborare attivamente alla salvaguardia di Fortuna, mentre il profondo rispetto per valori come la libertà e la vita stessa gli impone di difendere gli stessi ideali di giustizia e lealtà a cui sembra rispondere anche il vecchio saggio dell'Ordine, Sanctus.
L'arrivo di Dante in città ed il successivo assassinio di Sanctus, il faccia a faccia con lo stesso figlio di Sparda, ma soprattutto il rapimento di Kyrie ad opera di Agnus (l'unico autorizzato per conto dell'Ordine all'uso dell'alchimia), rivelerà ben presto al giovane protagonista che nulla in realtà è come sembra, e che dietro l'apparente saggezza della guida spirituale a capo dell'Ordine (tornata in vita grazie al potere demoniaco accumulato in segreto negli anni) si cela in realtà la bramosia di un uomo intenzionato a ricomporre la spada Yamato appartenuta al defunto Vergil (la cui somiglianza con Nero appare addirittura imbarazzante), e con essa il potere sulle porte dell'inferno.
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Così uguali così diversi
L'introduzione di Nero nel ruolo di protagonista ha il merito di apportare interessanti variazioni al tema pur senza stravolgere l'impostazione di gioco alla base della serie. Esattamente come il ben più famoso Dante, anche Nero dispone infatti di una tecnica di combattimento che prevede l'uso combinato di una spada (Red Queen) e di un'unica pistola (Blue Rose) dalle caratteristiche più uniche che rare, così come della possibilità di trasformarsi in un demone completo (per un limitatissimo periodo di tempo) in grado sia di incrementare la ferocia dei propri attacchi che di rigenerare parte della energia vitale dispersa in battaglia. Venendo alle novità, del tutto inedita è invece la possibilità per il protagonista di usufruire della forza e dell'estensione demoniaca del Devil Bringer (questo il nome del braccio demoniaco di Nero), espediente questo che consentirà non solo di afferrare i nemici anche dalla media-lunga distanza (garantendo così un approccio non più circoscritto al solo combattimento corpo a corpo), ma anche di variare la qualità e l'intensità degli attacchi, effettuare schivate e contrattacchi, nonché balzare da una parte all'altra dello schermo utilizzandolo come un vero e proprio rampino. L'introduzione del Devil Bringer rappresenta di fatto la novità più interessante di Devil May Cry 4, visto che da un suo corretto uso dipenderà anche l'avanzamento lungo i 20 livelli disponibili nel gioco. Non mancheranno, infatti, sezioni ad hoc in cui sarà necessario oltrepassare ostacoli più o meno naturali potendo contare unicamente sulla possibilità del protagonista di "appendersi" ai diversi bersagli luminosi reperibili lungo la location, così come aree apparentemente impraticabili il cui accesso potrò essere "liberato" tramite il lancio di oggetti di peso e dimensioni che solo il Devil Bringer sarà in grado di gestire. In determinate occasioni, gli stessi elementi consentiranno poi di ottenere bonus e sbloccabili altrimenti impossibili da raggiungere, mentre in caso di necessità alcuni di essi potranno essere infine utilizzati anche come veri e propri strumenti di offesa.
Devil May Cry 4
9
Voto
Redazione
Devil May Cry 4
Il primo appuntamento next-gen di Devil May Cry non delude assolutamente le attese. Capcom è riuscita a centrare ancora una volta il bersaglio, presentando un gioco tecnicamente ineccepibile, capace di reggere il confronto con tutte le produzioni attualmente disponibili tanto su PS3 che su Xbox 360. Da avere assolutamente.