Devil May Cry 4: Special Edition

di Simone Rampazzi
L'era delle versioni remastered continua a mietere innumerevoli vittime e, quest'oggi, tocca a Capcom ed alla saga di Devil May Cry vedere uno dei suoi titoli ritornare sul mercato videoludico identico nella forma, ma diverso nella sostanza.

Le avventure che andremo a ripercorrere, dunque, sono quelle che vedono come protagonista Nero, un ragazzo emarginato che scopre di avere un braccio demoniaco acquisito, ma che ben presto si troverà in mezzo ad una guerra più grande di lui, nella quale Dante vuole uccidere Sua Santità, simbolo e guida di un credo religioso. Si scoprirà più avanti che questo credo conduceva esperimenti malsani per creare degli ibridi con sangue di demone, ma non vi sveliamo eccessivi elementi della trama per rispetto a chi non dovesse averlo giocato e voglia, pertanto, scoprire come questa storia va a finire.

Ma come vi avevamo accennato in precedenza, la trama di questo quarto capitolo del brand non é cambiata di una virgola, perciò gli appassionati non troveranno nulla di nuovo a tutti gli effetti. Le innovazioni, se così vogliamo definirle, si fanno notare grazie a qualche elemento extra a livello di personaggi, seguito dal restyle grafico che attualmente sembra essere un must per tutte le software house più conosciute -a breve verrà God of War 3 Remastered, ricordate?-.



Il bisogno di restaurare


Non serve essere un fan sfegatato della serie per apprezzare i prodotti DmC. Innanzi tutto perché i personaggi sono sempre risultati ben caratterizzati dal giusto mordente, miscelato ad un'ottima dose di sfrontatezza, e soprattutto perché il sistema di gioco era, ed é rimasto, a tutti gli effetti assolutamente pratico ed facilmente assimilabile. Quello che a tutti gli effetti vediamo in questa edizione speciale, che noi abbiamo testato su Xbox One, é principalmente il restauro grafico certosino, che riesce a riproporre un'ottima risoluzione Full-HD, arricchita da insieme di texture precise e dettagliate, che vanno a comporre nel loro insieme una sequela di scenari ammirevoli muniti di effetti grafici precisi. Lo scopo principale era quello di alleggerire il giovanotto di qualche anno, e in quest'ottica ci complimentiamo con la software house per aver realizzato un prodotto davvero impeccabile.

Le chicche, se così vogliamo definirle, vengono inserite a livello di personaggi e di costumi, poiché ci é data la possibilità di utilizzare oltre a Nero, anche Vergil, Trish e Lady, elementi del mondo di Devil May Cry che hanno saputo lasciare il segno nel corso del tempo.

Vergil viene proposto come in Devil May Cry 3, sia per quanto riguarda il costume che per le mosse. Abbiamo notato che alcune combo con il teletrasporto sono palesemente tratte dall'ultimo DmC e lo rendono una vera e propria macchina da guerra. Le armi a sua disposizione sono la Yamato (famosa katana che ha un ruolo anche nel gioco), i calzari e guanti Beowulf e la Force Edge. Lady invece torna a farsi vedere dopo la sua ultima apparizione in Devil May Cry 3, portando nel suo arsenale armi prettamente da fuoco, come le due pistole, un pericoloso fucile ed il suo potentissimo bazooka, utile per sgominare le file di nemici all'interno dei livelli del gioco. Trish, che va a concludere il trio delle nuove aggiunte, si propone con un modello del personaggio completamente nuovo, e porta con sé la Spada di Sparda, che la rende un avversario melee decisamente temibile e pericoloso.


La cosa che ci ha dispiaciuto non poco, dal punto di vista della trama se non altro, é che utilizzare questi personaggi cambia la storia solo per due filmati -inizio e fine-, pertanto il loro utilizzo é più legato ad una questione di cambiare alter-ego piuttosto che non con una necessità di trama complessiva.

Un'altra aggiunta é stata la modalità Mitico Cavaliere Oscuro, che essenzialmente propone una difficoltà super ardua che incrementa il numero dei nemici nella mappa, nonché la loro vita e la loro spietatezza negli attacchi, perfettamente coordinati e pronti a farvi la pelle in ogni momento. A differenza delle difficoltà Umano e Acchiappademoni, praticamente quasi identiche a conti fatti, la modalità leggendaria mette a durissima prova anche i giocatori esperti, ma promette anche di alzare il fattore rigiocabilità vista la fatica con cui completare i livelli dedicati.


Dunque, arrivati a questo punto, vi starete domandando se comprare o meno un titolo simile. La risposta di un fan accanito che vuole avere nella propria libreria tutto ciò che riguarda Devil May Cry potrebbe essere più che positiva, noi dal nostro punto di vista vi invitiamo a fare questo acquisto solo se volete a tutti costi rispolverare le avventure viste all'epoca di Nero&Co, visto che il costo del gioco é comunque decisamente impegnativo, sia sul mercato console che su quello PC.