Diablo II: Lord of Destruction

di Redazione Gamesurf
Questo potere é semplicemente impressionante e torna molto utile quando dobbiamo confrontarci con nemici in grado di infliggere una considerevole quantità di danno (tipicamente i mostri di fine atto: Diablo & co.); la furia del nostro nemico si concentrerà sull'ombra (tutt'altro che indifesa, essendo un nostro esatto clone e potendo lanciare i nostri stessi incantesimi), mentre noi potremo colpire a distanza. La categoria delle Trappole ci permette di piazzare sul terreno dei meccanismi fissi, che scattano quando un nemico passa nel suo raggio d'azione; seppur divertente, possiamo fare a meno di distribuire molti punti in questa categoria. Decisamente più utile la categoria delle Arti Marziali; si tratta di mosse a mani nude che aggiungono efficacia ai nostri attacchi, permettendoci di colpire più nemici contemporaneamente. Purtroppo Blizzard non ha sviluppato questa categoria come avrebbe meritato: seppur molto efficaci le mosse d'arti marziali non sono per nulla spettacolari, sarebbe stato bello vedere la nostra Assassina compiere balzi acrobatici in stile Tekken, ma sarà per un'altra volta

COSA E' CAMBIATO?
Come detto in precedenza prima di vedere l'ultimo atto aggiunto dall'espansione dobbiamo iniziare Diablo II nuovamente (a meno di non avere conservato i file di salvataggio), e la tentazione di usare i personaggi nuovi é decisamente forte. Vi sono alcune piccole modifiche al gioco, come la possibilità di vedere l'elenco degli oggetti sul terreno premendo il tasto alt (opzione molto gradita) e alcuni piccoli difetti di visualizzazione ora corretti; ma la novità più grande e apprezzata riguarda i mercenari. Ora é possibile dare al nostro fedele seguace un elmo, una o più armi e un'armatura; inoltre portando una pozione sul suo ritratto potremo curarlo. Tutto questo aumenta considerevolmente l'efficacia dei mercenari che in Diablo II erano spesso delle palle al piede e ora invece sono decisamente utili e apprezzeremo molto la possibilità di resuscitarli interpellando lo stesso personaggio che si occupa del loro reclutamento (nel quarto atto potremmo rivolgerci direttamente all'arcangelo Tyrael)