Diablo III

di Simone Rampazzi
Diablo fornisce inoltre un interessante modalità di creazione, tramite i servigi di un'altra new entry più interessante , ovvero l'Artigiano, che ci permette di poter “creare” in maniera indipendente il nostro arsenale, dando un utilità all'enorme quantità (vi assicuro enorme) di oggetti trovabili durante il gioco che riempiranno il vostro inventario stile junk, non solo per item poco consoni alla classe usata, ma anche per oggetti con qualità decisamente inutili. Ogni oggetto letteralmente macellato dall'Artigiano aggiungerà dei particolari elementi di creazione nel nostro inventario, utilizzabili per forgiare noi stessi oggetti con capacità magiche randomiche.

Quest'ultimo può essere finanziato (come si dice .. ogni cosa ha il suo prezzo) per aggiungere oggetti nella lista fornita, o aggiungere qualità magiche via via migliori, questo per rendere l'item finding meno monotono e più retroattivo.

Ma qualcuno ci aiuterà? Per ogni capitolo, nel precedente Diablo, potevamo contare sull'aiuto di un mercenario assoldabile in ogni città, permettendoci quindi di “scremare” il nostro gioco in modalità singola. Oggi con l'immissione di una modalità multiplayer così dinamica ed immediata lo consideriamo una valida aggiunta solo per quei giocatori si vogliono portare il proprio PG avanti in solitaria, visto che una volta entrato un giocatore nel gruppo, il mercenario andrà di filato in città ad aspettare nuovi ordini, questo probabilmente per evitare che otto braccia diventassero sedici.

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In Diablo 3 ci vengono presentati solamente tre mercenari, ovvero il Templare, il Lestofante e l'Incantatrice. Entrambi possiedono una loro storia, qualità che li rende più vivi dei precedenti, ed un loro inventario (sicuramente più limitato) sarà personalizzabile con alcuni oggetti predefiniti, come le abilità sbloccabili con l'avanzare del livello. Un sistema di achievement é stato aggiunto anche per Diablo, che ora può vantare tutta una serie di obiettivi sbloccabili per categoria e suddivisi con una gradevolissima interfaccia completa, che ci permette di cogliere spiegazioni e tips per quelli più elaborati oppure ci mostra, per quelli di esplorazione ad esempio, i vari luoghi mancanti per completare la collezione e sbloccare l'obiettivo. Alcuni obiettivi una volta sbloccati, liberano a loro volta dei bonus, come per esempio i disegni per personalizzare il nostro stendardo di riconoscimento.

Multi .. fino a che punto?!

Probabilmente fino ad un buonissimo punto. La modalità multi-player permette di creare o condividere partite con un massimo di quattro giocatori presenti nella rete e la possibilità del giocatore di cercare partite sarà selettiva per capitoli. Ci spieghiamo meglio.

Nel precedente capitolo della serie si condivideva un sistema con una lobby generale. I giocatori creavano delle partite dove era possibile scegliere il livello di difficoltà (Normale - Incubo - Inferno) ed affrontavano, con l'ausilio di compagni trovati in rete, i vari boss presenti. Tutto questo avveniva creando mappe che cambiavano una volta abbandonato la partita e ricreata una nuova, permettendo quindi un ottima longevità in termini di esplorazione ed ovviamente item finding (anche se i boss erano sempre gli stessi). Lo stesso sistema, cambiata qualche sfumatura, viene adottato oggi. Eliminata la lobby, ora si potranno cercare partite online in base al capito delle trama che si vorrà affrontare, eliminando quindi un interfaccia più complessa per renderla funzionale allo scopo, ovvero giocare senza attese.

E' possibile inoltre switchare una partita da singolo a multi-giocatore in un batter d'occhio, permettendo ai giocatori di sveltire di gran lunga le attese, soprattutto per quelli rimasti in contatto grazie all'utilizzo dei Battle-Tag. Accedere quindi ad una partita comporta la condivisione degli obiettivi dell'hoster, che sarà raggiungibile grazie ad un sistema di teletrasporto immediato fornito dallo stendardo personalizzato presente nel centro città.
Avremo ovviamente la possibilità di conservare o aggiungere i nostri amici vecchi e nuovi grazie ai Battle-Tag (un soprannome univoco per ogni giocatore) e questo ci permetterà di chattare con un servizio pratico e immediato insieme ai nostri compagni, ed esso ci permetterà perfino di entrare nelle partite create dai vostri amici direttamente con un click, per ripetere delle missioni risultate appassionanti oppure per farci aiutare contro boss di particolare difficoltà, condividendo inoltre con loro oggetti, achievement ed opinioni.




Dulcis in fundo, anche su Diablo é approdata la casa d'aste (Auction House), ovvero il famoso sistema di aste tra giocatori utile per chi volesse vendere o acquistare armi uniche, oggetti dei set o semplicemente qualsiasi altro item presente nel gioco direttamente con questo pratico sistema. Anche se la schermata é stata riadattata al gioco del momento, il sistema rimane lo stesso di World Of Warcraft, senza avere nessuna caratteristica importante in più. Di conseguenza avremo la possibilità di cercare oggetti altrimenti impossibili da reperire con i metodi standard (entrare in ogni partita o wispare Pietra di Jordan?) sveltendo notevolmente i tempi di attesa per il completamento o l'acquisizione di qualsiasi item volessimo. Tutto questo comporta un utilizzo non indifferente della materia prima per eccellenza (qualcuno dice che non fanno la felicità..) ovvero le monete d'oro trovate in game, che per le prime ore giocate sono risultate utili solamente per finanziare il nostro Artigiano.

Ma...c'é sempre un ma..

Per la maggior parte delle persone che cerca ben altre emozioni, abbiamo delle brutte notizie in caldo. Jay Wilson, uno dei game director di Diablo 3, ha annunciato in varie conferenze stampa che il PvP (Player Vs Player) sarà implementato solo in futuro, permettendo quindi per il momento di effettuare un tipo di gioco strettamente legato al PvM, ovvero Player vs Monster.

In tema brand Diablo, la Blizzard ha allineato l'offerta agli altri titoli di punta (Starcraft 2 e World Of Warcraft), portando il terzo capitolo della saga ad un completo asservimento al servizio Battle.Net che richiede quindi un check online del nostro account ed una connessione ad internet sempre attiva, che comporta una serie di problemi per quegli utenti che non vogliono (o possono) giocare sempre connessi alla rete.

Anche dopo la sistemazione dei server da parte della Blizzard, si riscontrano ancora delle notevoli problematiche iniziali nell'accesso ai server Blizzard nelle ore serali, situazione che disturba notevolmente l'esperienza di gioco per i molti che vorrebbero anche solo semplicemente effettuare una partita in singolo senza voler accedere ai servizi online (ragazzi ma qualcuno di voi mangia?! Disse il recensore davanti al PC aspettando di loggare).

Tutto questo ha una fine?!

Ebbene si, in conclusione ci sentiamo di dire che quest'offerta videoludica rappresenta un acquisto must per tutti quei giocatori che per più di dieci anni hanno atteso senza demordere, senza rinnegare questa fede cieca verso uno dei brand che ancora oggi determinano uno dei successi più importanti della casa produttrice Blizzard Entertainment. Ci dispiace di essere stati così prolissi, ma ci premeva molto affrontare ogni punto nel giusto modo, dando quindi tutte le carte in regola a chiunque voglia entrare (o ri-entrare) nel fantastico mondo di Sanctuary per sfidare nuovamente Diablo, o chi per lui.
Buon viaggio avventurieri.. e ricordate ..

Not Even Death Can Save You From Me.. (cit. Diablo)

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