Die by The Sword
di
Redazione Gamesurf
Nel corso della vostra avventura nei panni di Faccia Da Lobotomia, non saranno solo i combattimenti da affrontare il vostro ostacolo, ma dovrete vedervela anche con alcuni enigmi che andando avanti nel gioco si faranno sempre un po' più ostici (ma non tanto di più del solito "perquisisci i nemici uccisi e trova la chiave"), e con piacevoli sorprese che lo storyboard avrà in serbo per voi: dopo un'imboscata dovrete riuscire a combattere col sangue alla testa, appesi ad una corda per i piedi, oppure vi infiltrerete nelle linee nemiche travestendovi da orco ('azz, che fantasia!)
Spesso succede che, in un combattimaento contro più creature, un colpo che siamo riusciti a scansare da parte di una creatura termini con l'amputazione erronea di un arto di un secondo nemico, con conseguente vendetta di quest'ultimo che se la rifà sul suo carnefice. E se c'é una cosa che, dai tempi di Doom fino a Dungeon Keeper, mi ha esaltato in un modo allucinante, é vedere due nemici che si scannano fra di loro, allontanarmi dal campo di battaglia per vedere chi la spunta dei due e castigarlo a dovere; e se in Doom o in Quake questo sembrava abbastanza casuale, meramente decorativo e soprattutto molto sporadico, al contrario in DBTS questo avviene di continuo e con una preciso concatenarsi di azione/reazione. Quindi un plauso va anche all'intelligenza artificiale delle creature che vi saranno davvero quel filo da torcere che tanti altri vi avevano promesso ma che non vi hanno mai offerto (Carmaaaaaaack, ci seiiiii???)
Il vero tallone d'Achille di DBTS é piuttosto la longevità: l'avventura si svolge su sette soli livelli, anche piuttosto lineari a dire il vero, e se riuscirete a domare il vero mostrone del gioco, il temibile VSIM, li potrete terminare anche in un paio di giorni
Oltre alla Quest vera, esistono però altre modalità di gioco: il torneo vi permette di scegliere il vostro personaggio fra una rosa di nove (non capisco perché non li abbiano resi disponibili tutti e venti; comunque l'omaccione con la falce é una leggenda assoluta!) e disputare una serie di incontri di crescente difficoltà; potrete anche combattere una lotta impari contro tre avversari in un'arena, che sarà teatro anche delle vostre sfide in multiplayer (modem, network o collegamento seriale) ed infine esiste anche un utile tutorial per imparare a convivere con il VSIM, manco fosse un problema di emorroidi; per ultimesimo (per dirla alla Frassica), c'é da segnalare l'utile editor di mosse, dove potrete memorizzare combo e tranvate varie ed usarle nel gioco, peccato solo che non si possa accedere all'editor direttamente dal gioco ma si debba obbligatoriamente uscire
Spesso succede che, in un combattimaento contro più creature, un colpo che siamo riusciti a scansare da parte di una creatura termini con l'amputazione erronea di un arto di un secondo nemico, con conseguente vendetta di quest'ultimo che se la rifà sul suo carnefice. E se c'é una cosa che, dai tempi di Doom fino a Dungeon Keeper, mi ha esaltato in un modo allucinante, é vedere due nemici che si scannano fra di loro, allontanarmi dal campo di battaglia per vedere chi la spunta dei due e castigarlo a dovere; e se in Doom o in Quake questo sembrava abbastanza casuale, meramente decorativo e soprattutto molto sporadico, al contrario in DBTS questo avviene di continuo e con una preciso concatenarsi di azione/reazione. Quindi un plauso va anche all'intelligenza artificiale delle creature che vi saranno davvero quel filo da torcere che tanti altri vi avevano promesso ma che non vi hanno mai offerto (Carmaaaaaaack, ci seiiiii???)
Il vero tallone d'Achille di DBTS é piuttosto la longevità: l'avventura si svolge su sette soli livelli, anche piuttosto lineari a dire il vero, e se riuscirete a domare il vero mostrone del gioco, il temibile VSIM, li potrete terminare anche in un paio di giorni
Oltre alla Quest vera, esistono però altre modalità di gioco: il torneo vi permette di scegliere il vostro personaggio fra una rosa di nove (non capisco perché non li abbiano resi disponibili tutti e venti; comunque l'omaccione con la falce é una leggenda assoluta!) e disputare una serie di incontri di crescente difficoltà; potrete anche combattere una lotta impari contro tre avversari in un'arena, che sarà teatro anche delle vostre sfide in multiplayer (modem, network o collegamento seriale) ed infine esiste anche un utile tutorial per imparare a convivere con il VSIM, manco fosse un problema di emorroidi; per ultimesimo (per dirla alla Frassica), c'é da segnalare l'utile editor di mosse, dove potrete memorizzare combo e tranvate varie ed usarle nel gioco, peccato solo che non si possa accedere all'editor direttamente dal gioco ma si debba obbligatoriamente uscire
Die by The Sword
Die by The Sword
Acquistare Die By The Sword è un po' come giocare ad una partita a Lascia O Raddoppia, mi spigo meglio: se impazzirete per il sistema di gestione del personaggio vi divertirete davvero parecchio, ma se il VSIM non vi intripperà più di tanto (cosa possibilissima), verranno fuori tutti i difetti del gioco, come una bassa longevità, una modalità arcade non entusiasmante e un aspetto grafico di sicuro inferiore a quello di Nightmare Creatures (a cui DBTS, in modalità Arcade, risulta peraltro abbastanza simile, anche se non altrettanto frenetico, ma più riflessivo e pensereccio).
Non è detto che anche in quest'ultimo modo non possiate divertirvi, ma probabilmente questo titolo non vi prenderà più di tanto, specialmente nella Quest, che si integra perfettamente con il VSIM Motion ma in cui, come ho detto nel corso della recensione, la modalità Arcade risultà un po' snaturante. Comunque bisogna ricordare che anche il Torneo e l'Arena sono due opzioni parecchio riuscite, e sicuramente tutti gli amanti del picchiaduro a singoli incontri apprezzeranno il fatto che siano state implementate queste due modalità.
Per quanto mi riguarda, spero solo che il VSIM non faccia la fine del Virtual Theatre dei Revolution Software in Lure Of The Temptress, e che quindi venga abbandonato dopo l'implementazione in un unico titolo, comunque sono sicuro che DBTS resterà a lungo sul mio Hard Disk, almeno fino al prossimo titolo con la magica interfaccia o, perché no, a Deathtrap Dungeon!
Non è detto che anche in quest'ultimo modo non possiate divertirvi, ma probabilmente questo titolo non vi prenderà più di tanto, specialmente nella Quest, che si integra perfettamente con il VSIM Motion ma in cui, come ho detto nel corso della recensione, la modalità Arcade risultà un po' snaturante. Comunque bisogna ricordare che anche il Torneo e l'Arena sono due opzioni parecchio riuscite, e sicuramente tutti gli amanti del picchiaduro a singoli incontri apprezzeranno il fatto che siano state implementate queste due modalità.
Per quanto mi riguarda, spero solo che il VSIM non faccia la fine del Virtual Theatre dei Revolution Software in Lure Of The Temptress, e che quindi venga abbandonato dopo l'implementazione in un unico titolo, comunque sono sicuro che DBTS resterà a lungo sul mio Hard Disk, almeno fino al prossimo titolo con la magica interfaccia o, perché no, a Deathtrap Dungeon!