Die Hard: Nakatomi Plaza
di
Simone 'BoZ' Zannotti
UOMINI DALLA PELLE DURA
La trilogia di film "Die Hard Duri a Morire", la quale include "Trappola di Cristallo", "Die Harder" e "Die Hard with a Vengeance", rappresenta di sicuro una delle serie "action oriented" più amate dal grande pubblico. Il primo episodio, in particolare, ha avuto un enorme successo diventando in breve tempo un vero e proprio "cult movie", grazie alla sua particolarissima ambientazione e all'atmosfera chiusa e tesa che permeava l'intera pellicola: tutta la storia, infatti, si svolge in tempo reale all'interno di un grattacielo di Los Angeles, il Nakatomi Plaza, il quale viene assaltato la vigilia di Natale da un gruppo di spietati terroristi pronti a tutto pur di raggiungere il loro scopo. Dentro l'edificio si trova, suo malgrado, John "Roy" McClane, poliziotto Newyorkese che si era recato al Nakatomi per tentare di aggiustare il matromonio con sua moglie, Holly McClane, la quale lavora in un ufficio al trentesimo piano del grattacielo.
Inutile dire che Roy (impersonato nel film da un grandissimo Bruce Willis) diventerà ben presto l'eroe della situazione, riuscendo poco a poco a sgominare l'intera banda di terroristi fino ad arrivare al loro capo, il malefico quanto carismatico Hans Gruber, e al contempo mettendo in salvo la sua dolce mogliettina.
Una simile trama, tanto semplice quanto accattivante, ben si presta ad un videogioco: ecco quindi che la Piranha Games ha colto la palla al balzo (ma non è stata l'unica: vedi Die Hard della Activision, uscito nel 1990, e Die Hard Trilogy della Probe, uscito nel 1997) ideando un First Person Shooter basato proprio sul film, nel quale dovremo impersonare lo stesso McClane per condurlo alla vittoria contro i terroristi, ripercorrendo gli stessi episodi principali descritti nella pellicola con l'aggiunta di sezioni e ambientazioni completamente nuove, che manterranno alta l'attenzione soprattutto di chi già conosce a memoria il film.
NAKATOMI CORPORATION
L'avventura prende il via nel momento in cui Roy arriva all'aeroporto di Los Angeles, dove ad attenderlo vi è Argyle, un simpatico ragazzo di colore che ha il compito di portare il nostro eroe al Nakatomi Plaza a bordo della "sua" limousine nera. Una volta dentro il grattacielo, McClane non farà in tempo a scambiare più di due parole con Holly che subito verrà a trovarsi in una montagna di guai, a causa come già detto dell'arrivo improvviso dei terroristi nel grande edificio.
Come il film, tutto il gioco avviene in tempo reale nell'arco di una notte: mano a mano che la storia si sviluppa, con le nostre azioni aggiorneremo il diario degli obiettivi da compiere; è un po' come se stessimo costruendo noi la trama del film... ma questo, purtroppo, non significa che potremo decidere finali o strade alternative: tutto il gioco, infatti, risulta estremamente lineare, per cui ci sarà una e una sola via per arrivare al Boss finale (Hans Gruber).
Gli obiettivi sono di vario genere e consistono principalmente nel riuscire ad arrivare in determinati punti del grattacielo, nel mettere al sicuro degli ostaggi, nello scovare all'interno del Nakatomi Plaza alcuni personaggi "chiave" per l'avventura, nell'eliminare determinati terroristi particolarmente cattivi e, naturalmente, nella parte finale del gioco nel riuscire a liberare Holly e a sconfiggere Hans Gruber. Tutto questo non solo tramite l'uso delle armi, ma anche grazie alla risoluzione di particolari enigmi (niente di eccessivamente complicato) e all'uso di determinati oggetti che troveremo sparsi nei livelli.
PERSONAGGI, ARMI, & OGGETTI
Subito all'inizio del gioco, McClane entrerà in possesso di una ricetrasmittente con la quale potrà restare in contatto con il mondo esterno, e in particolare con il sergente Al Powell della polizia di Los Angeles, un agente di colore che sarà il primo a dare l'allarme per la presenza di terroristi all'interno del Nakatomi Plaza. Altri personaggi che interverranno, direttamente o indirettamente, durante l'avventura saranno il posteggiatore di colore Argyle (che ci vedrà impegnati in una sezione "alla Max Payne" all'interno di un parcheggio), il viscido Ellis, disposto a scendere a patti con i terroristi pur di avere salva la vita, gli SWAT, intoccabili quanto pericolosi, l'FBI, diversi ostaggi sperduti nei piani del grattacielo, Holly Gennero (la moglie di Roy), i terroristi e naturalmente lui, Hans Gruber, il capo dei cattivoni nonché colui il quale ci farà sudare sette camicie per riuscire ad acciuffarlo all'interno del Nakatomi Plaza.
Die Hard: Nakatomi Plaza
Die Hard: Nakatomi Plaza
Dopo la preview del mese scorso (che trovate esattamente linkehttp://gamesurf.tiscali.it/dynamic/pagina/CHIAVE/dieh1627100802102/TIPO_PAGINA/previewQUI), siamo finalmente riusciti a mettere le mani su una versione recensibile del gioco. Diciamo subito che le premesse che trasparivano dalla demo sono state rispettate in pieno, con tutti i pregi e i difetti che questo comporta: Nakatomi Plaza è infatti indicato soprattutto agli appassionati dei First Person Shooter "tradizionali", dove gli enigmi da risolvere si limitano al classico "trova l'oggetto usa l'oggetto", la componente esplorativa è ridotta ai minimi termini (e allo stretto indispensabile) e la vera sostanza del gioco consiste nello sparare a tutto quello che si muove sullo schermo. Per il resto, la grafica è più che accettabile (nei limite del LithTech engine), il sonoro sufficientemente curato e la giocabilità decisamente alta grazie all'azione incessante e agli scontri a fuoco impegnativi, sinonimo di un'Intelligenza Artificiale dei cattivoni al di sopra della media. Peccato per la bassa longevità: Nakatomi Plaza è divertente fin quando dura, ma non aspettatevi di rigiocarlo una volta che lo avrete terminato.