Digimon World
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Era il 1993 quando la Bandai, nota casa giapponese produttrice di giocattoli, lanciò sul mercato il piccolo videogioco portatile destinato a far letteralmente impazzire piccoli e grandi di tutto il mondo: il Tamagotchi. Dopo l'enorme successo ottenuto da questa prima e fortunatissima "creatura", la nota casa giapponese provò a ripetere l'esperimento con un nuovo prodotto (sebbene simile sotto molti aspetti) nel tentativo di ottenere un consenso superiore al precedente. Fu così che pochi anni più tardi, nel 1996, un nuovo videogioco portatile firmato Bandai vide la luce col titolo di Digimon (Digital Monsters). Come sperato, il nuovo nato venne accolto dal pubblico con un certo entusiasmo al punto tale che in breve si assistette a una vera invasione di gadget di ogni genere relativi ai nuovi beniamini, compreso un videogioco nuovo di zecca per PlayStation dal titolo "Digimon World"
Come spesso accade in circostanze simili però, questo titolo rimase in versione esclusivamente giapponese per oltre due anni, ma ora sembra che l'ondata di mostriciattoli virtuali sia finalmente approdata oltre oceano. Prima di entrare nel merito del gioco, sebbene sia indiscutibile una stretta relazione fra il successo ottenuto dai Pokémon, diretti avversari, e la comparsa sul nostro mercato dei Digimon, sappiate che non mi avventurerò in confronti diretti fra le due serie. La trama di Digimon World é semplice, ma interessante e con veramente poco a che spartire con quella della relativa serie di cartoni animati. Il protagonista é un bambino che, tornato a casa, viene risucchiato nel Digivice (il piccolo gioco portatile dei Digimon) che aveva lasciato per terra nella sua cameretta. Una volta rinvenuto, si ritrova circondato da strane creature capeggiate da un vecchio che si presenta col nome di Jijimon. Dopo la paura iniziale, il vecchio gli spiega che si trova nella città virtuale di File, sull'omonima isola, che é stato scelto per la sua abilità di allenatore di mostri e che é stato chiamato perché hanno bisogno di un aiuto. Infatti, senza una spiegazione, tutti i numerosi Digimon che vivevano in quel luogo hanno man mano perso la facoltà di parlare e la memoria e si sono allontanati per non fare più ritorno
Come spesso accade in circostanze simili però, questo titolo rimase in versione esclusivamente giapponese per oltre due anni, ma ora sembra che l'ondata di mostriciattoli virtuali sia finalmente approdata oltre oceano. Prima di entrare nel merito del gioco, sebbene sia indiscutibile una stretta relazione fra il successo ottenuto dai Pokémon, diretti avversari, e la comparsa sul nostro mercato dei Digimon, sappiate che non mi avventurerò in confronti diretti fra le due serie. La trama di Digimon World é semplice, ma interessante e con veramente poco a che spartire con quella della relativa serie di cartoni animati. Il protagonista é un bambino che, tornato a casa, viene risucchiato nel Digivice (il piccolo gioco portatile dei Digimon) che aveva lasciato per terra nella sua cameretta. Una volta rinvenuto, si ritrova circondato da strane creature capeggiate da un vecchio che si presenta col nome di Jijimon. Dopo la paura iniziale, il vecchio gli spiega che si trova nella città virtuale di File, sull'omonima isola, che é stato scelto per la sua abilità di allenatore di mostri e che é stato chiamato perché hanno bisogno di un aiuto. Infatti, senza una spiegazione, tutti i numerosi Digimon che vivevano in quel luogo hanno man mano perso la facoltà di parlare e la memoria e si sono allontanati per non fare più ritorno