DiRT Rally
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Dopo aver scatenato gli entusiasmi degli appassionati su PC, DiRT Rally arriva finalmente anche su Xbox One e Playstation 4. Codemasters non é scesa a compromessi e ha trasposto fedelmente il suo splendido simulatore, regalando anche all'utenza console quello che da molti viene definito come il nuovo metro di paragone per il genere. Dopo aver passato qualche ora in compagnia della versione Playstation 4, con ancora l'adrenalina che scorre a fiumi nelle nostre vene, vi raccontiamo che cosa DiRT Rally ha da offrirvi.
Il centro nevralgico dell'esperienza di DiRT Rally é la modalità Carriera, all'interno della quale dovrete farvi strada una competizione dopo l'altra guadagnando crediti, da spendere per comprare nuove auto e migliorare il vostro team. La disciplina principale é il rally classico, che non gode della licenza ufficiale WRC, ma ci si accosta enormemente per il formato delle gare. Queste vi porteranno in giro per il mondo, proponendovi una serie di tappe da concludere nel minor tempo possibile, rigorosamente combattendo in solitaria contro curve a gomito, terreno accidentato e quant'altro.
In realtà sul sedile del passeggero ci sarà sempre il vostro fido copilota, che leggendo dai suoi appunti, vi anticiperà ogni variante del tracciato, con dettagli minuziosi e linguaggio estremamente fedele al rally vero. Il gioco offre fortunatamente una sezione tutorial che dedica ampio spazio alla terminologia, da apprendere assolutamente se si vuole competere a livelli più alti. E a proposito di competizioni, la Carriera comprende anche le gare online, raccolte in eventi periodici con i quali sfidare la community. E' possibile comunque organizzare tornei personalizzati e invitare amici e parenti a concorrere con voi.Codemasters ha incluso anche altre due discipline, Rally Cross e Hill Climb, implementate con circuiti reali e a loro modo impegnative, in particolare quest'ultima, davvero velocissima ed estremamente complessa da padroneggiare, soprattutto se non avete un volate di buon livello con cui giocare. Il Rally Cross vi mette su un tracciato chiuso con altri concorrenti, che dovrete battere compiendo quattro giri nel minor tempo possibile, passando anche dalla variante Joker.
Il vero punto forte di DiRT Rally é però il modello di guida realizzato da Codemasters, sul quale si poggia solidamente l'intera esperienza. Stiamo parlando di una simulazione, che grazie ad un grande lavoro di rifinitura svolto durante la fase di early access su PC, riesce finalmente ad andare a spodestare, o quanto meno affiancare, il mai dimenticato Richard Burns Rally, pietra miliare del genere. Rispetto a prodotti più "seri", come il recente Assetto Corsa, ad esempio, troviamo ancora alcune semplificazioni, ma volante alla mano, l'esperienza é impressionante. Il mezzo risponde ai comandi con grande realismo, in particolar modo siamo rimasti piacevolmente colpiti dalle reazioni delle quattro ruote a qualsiasi tipo di terreno, restituendo sensazioni esaltanti.
Che si stia correndo su asfalto, piuttosto che se uno sterrato particolarmente dissestato o su un manto innevato, le quattro ruote cambieranno drasticamente il proprio atteggiamento, sia in termini di tenuta che di assetto. Ogni asperità scompone il mezzo, rendendo il controllo sempre precario e al limite. All'inizio non possiamo nascondere di esserci intimoriti davanti ad una curva di apprendimento quanto mai ostica, ma con un po' di pazienza, anche armati di un semplice pad, DiRT Rally si lascia domare e regala grandissime soddisfazioni.
E' però vero che il massimo lo si ottiene unicamente con un buon volante, grazie al quale si può godere dell'ottimo lavoro di implementazioni del force feedback, per un'esperienza totalmente coinvolgente, nettamente superiore a WRC 5 e persino all'ultimo lavoro di Milestone, il discreto Sebastien Loéb Rally Evo.Nonostante il parco macchine non sia vastissimo, offre un'eccellente varietà, spaziando da mezzi degli anni '60 come la mitica Mini Cooper o la Lancia Fulvia, arrivando ai bolidi del 2010 quali la Ford Focus RS o la Citroen C4. Il garage propone anche auto Rally R1-4, classici anni'80 e '70 e tanto altro. Le diverse prestazioni sono rese in modo molto marcato una volta seduti al volante, fattore che giova enormemente alla longevità, compensando un quantitativo di modalità e tracciati sicuramente non impressionanti. Come dicevamo prima, il cuore di DiRT Rally é il modello di guida, l'esperienza ruvida ed entusiasmante di domare un bolide sparato a tutta velocità su tracciati stretti ed impervi, guidati dal proprio navigatore.
E a proposito di tracciati, le tappe proposte sono state curate con grande attenzione, offrendo sfide davvero impegnative. La carreggiata é spesso molto ristretta, e basta mettere una ruota leggermente fuori pista per compromettere totalmente la gara. Il gioco non permette di rewind, e disincentiva la possibilità di ricominciare una gara punendoci con una decurtazione di crediti dal premio finale. Inoltre i danni subiti avranno conseguenze tangibili sulla tappa in corsa come su quelle successive, con la possibilità di mettere il team al lavoro sulle riparazioni approfittando di alcune pause specifiche. Codemasters non é scesa a particolari compromessi, insomma, fattore che sicuramente risulterà gradito agli appassionati, anche se una modalità semplificata avrebbe permesso ai novizi di prendere maggiore confidenza col gioco, senza sentirsi frustrati.
Prima di esprimere il nostro giudizio finale, analizziamo nel dettaglio il comparto tecnico. Gli sviluppatori inglesi hanno scelto di prediligere il gameplay rispetto alla componente grafica, puntando tutto sulla fluidità e la precisione del modello fisico. Ciò é stato possibile grazie all'utilizzo del vecchio motore grafico proprietario, l'EGO Engine di GRID e dei vecchi DiRT, ovviamente ripulito ed impreziosito da alcune nuove feature, come il sistema di illuminazione decisamente più moderno ed accattivante, ed effetti particellari avanzati.
Qualche rinuncia in termini estetici viene ripagata ampiamente dai 1080p e dai 60 frame al secondo, caratteristica fondamentale per un titolo del genere. Ad ogni modo, per quanto la grafica non faccia gridare al miracolo, compie ampiamente il suo dovere e risulta piacevole se si riesce a soprassedere su alcuni elementi a bordo pista provenienti da una generazione passata. Anche il modello dei danni evidenzia svariati limiti, da un lato é infatti ben implementato a livello di gameplay, con le condizioni del mezzo che influenzano la guida, dall'altro la resa estetica é a malapena sufficiente.
Il sonoro é la classica ciliegina sulla torta, con rombi dei motori davvero ben riprodotti e diversificati, ed una visuale interna che vi farà godere con rumori provenienti da ogni direzione. Nota di demerito alla voce italiana del copilota, a tratti fastidiosa ed incapace di nascondere un certo accento. Niente di grave, per carità.
Non la solita carriera
Il centro nevralgico dell'esperienza di DiRT Rally é la modalità Carriera, all'interno della quale dovrete farvi strada una competizione dopo l'altra guadagnando crediti, da spendere per comprare nuove auto e migliorare il vostro team. La disciplina principale é il rally classico, che non gode della licenza ufficiale WRC, ma ci si accosta enormemente per il formato delle gare. Queste vi porteranno in giro per il mondo, proponendovi una serie di tappe da concludere nel minor tempo possibile, rigorosamente combattendo in solitaria contro curve a gomito, terreno accidentato e quant'altro.
In realtà sul sedile del passeggero ci sarà sempre il vostro fido copilota, che leggendo dai suoi appunti, vi anticiperà ogni variante del tracciato, con dettagli minuziosi e linguaggio estremamente fedele al rally vero. Il gioco offre fortunatamente una sezione tutorial che dedica ampio spazio alla terminologia, da apprendere assolutamente se si vuole competere a livelli più alti. E a proposito di competizioni, la Carriera comprende anche le gare online, raccolte in eventi periodici con i quali sfidare la community. E' possibile comunque organizzare tornei personalizzati e invitare amici e parenti a concorrere con voi.Codemasters ha incluso anche altre due discipline, Rally Cross e Hill Climb, implementate con circuiti reali e a loro modo impegnative, in particolare quest'ultima, davvero velocissima ed estremamente complessa da padroneggiare, soprattutto se non avete un volate di buon livello con cui giocare. Il Rally Cross vi mette su un tracciato chiuso con altri concorrenti, che dovrete battere compiendo quattro giri nel minor tempo possibile, passando anche dalla variante Joker.
Sento l'odore della terra
Il vero punto forte di DiRT Rally é però il modello di guida realizzato da Codemasters, sul quale si poggia solidamente l'intera esperienza. Stiamo parlando di una simulazione, che grazie ad un grande lavoro di rifinitura svolto durante la fase di early access su PC, riesce finalmente ad andare a spodestare, o quanto meno affiancare, il mai dimenticato Richard Burns Rally, pietra miliare del genere. Rispetto a prodotti più "seri", come il recente Assetto Corsa, ad esempio, troviamo ancora alcune semplificazioni, ma volante alla mano, l'esperienza é impressionante. Il mezzo risponde ai comandi con grande realismo, in particolar modo siamo rimasti piacevolmente colpiti dalle reazioni delle quattro ruote a qualsiasi tipo di terreno, restituendo sensazioni esaltanti.
Che si stia correndo su asfalto, piuttosto che se uno sterrato particolarmente dissestato o su un manto innevato, le quattro ruote cambieranno drasticamente il proprio atteggiamento, sia in termini di tenuta che di assetto. Ogni asperità scompone il mezzo, rendendo il controllo sempre precario e al limite. All'inizio non possiamo nascondere di esserci intimoriti davanti ad una curva di apprendimento quanto mai ostica, ma con un po' di pazienza, anche armati di un semplice pad, DiRT Rally si lascia domare e regala grandissime soddisfazioni.
E' però vero che il massimo lo si ottiene unicamente con un buon volante, grazie al quale si può godere dell'ottimo lavoro di implementazioni del force feedback, per un'esperienza totalmente coinvolgente, nettamente superiore a WRC 5 e persino all'ultimo lavoro di Milestone, il discreto Sebastien Loéb Rally Evo.Nonostante il parco macchine non sia vastissimo, offre un'eccellente varietà, spaziando da mezzi degli anni '60 come la mitica Mini Cooper o la Lancia Fulvia, arrivando ai bolidi del 2010 quali la Ford Focus RS o la Citroen C4. Il garage propone anche auto Rally R1-4, classici anni'80 e '70 e tanto altro. Le diverse prestazioni sono rese in modo molto marcato una volta seduti al volante, fattore che giova enormemente alla longevità, compensando un quantitativo di modalità e tracciati sicuramente non impressionanti. Come dicevamo prima, il cuore di DiRT Rally é il modello di guida, l'esperienza ruvida ed entusiasmante di domare un bolide sparato a tutta velocità su tracciati stretti ed impervi, guidati dal proprio navigatore.
E a proposito di tracciati, le tappe proposte sono state curate con grande attenzione, offrendo sfide davvero impegnative. La carreggiata é spesso molto ristretta, e basta mettere una ruota leggermente fuori pista per compromettere totalmente la gara. Il gioco non permette di rewind, e disincentiva la possibilità di ricominciare una gara punendoci con una decurtazione di crediti dal premio finale. Inoltre i danni subiti avranno conseguenze tangibili sulla tappa in corsa come su quelle successive, con la possibilità di mettere il team al lavoro sulle riparazioni approfittando di alcune pause specifiche. Codemasters non é scesa a particolari compromessi, insomma, fattore che sicuramente risulterà gradito agli appassionati, anche se una modalità semplificata avrebbe permesso ai novizi di prendere maggiore confidenza col gioco, senza sentirsi frustrati.
L'EGO di un tempo
Prima di esprimere il nostro giudizio finale, analizziamo nel dettaglio il comparto tecnico. Gli sviluppatori inglesi hanno scelto di prediligere il gameplay rispetto alla componente grafica, puntando tutto sulla fluidità e la precisione del modello fisico. Ciò é stato possibile grazie all'utilizzo del vecchio motore grafico proprietario, l'EGO Engine di GRID e dei vecchi DiRT, ovviamente ripulito ed impreziosito da alcune nuove feature, come il sistema di illuminazione decisamente più moderno ed accattivante, ed effetti particellari avanzati.
Qualche rinuncia in termini estetici viene ripagata ampiamente dai 1080p e dai 60 frame al secondo, caratteristica fondamentale per un titolo del genere. Ad ogni modo, per quanto la grafica non faccia gridare al miracolo, compie ampiamente il suo dovere e risulta piacevole se si riesce a soprassedere su alcuni elementi a bordo pista provenienti da una generazione passata. Anche il modello dei danni evidenzia svariati limiti, da un lato é infatti ben implementato a livello di gameplay, con le condizioni del mezzo che influenzano la guida, dall'altro la resa estetica é a malapena sufficiente.
Il sonoro é la classica ciliegina sulla torta, con rombi dei motori davvero ben riprodotti e diversificati, ed una visuale interna che vi farà godere con rumori provenienti da ogni direzione. Nota di demerito alla voce italiana del copilota, a tratti fastidiosa ed incapace di nascondere un certo accento. Niente di grave, per carità.