DiRT Showdown
di
Distruzione totale in Rampage, Knock Out e Hard Target. Rampage é un po' la base di tutto e vedrà un gruppo di automobili lanciate in una arena dove l'unico scopo sarà quello di fare il maggior numero di punti creando danni più o meno pesanti all'avversario. Knock Out segue lo stesso stilema, ma vede il tutto giocato su una piattaforma rialzata in quello che potremo definire un combattimento di sumo a quattro ruote: spingere un avversario fuori dall'area di gioco ci frutterà un bel gruzzolo di punti. Chiude la lista Hard Target, dove sperimenteremo il terrore di essere da soli contro tutti; il nostro compito sarà quello di sopravvivere il maggior tempo possibile mentre attorno a noi un numero sempre crescente di avversari scenderà in campo per farci diventare un rottame fumante.
Addio al codice della strada
Il gameplay del gioco é smaccatamente arcade tanto che il comando dedicato ai freni sarà utilizzato abbastanza raramente, mentre l'acceleratore sarà premuto per il 90% delle gare. A farla da padrone sarà il freno a mano che ci permetterà di esibirci in derapate al limite che permetteranno di interpretare al meglio le varie situazioni. Presente anche il comando della Nitro, cioé il classico “turbo” da azionare a piacimento in base alle nostre necessità. Una volta esaurita la Nitro sarà necessario elargire qualche sportellata ai nostri antagonisti per averne ancora a disposizione. Insomma, chiunque potrebbe guidare al limite con DiRT Showdow, complice anche una curva d'apprendimento abbastanza lieve. Certo, salendo di livello dovrete comunque impegnarvi per non collezionare troppe sconfitte. Uno dei simboli della totale vocazione arcade del gioco é l'hud. Le uniche informazioni relative alla nostra vettura che vedremo a schermo saranno la quantità di Nitro disponibile e la salute del veicolo. Insomma, non servirà molto altro per sfrecciare tra una sportellata e l'altra. Segnaliamo inoltre che nelle gare dove si “combatte” lamiera contro lamiera, non sempre il conteggio dei punti ci é parso reale rispetto alle botte che riuscivamo ad infliggere.
Presente ampio supporto al multiplayer, sia che si tratti di giocare in locale che online. In casa propria potrete sfidare un amico tramite split screen, mentre online le battaglie riguarderanno un massimo di otto utenti. L'impianto é discretamente vario (e nelle nostre prove ha mostrato rarissimo lag) e presenta modalità già viste in salsa quattro ruote, vedi la sempre presente “Bandiera”. Come però avrete capito dai vari annunci e trailer che Codemasters ha diramato negli scorsi mesi, gran parte dell'offerta online sfocia nell'ambito social grazie a RaceNet, la nuova infrastruttura che tramite il web gestisce diversi elementi della vostra carriera. Registrandovi al sito apposito e avendo a disposizione il Pass Vip univoco presente nella confezione potrete avere alcuni bonus, partecipare a corse esclusive e altro ancora. Non manca poi la possibilità di sfidare i propri amici a fare tempi migliori dei vostri o caricare i replay più spettacolari su Youtube. Un inizio interessante per un servizio che Codemasters punta a portare su ogni suo futuro titolo per creare una community interna. Vedremo col tempo le sue reali capacità d'aggregazione.
Tecnicamente questo DiRT Showdown dimostra di essere stato realizzato con cura e attenzione. La grafica é di alto livello sia nei modelli poligonali che nelle texture, mostrando una ottima fluidità che solo raramente ci ha mostrato qualche incertezza. Certo, é da notare come le telecamere siano soltanto due: una dal cofano e una da dietro la vettura. A dire la verità nessuna delle due risulta perfetta. Avremmo volentieri barattato quella dal cofano con una interna, mentre quella da dietro risulta troppo schiacciata e non sempre permette di vedere alla perfezione il percorso. Con la levetta analogica destra potremo spostare la visuale per qualche secondo, ma é inutile dire che la scelta sia più che scomoda. Ottimo il sonoro, dove però la voce narrate italiana si é dimostrata un po' troppo ripetitiva.
DiRT Showdown é quindi un titolo che promuoviamo senza riserve, ma rimane un gioco in fase interlocutoria. Realizzato con bravura tecnica e dovizia di particolari, il titolo Codemasters non riesce a raggiungere il grado di capolavoro perché pecca per quanto riguarda la varietà e, in una certa forma, di personalità, con un sistema di gioco che non riesce a coinvolgere oltre un certo limite. Sicuramente potrete divertirvi per diverso tempo sulle ruote di Showdown, ma qualche sforzo in più avrebbe reso questo titolo un prodotto molto più allettante.
Addio al codice della strada
Il gameplay del gioco é smaccatamente arcade tanto che il comando dedicato ai freni sarà utilizzato abbastanza raramente, mentre l'acceleratore sarà premuto per il 90% delle gare. A farla da padrone sarà il freno a mano che ci permetterà di esibirci in derapate al limite che permetteranno di interpretare al meglio le varie situazioni. Presente anche il comando della Nitro, cioé il classico “turbo” da azionare a piacimento in base alle nostre necessità. Una volta esaurita la Nitro sarà necessario elargire qualche sportellata ai nostri antagonisti per averne ancora a disposizione. Insomma, chiunque potrebbe guidare al limite con DiRT Showdow, complice anche una curva d'apprendimento abbastanza lieve. Certo, salendo di livello dovrete comunque impegnarvi per non collezionare troppe sconfitte. Uno dei simboli della totale vocazione arcade del gioco é l'hud. Le uniche informazioni relative alla nostra vettura che vedremo a schermo saranno la quantità di Nitro disponibile e la salute del veicolo. Insomma, non servirà molto altro per sfrecciare tra una sportellata e l'altra. Segnaliamo inoltre che nelle gare dove si “combatte” lamiera contro lamiera, non sempre il conteggio dei punti ci é parso reale rispetto alle botte che riuscivamo ad infliggere.
Presente ampio supporto al multiplayer, sia che si tratti di giocare in locale che online. In casa propria potrete sfidare un amico tramite split screen, mentre online le battaglie riguarderanno un massimo di otto utenti. L'impianto é discretamente vario (e nelle nostre prove ha mostrato rarissimo lag) e presenta modalità già viste in salsa quattro ruote, vedi la sempre presente “Bandiera”. Come però avrete capito dai vari annunci e trailer che Codemasters ha diramato negli scorsi mesi, gran parte dell'offerta online sfocia nell'ambito social grazie a RaceNet, la nuova infrastruttura che tramite il web gestisce diversi elementi della vostra carriera. Registrandovi al sito apposito e avendo a disposizione il Pass Vip univoco presente nella confezione potrete avere alcuni bonus, partecipare a corse esclusive e altro ancora. Non manca poi la possibilità di sfidare i propri amici a fare tempi migliori dei vostri o caricare i replay più spettacolari su Youtube. Un inizio interessante per un servizio che Codemasters punta a portare su ogni suo futuro titolo per creare una community interna. Vedremo col tempo le sue reali capacità d'aggregazione.
Tecnicamente questo DiRT Showdown dimostra di essere stato realizzato con cura e attenzione. La grafica é di alto livello sia nei modelli poligonali che nelle texture, mostrando una ottima fluidità che solo raramente ci ha mostrato qualche incertezza. Certo, é da notare come le telecamere siano soltanto due: una dal cofano e una da dietro la vettura. A dire la verità nessuna delle due risulta perfetta. Avremmo volentieri barattato quella dal cofano con una interna, mentre quella da dietro risulta troppo schiacciata e non sempre permette di vedere alla perfezione il percorso. Con la levetta analogica destra potremo spostare la visuale per qualche secondo, ma é inutile dire che la scelta sia più che scomoda. Ottimo il sonoro, dove però la voce narrate italiana si é dimostrata un po' troppo ripetitiva.
DiRT Showdown é quindi un titolo che promuoviamo senza riserve, ma rimane un gioco in fase interlocutoria. Realizzato con bravura tecnica e dovizia di particolari, il titolo Codemasters non riesce a raggiungere il grado di capolavoro perché pecca per quanto riguarda la varietà e, in una certa forma, di personalità, con un sistema di gioco che non riesce a coinvolgere oltre un certo limite. Sicuramente potrete divertirvi per diverso tempo sulle ruote di Showdown, ma qualche sforzo in più avrebbe reso questo titolo un prodotto molto più allettante.