Disgaea 4
Grandissima (ma davvero tanta) l'importanza del sistema “Geo” legata sia ai pannelli, cioé le caselle dove camminerete, sia ai blocchi, dei quadrati di pietra su cui salire sopra o da sollevare per essere posizionati dove vorremo. Sebbene l'argomento non sia dei più semplici, vi basti sapere che qualora metterete un blocco sopra ad un pannello Geo, tutti i pannelli del medesimo colore acquisiranno uno dei tanti “poteri” speciali dei blocchi. Facciamo un piccolo esempio: se posizionerete un blocco che aumenta di un punto l'attacco dei mostri sopra ad un pannello rosso, tutti i mostri su colori simili avranno il medesimo bonus. Ovviamente sarà necessario studiare per bene la conformazione di ogni livello, perché il tutto potrebbe dare vita a situazioni perfette per vincere ma anche molto complicate. Gli effetti dei Geo sono infatti molteplici e vanno dall'esperienza extra all'inibizione di particolari mosse. Inoltre ci saranno altre sorprese legate alla loro distruzione o a situazioni similari, ma per capire pienamente il tutto la strada migliore sarà dedicare un po' di tempo al tutorial interno del gioco.
Prinny in alta definizione
Proprio il tutorial sarà un compagno fedele e costante, sempre pronto a spuntare fuori per insegnarvi nuove sfaccettature di Disgaea dimostrando come la curva d'apprendimento, sebbene ripida, sia stata studiata per darvi tutti gli elementi per trarre il meglio dal prodotto. Potrete naturalmente accedere in qualsiasi momento alle informazioni che vorrete, ma sarà meglio conoscere un po' di inglese visto che il gioco ha ricevuto solo l'adattamento in tale lingua e che il livello non é proprio da principianti. Così, tra nozioni da apprendere, abilità da imparare e supermosse da sbloccare (non scordate le “tower”, mi raccomando) avrete un quadro abbastanza completo sul da farsi. Il gioco vi farà comunque sudare le proverbiali sette camicie, tanto che il consiglio di salvare dopo ogni battaglia diventa praticamente un obbligo.
Come la saga ci insegna da anni c'é ovviamente la strada privilegiata legata al ripetere i livelli o sfruttare le sezioni opzionali (Item World, ad esempio) per migliorare le qualità base delle truppe. Provare infatti a tirare dritto e seguire solamente la trama potrebbe rivelarsi una scelta traumatica, pronta a regalarvi più game over che soddisfazioni. D'altro canto, andando a vedere proprio in queste “zone secondarie”, troverete anche la modalità multiplayer (ma dovrete impegnarvi un pochino) dove grazie alla costruzione di una vostra nave pirata potrete attraccare sulle partite degli altri utenti e assaltarne la base. Una opzione non in tempo reale, ma capace di dare qualche stimolo in più, dove potrete comunque scegliere se abilitare o no la possibilità di ricevere visite da altri giocatori. Come al solito Disgaea é sinonimo di longevità e chi avrà la giusta predisposizione mentale si potrà divertire per mesi.
Tecnicamente fa capolino la tanto attesa grafica in alta definizione, con gli sprite dei personaggi che finalmente acquistano una dignità visiva lontanissima nel precedente capitolo. Nulla di eclatante, non aspettatevi dimostrazioni di potenza, ma semplicemente non dovrete più strabuzzare gli occhi per guardare una manciata di pixel colorati. Se proprio siete inguaribili tradizionalisti potrete utilizzare la vecchia grafica, ma la scelta potrebbe rivelarsi essere ai limiti del masochismo. Bene il sonoro dotato dei soliti colpi di classe (compresa la possibilità di ascoltare il doppiaggio in giapponese), ma qualche tema musicale talvolta si ripete un po' insistentemente o scade troppo nella demenzialità forzata. Segnaliamo poi un sistema di controllo non sempre perfetto, con il dualshock che pare fare un po' troppa fatica negli spostamenti in diagonale tra caselle, problema storico dell'accoppiata “console&pad”, ma che poteva comunque essere rattoppato... magari rendendo più libera la visuale isometrica.
Insomma, Disgaea 4: A Promise Unforgotten non é esente da qualche problema, ma si pone come un signor titolo strategico, da avere assolutamente se siete fan della saga o se siete alla ricerca di un gioco ragionato e capace di esaltare le vostre qualità di stratega. Consigliamo invece un po' di cautela per i neofiti: questo approccio con Nippon Ichi potrebbe essere quasi traumatico.
Prinny in alta definizione
Proprio il tutorial sarà un compagno fedele e costante, sempre pronto a spuntare fuori per insegnarvi nuove sfaccettature di Disgaea dimostrando come la curva d'apprendimento, sebbene ripida, sia stata studiata per darvi tutti gli elementi per trarre il meglio dal prodotto. Potrete naturalmente accedere in qualsiasi momento alle informazioni che vorrete, ma sarà meglio conoscere un po' di inglese visto che il gioco ha ricevuto solo l'adattamento in tale lingua e che il livello non é proprio da principianti. Così, tra nozioni da apprendere, abilità da imparare e supermosse da sbloccare (non scordate le “tower”, mi raccomando) avrete un quadro abbastanza completo sul da farsi. Il gioco vi farà comunque sudare le proverbiali sette camicie, tanto che il consiglio di salvare dopo ogni battaglia diventa praticamente un obbligo.
Come la saga ci insegna da anni c'é ovviamente la strada privilegiata legata al ripetere i livelli o sfruttare le sezioni opzionali (Item World, ad esempio) per migliorare le qualità base delle truppe. Provare infatti a tirare dritto e seguire solamente la trama potrebbe rivelarsi una scelta traumatica, pronta a regalarvi più game over che soddisfazioni. D'altro canto, andando a vedere proprio in queste “zone secondarie”, troverete anche la modalità multiplayer (ma dovrete impegnarvi un pochino) dove grazie alla costruzione di una vostra nave pirata potrete attraccare sulle partite degli altri utenti e assaltarne la base. Una opzione non in tempo reale, ma capace di dare qualche stimolo in più, dove potrete comunque scegliere se abilitare o no la possibilità di ricevere visite da altri giocatori. Come al solito Disgaea é sinonimo di longevità e chi avrà la giusta predisposizione mentale si potrà divertire per mesi.
Tecnicamente fa capolino la tanto attesa grafica in alta definizione, con gli sprite dei personaggi che finalmente acquistano una dignità visiva lontanissima nel precedente capitolo. Nulla di eclatante, non aspettatevi dimostrazioni di potenza, ma semplicemente non dovrete più strabuzzare gli occhi per guardare una manciata di pixel colorati. Se proprio siete inguaribili tradizionalisti potrete utilizzare la vecchia grafica, ma la scelta potrebbe rivelarsi essere ai limiti del masochismo. Bene il sonoro dotato dei soliti colpi di classe (compresa la possibilità di ascoltare il doppiaggio in giapponese), ma qualche tema musicale talvolta si ripete un po' insistentemente o scade troppo nella demenzialità forzata. Segnaliamo poi un sistema di controllo non sempre perfetto, con il dualshock che pare fare un po' troppa fatica negli spostamenti in diagonale tra caselle, problema storico dell'accoppiata “console&pad”, ma che poteva comunque essere rattoppato... magari rendendo più libera la visuale isometrica.
Insomma, Disgaea 4: A Promise Unforgotten non é esente da qualche problema, ma si pone come un signor titolo strategico, da avere assolutamente se siete fan della saga o se siete alla ricerca di un gioco ragionato e capace di esaltare le vostre qualità di stratega. Consigliamo invece un po' di cautela per i neofiti: questo approccio con Nippon Ichi potrebbe essere quasi traumatico.
Disgaea 4
8.5
Voto
Redazione
Disgaea 4
Disgaea 4 prende i canoni classici della strategia "Made in Nippon Ichi", li riporta su PlayStation 3 con qualche novità e inserisce i tanto desiderati sprite ad alta definizione. Per i fan della saga la precedente frase ha già detto tutto. Per il resto del mondo segnaliamo un titolo strategico di pregio, forte di un sistema di gioco complesso e appagante, composto da decine di elementi da padroneggiare con tempo e pazienza, alternando imprecazioni dovute ad un livello di difficoltà elevato alle risate derivate da una trama basata sul gusto giapponese per il demenziale. Non certo perfetto, non certo per tutti, ma una manna dal cielo per chi dorme con il poster di Etna appeso sul letto.