Disney Epic Mickey 2: L'Avventura di Topolino e Oswald

Disney Epic Mickey 2 LAvventura di Topolino e Oswald
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La possibilità di distruggere e di ricreare é alla base di Epic Mickey 2. Un piccolo topo con un grande potere e grandi responsabilità, in grado di dipingere o dissolvere il mondo che lo circonda (ricordiamo che non serve un pennello grande, ma un grande pennello). Tutto ciò ci consentirà di salvare un mondo fantastico o lasciarlo andare alla rovina; ricomporre i frammenti di questo limbo o distruggere quel che é ancora in piedi. Questa dicotomia si riflette anche nella realizzazione del gioco stesso: un titolo potenzialmente ottimo ma con alcuni aspetti chiave “lasciati all'abbandono” dagli sviluppatori; un'avventura digitale che, con qualche piccolo tocco taumaturgico del pennello magico avrebbe certamente raggiunto ben altre vette.

Ma andiamo con ordine: La fame di giochi si fa sentire su PS Vita, ed ecco che fuori tempo massimo arriva questo Epic Mickey 2. Dopo essersi fatto il giro di tutte le console attuali (tranne 3DS, che però ha ospitato un altro gioco dello stesso brand) il sequel del platform disneyano concepito originariamente da Warren Spector approda sul portatile di casa Sony; vedremo con quali risultati. Le premesse non sono il massimo, infatti un porting così tardivo di un gioco non esattamente osannato da critica e pubblico ci lascia interdetti, tuttavia possiamo sempre sperare che gli sviluppatori abbiano limato i difetti delle precedenti versioni.

Disney Epic Mickey 2: L'Avventura di Topolino e Oswald



Proprio come il primo capitolo della serie, anche questo sequel si svolge a Rifiutolandia, un mondo immaginario che ospita i personaggi dimenticati della Disney, mentre la storia riprende esattamente da dove l'avevamo lasciata. Topolino viene richiamato nella dimensione parallela attraverso una vecchia TV, infatti un terremoto ha riportato il caos e c'é una nuova minaccia incombente, quindi stavolta Topolino e Oswald dovranno combattere insieme per ristabilire l'ordine. Non a caso la differenza più rilevante con il primo capitolo é proprio la presenza di un coprotagonista attivo, il coniglio Oswald appunto, controllato dalla console stessa. Per chi non lo sapesse, Oswald the Lucky Rabbit é l'emblema di tutti i personaggi dimenticati dalla Disney: probabilmente é l'archetipo di Topolino stesso in quanto fu creato nel lontano 1927, un anno prima dell'amato roditore dai calzoncini rossi.

E qui iniziano i problemi, perché nonostante il gioco sia potenzialmente molto piacevole e divertente, é funestato da una serie di problemi tra cui l'intelligenza artificiale che muove il nostro compagno di viaggio. Quest'ultima é davvero mediocre, rendendo l'esperienza di gioco decisamente meno godibile del previsto. Il gameplay di base é simile al gioco precedente, con Topolino armato di vernice e solvente intento a colorare piattaforme e meccanismi utili, nonché a combattere ed a risolvere piccoli enigmi. Ma stavolta Oswald ci accompagnerà aiutandoci in tre modi: sparando scariche elettriche per attivare meccanismi e robot, aiutandoci a superare ostacoli come i baratri più ampi, ed infine fungendo da trampolino per i salti più alti. Il problema però é che la CPU gestisce il personaggio in maniera davvero discutibile, e se sulle console casalinghe questo poteva essere risolto con un secondo giocatore che subentrava nella partita, su Vita é più complicato trattandosi di una console portatile, che prevede quindi un utilizzo a livello più personale. Non basta più un secondo pad: l'unico modo di giocare in co-op é farlo tramite connessione wi-fi, ammesso che qualche vostro amico abbia comprato il gioco, altrimenti rassegnatevi pure a vedere il Coniglio Fortunato andare in giro a casaccio e farsi i fatti suoi mentre voi cercate (spesso inutilmente) solo di convincerlo a colpire un interruttore o un avversario meccanico.

Disney Epic Mickey 2: L'Avventura di Topolino e Oswald



Tutto questo si va a sommare ai vecchi difetti di telecamera, controlli, level design e flusso di gioco che erano già presenti nel precedente capitolo e che qui non sono stati risolti, nemmeno in questo porting tardivo. Di certo sono stati ridotti i problemi relativi alle strutture che coprivano la visuale, ma la telecamera non é ancora quel che definiremmo ottimale. La deambulazione appare lenta, i salti sono problematici per quanto riguarda la risposta ai controlli, inoltre non é sempre facile capire a che distanza si trova il prossimo appiglio. Gli scontri con i nemici non sono da meno, soprattutto per il modo in cui sono gestite le collisioni: mentre Topolino ha una hitbox decisamente ampia, tanto che spesso pur schivando gli attacchi per un soffio perdiamo ugualmente energia, gli avversari sono decisamente più difficili da colpire, e ciò rende il gioco “disonesto” ma paradossalmente non difficile a causa dell'altissimo numero di colpi che é possibile incassare. Le uniche aggiunte rilevanti all'edizione PS Vita sono rispettivamente la possibilità di usare il touch screen capacitivo per i poteri di Topolino (in alternativa é sempre possibile avvalersi dei tasti L ed R insieme allo stick destro) ed il fatto di poter controllare alcuni mezzi con il “tilt sensor” inclinando la console. Un po' poco per un gioco che esce ad oltre sei mesi di ritardo rispetto a tutte le altre versioni, e che ha l'unica attenuante del prezzo ridotto.

Tecnicamente parlando il gioco é competente, avvicinandosi più all'estetica delle versioni casalinghe (Ps3, 360, WiiU) che non a quella ridimensionata dell'edizione Wii. La grafica é fluida e colorata, mentre il livello di dettaglio é decisamente soddisfacente. Non mancano paesaggi onirici ed evidenti citazioni dai classici Disney che certamente faranno la gioia dei fan. Ma al di là dei meri tecnicismi, il mondo rappresentato all'interno del gioco risulta tutt'altro che vivido e pulsante nonostante il tema “cartoonesco” trattato: eccessivamente grigio e smorto, persino una volta ridipinto non riesce a scrollarsi da dosso quella particolare sensazione di malinconia. Il tutto é appesantito dalle animazioni dei personaggi tutt'altro che leggiadre, le quali vanno ad influenzare negativamente anche i controlli, con ripercussioni sul gameplay.

Ritroviamo anche tutti gli altri difetti minori delle altre versioni: dai boss fight eccessivamente lunghi al level design poco ispirato che lascia spesso il giocatore disorientato, passando per la fisica del salto discutibile contrapposta all'estrema facilità di fondo dovuta all'eccessivo quantitativo di energia di Topolino (e non ci voleva davvero nulla a correggere questo difetto). La longevità é buona, parliamo di almeno una dozzina di ore, ma nonostante ciò la progressione é spesso più tediosa che divertente.
Al contrario, il sonoro é davvero ottimo, con delle bellissime musiche orchestrali ed un doppiaggio ben realizzato. Anche le scene d'intermezzo, alcune delle quali animate a mano, risultano estremamente ben fatte e divertenti: persino le canzoni che scandiscono la narrazione sono doppiate in italiano. Ma forse non é un buon segno quando le cutscenes sono più piacevoli del gioco vero e proprio.

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Voto

Redazione

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Disney Epic Mickey 2: L'Avventura di Topolino e Oswald

Epic Mickey 2 anche in versione portatile si conferma un platform potenzialmente buono ma minato da difetti piuttosto rilevanti. Ci saremmo aspettati quantomeno un parziale miglioramento, invece i problemi di telecamera, level design e controlli (e soprattutto intelligenza artificiale di Oswald) sono ancora tutti lì. La grafica é tecnicamente buona ma un po' smorta, le citazioni dall'universo Disney abbondano e sia le musiche che le scene di intermezzo sono di ottimo livello. Potrà senz'altro piacere a chi cerca un platform onirico senza troppe pretese ed ai fan del topo più famoso del mondo, ma certamente non é un gioco da consigliare ai più smaliziati.

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