Disney's Tarzan Freeride

di Redazione Gamesurf
A due anni dall'uscita del lungometraggio dedicato all'uomo scimmia Disney ci riprova con un secondo videogame dedicato al leggendario Tarzan. Le avventure del re della giungla riprendono da dove lo avevamo lasciato. Ricordate? Tarzan aveva deciso di passare il resto della vita con Jane e il professor Porter nella foresta tropicale ma, ovviamente, il mondo é pieno di scienziati senza scrupoli ed era solo una questione di tempo prima che qualche fellone decidesse di minacciare la foresta dell'uomo scimmia. Ma il supereroe della giungla vigila senza tregua sul suo territorio ed é pronto a intervenire in ogni istante. Così, quando Tarzan scopre nella giungla una piccola gabbia di metallo che imprigiona un cucciolo di gorilla, la sua coscienza ecologica ne rimane profondamente turbata e il prode uomo scimmia non può fare altro che lanciarsi nel cuore della foresta con due obiettivi nella testa: riconsegnare i cuccioli alle loro madri e trovare e punire i responsabili di questo scempio

DAL PLATFORM AL SURF
Le avventure di Tarzan ricominciano con un platform tridimensionale. La telecamera é posta alle spalle dell'uomo scimmia e ed esegue dei limitati movimenti di macchina per rendere il videogioco più dinamico. Tarzan può saltare, arrampicarsi aggrapparsi alle liane, lottare, scagliare delle lance e ovviamente far riecheggiare il suo poderoso urlo nella foresta per ottenere l'aiuto di gorilla, scimmie e babbuini. Lungo il suo cammino dovrà lottare contro cacciatori e bestie feroci e badare a non precipitare da uno dei rami dei secolari alberi della giungla. Al secondo livello il videogioco subisce una radicale mutazione e si trasforma in un clone (malriuscito) di SSX: Tarzan, utilizzando una tavola di legno, discende le rapide per salvare Terk (lo scimmiotto amico d'infanzia). I pericoli non mancano: coccodrilli, vortici, rocce e salti vertiginosi ostacoleranno non poco il salvataggio dell'amico primate, ma per dilettarsi Tarzan potrà anche eseguire qualche mossa speciale alla Tony Hawk