Divine Divinity

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\L'effetto delle pozze riflettenti è ben ricreato

Sulle abilità bisogna fare qualche appunto: innanzitutto c'è da dire che comprendono tutti gli incantesimi e le varie tecniche di combattimento, oltre a talenti come l'identificazione di oggetti magici o la riparazione delle armi rovinate; in secondo luogo, c'è da specificare che determinate abilità e i vari livelli di competenze nelle stesse richiedono spesso un livello minimo per essere acquisiti (ad esempio, potete apprendere il primo livello di "Identificare" già nel momento in cui passerete al secondo livello di esperienza, ma dovrete attendere sino al quinto prima di poter prendere il secondo gradino); infine, c'è da dire che le abilità si dividono in "automatiche", ossi che si attivano automaticamente in caso di necessità (come "identificare" o "maestria con la spada") e "normali", ossia che si attivano mediante la pressione del tasto destro del mouse e che solitamente consumano nell'atto parte delle scorte di "Mana" o di "Fatica" del personaggio (resta palese che non è possibile attivare un'abilità in assenza delle adeguate scorte).

Questa gestione delle abilità fa si che un personaggio possa essere evoluto a libertà nella direzione che più ci aggrada a prescindere dalla classe scelta in origine, per quanto naturalmente sia sempre consigliabile selezionare sin dal principio una classe che rispecchi il nostro modo di giocare.
Nell'interfaccia isometrica del gioco, è sufficiente cliccare col tasto sinistro del mouse nel punto dove si vuole portare il personaggio per far si che questi raggiunga il punto attraverso il percorso più breve. Cliccando su un oggetto o su un contenitore, l'eroe lo raggiungerà e poi vi interagirà, ad esempio attivando leve, aprendo porte o contenitori (e vedendone nel caso il contenuto). Infine, cliccando su un nemico lo si attaccherà con l'arma impugnata (nel caso si tratti di un'arma da corpo a corpo, il personaggio correrà incontro al nemico e poi lo attaccherà).

La tipica "Nebbia" che distingue le zone non ancora esplorate
La tipica "Nebbia" che distingue le zone non ancora esplorate
Fuori dalla casa...
Fuori dalla casa...
Un immagine dal filmato introduttivo: questo barbarone non dev'essere necessariamente il nostro eroe
Un immagine dal filmato introduttivo: questo barbarone non dev'essere necessariamente il nostro eroe
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Per sommi capi, l'interfaccia ricorda quella praticissima di Diablo, ma gli sviluppatori hanno deciso di complicarla un po' aggiungendo alcuni elementi tratti, invece, dalla maggior parte degli Ultima: per dirne uno, i contenitori trovati nel gioco, compreso lo zaino del personaggio, non sono divisi in "Quadratini" ma sono a spazio aperto, ed in essi gli oggetti si mischiano alla rinfusa fino al raggiungimento del peso massimo trasportabile (che ovviamente dipende dalla forza).

REALIZZAZIONE TECNICA
Come già citato, e come è facilmente intuibile dagli screenshots, dal punto di vista grafico DD presenta un comune e semplice motore grafico isometrico bidimensionale, anche se supporta risoluzioni sino al 1024x768. per quanto tutti gli Sprite siano stati realizzati renderizzando degli ottimi modelli 3D, ciò non toglie che comunque un motore grafico di questo tipo sia oramai obsoleto, specie se paragonato a quelli di giochi come Neverwinter Nights o Dungeon Siege. È vero che un motore come questo ha il pregio di girare agevolmente su computer di non più giovine età, ma è anche vero che ci si sarebbe potuti sforzare decisamente di più, specie quando l'effetto grafico migliore è quello del riflesso nelle pozze d'acqua (bello si... ma mi sembra veramente un po' pochino!).

Un immagine dal filmato introduttivo: questo barbarone non dev'essere necessariamente il nostro eroe
Un immagine dal filmato introduttivo: questo barbarone non dev'essere necessariamente il nostro eroe
Un immagine dal filmato introduttivo: questo barbarone non dev'essere necessariamente il nostro eroe
Un immagine dal filmato introduttivo: questo barbarone non dev'essere necessariamente il nostro eroe
Un immagine dal filmato introduttivo: questo barbarone non dev'essere necessariamente il nostro eroe
Un immagine dal filmato introduttivo: questo barbarone non dev'essere necessariamente il nostro eroe
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7

Voto

Redazione

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Sinceramente non ho trovato in Divine Divinity nessun elemento di spicco per poterlo definire un gran gioco o un classico del genere: la realizzazione antiquata e il gameplaying approssimativo lo rendono in effetti appetibile solo per i grandissimi appassionati di Diablo & Co. Probabilmente sarebbe stato un bel gioco se fosse uscito due anni fa...

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