DNA

di Redazione Gamesurf

La prima cosa che è stata oggetto di notevoli cure è stata la trama, che come avete potuto leggere all'inizio dell'articolo, tratta argomenti "maturi", inoltre anche la caratterizzazione dei personaggi ha subito una notevole modificazione, ed in questo senso si è pensato di attingere a piene mani dalle tradizioni Manga e dai fumetti americani, per realizzare qualcosa di nuovo ed innovativo.

Altra grande novità consiste nel passaggio alla terza dimensione e questo per dare un taglio netto con il passato e nel contempo esaltare le caratteristiche dell'hardware Sony, ma questa non è la sola novità a livello grafica introdotta, difatti troviamo, finalmente, anche la chiacchierata tecnica del cel-shading, che è stata adattata per donare ai personaggi quell'aspetto fumettistico che i produttori hanno caparbiamente ricercato nel realizzare questo titolo.

In effetti il risultato non mi soddisfa appieno, perché la combinazione degli ambienti disegnati in 2D e con prospettiva isometrica con il cel shading usato per i personaggi rende il tutto un po' posticcio, come se i personaggi e l'ambiente non facciano parte di un'unica realtà.
Questo è voluto, ma il fatto che possa incontrare i nostri gusti è decisamente soggettivo, d'altronde questa tecnica era usata qualche anno fa e quando si pensa ad un titolo per PSX2 si pretende sempre il massimo della tecnologia.
Dicevamo che il nostro personaggio si deve muovere all'interno dei laboratori alla ricerca delle sue tante risposte, e nel suo viaggio incontrerà tutta una serie di nemici, che dovrà eliminare a suon di bombe, il campionario dei nemici e classico per questo tipo di gioco, e vi troviamo, Mech, mostri mutanti e superuomini modificati geneticamente e fin qui tutto sommato siamo ancora legati ai vecchi titoli, ma le novità nel gameplay vengono adesso.

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Dovete sapere che il nostro personaggio, grazie alle nanotecnologie, riesce a produrre istantaneamente delle bombe con la mano destra, mentre con la sinistra ne decide il tipo grazie a dei Biochips che vanno installati in appositi alloggiamenti.
Le possibili combinazioni di questi Biochips sono numerose e ci consentono di creare ordigni profondamente diversi, come ad esempio quelli che hanno un potere detonante maggiore o quelli che esplodono a tempo e così via dicendo.
Quindi nell'affrontare la nostra avventura dovremo ben comprendere che tipo d'ordigno usare e dove, donando al titolo Hudson, uno spessore che i precedenti titoli non avevano

Come abbiamo potuto vedere DNA è un titolo che pur riprendendo i temi di Bomberman si sviluppa in una direzione profondamente diversa, e questo grazie alla trama, all'ambientazione e alle possibilità di realizzare un gran numero d'ordigni dalle caratteristiche diverse.
Ho trovato alcune scelte non proprio indovinate, come quella della rappresentazione isometrica degli ambienti, o il design di alcuni mostri, ma queste sono considerazioni più di carattere personale che oggettivo.

In conclusione se avete amato Bomberman e volete provare una interessante variante di quel concept di gioco, allora avete trovato quello che fa per voi, se invece amata nei giochi la grafica e la spettacolarità ai massimi livelli, beh in questo il titolo Hudson non brilla di certo.

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