Dog's Life
di
L'intrepido Jack sfiderà altri cani in cacce al topo, in gare di corsa, in raduno delle pecore e fra gli altri anche in "marcamento del territorio". Più avremo successo in queste sfide, e più il nostro status canino salirà, saremo cosi più rispettati dagli altri colleghi a quattro zampe e avremo modo di affidare a loro i compiti più ingrati o a noi impossibili a causa di alcune ristrettezze fisiche. Avremo modo così di controllare tante altre razze di cani (tra cui dalmata, alsaziani, meticci) per un totale vicino al venti, dalle caratteristiche più diverse
La giocabilità di Dog's life è un po' altalenante, c'è una discreta varietà, assicurata dal gran numero di quest che andremo ad affrontare e dai vari cani che potremo controllare, ed anche alcuni minigiochi risultano ben riusciti però la ventilata innovazione, rimane in grande misura non sfruttata. Il gioco si riduce, infatti, ad essere quasi come un qualsiasi platform 3d, dove si collezionano ossi ed odori anziché monete et simila, inoltre sembra tarato soprattutto per il livello di difficoltà per un target piuttosto giovane.
Di che razza è?
Anche dal punto di vista grafico il titolo non riesce a convincerci appieno: gli ambienti dove si dipana l'avventura sono piuttosto vari ed estesi, ma denotano una certa pochezza nella realizzazione nei dettagli e nello stile. I fondali sono invece per fortuna dotati di una buona interazione, Jake quasi totalmente, interagendo con una moltitudine di elementi e con vari animali e umani. La realizzazione del protagonista è sicuramente di buon livello, sia nelle fattezze che nelle movenze ricorda in tutto per tutto un cane, è curato anche nei dettagli, e le sue animazioni sono assolutamente verosimili. Lo stesso discorso purtroppo, non è estensibile agli personaggi comprimari assolutamente non al livello di sufficienza per realizzazione poligonale per un titolo di Ps2, che denotano una certa noncuranza (da attribuire forse alla fretta) e che cadono troppo spesso nell'anonimato.
La scelta cromatica è invece abbastanza buona, i colori sono molti vivi e solari, mentre in modalità odorvisione si abbassano si abbassano per riprodurre l'effetto di visione bianco e nero che secondo alcuni studiosi è tipico dei cani, verosimile e ben studiata anche la riproduzione dei vari corsi d'acqua. Qualche problema arriva anche dalla telecamera, nonostante può essere liberamente gestita dal giocatore tramite la seconda levetta analogica tende a creare fastidi soprattutto in prossimità di oggetti e edifici. Le musiche pur non essendo particolarmente evocative o presenti, sono piuttosto orecchiabili e accompagnano bene il ritmo dell'azione, gli effetti sonori sono nella norma, ed è presente una grande quantità di parlato tutto ottimamente doppiato in italiano; simpatici i commenti sarcastici del cane.
Il livello di difficoltà piuttosto basso, (non si può nemmeno morire) rende l'esperienza di gioco un po' troppo semplice anche per un giocatore medio, minando così anche la longevità finale del prodotto
In conclusione Dogs life, era un titolo da cui ci si aspettava ben di più, soprattutto per via del concept piuttosto innovativo che sembrava potesse far emergere il gioco dalla massa. Purtroppo l'innovazione è rimasta quasi interamente sulla carta, il prodotto finale alla fine non si discosta troppo dai soliti platform/adventure, risultando probabilmente più facile, e dotato di una grafica non all'altezza.. Nonostante tutto però, il gioco offre degli spunti interessanti ed è in grado di regalare qualche momento decisamente divertente, soprattutto ai più piccoli.