Donkey Konga
di
Paolo 'Mr. Ninty' Mulas
Nel corso della sua lunghissima carriera, Nintendo ha prodotto una moltitudine di titoli nei più disparati generi, ma stranamente mai fino ad ora si era cimentata in uno dei generi più popolari in Giappone, i rhytm game. Per il suo debutto nel campo musicale, la grande N, si è avvalsa di una collaborazione illustre, quella di Namco, che già si era distinta nel campo con Taiko No Tajsusin, per il solo mercato nipponico. Donkey Konga, come si può evincere dal titolo, segna anche il debutto da protagonisti sul Gamecube di Donkey Kong e del suo nipotino Diddy, che dopo un passato (e probabilmente anche un futuro) di grandissimi platform, si adoperano per la prima volta per questo bizzarro esperimento.
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Bingo Bongo.
Così come per giocare a Samba de Amigo (Sega) bisognava disporre delle speciali maracas, e per Guitar Freaks (Konami) di una periferica simil chitarra elettrica, anche per Donkey Konga è stato realizzato un apposito controller, i Dk bongo. I due bonghetti sono inclusi in tutte le confezioni del gioco, che viene venduto al prezzo di un comune titolo, ed è dalla loro percussione che deriva tutto il divertimento. Nella maggior parte delle modalità di Dk, dovremo accompagnare la canzone seguendo le indicazioni che ci verranno fornite a video nello spartito musicale. Una nota gialla significherà un colpetto sul tamburo sinistro, una rossa su quello destro, una viola su entrambi, e una nota continuata significherà che dovremo eseguire una rullata. Questo per quel che riguarda l'interazione diretta con i bonghetti, perché la periferica si avvale anche di un sensibile microfono, che recepirà il battito delle mani che ci verrà segnalato tramite una nota azzurra. Naturalmente tutte le varie percussioni, dovranno essere eseguite in maniera corretta ed a tempo, ossia quando la nota scorrendo da destra verso sinistra incrocerà una sorta di mirino.
A seconda della canzone, e del livello di difficoltà, saranno presenti un diverso quantitativo di note che scorreranno a diverse velocità; se nei livelli di più bassi, sarà facile seguire il ritmo e si sbaglierà ben poco, più avanti le canzoni si faranno davvero complicate, la coordinazione occhio mano diventerà di fondamentale importanza, e dovremo praticamente diventare un tutt'uno con la canzone e con la periferica, destreggiandoci tra applausi, furiose alternanze destro/sinistro e rullate chilometriche.
Il gameplay di DK, deriva soprattutto dalla sua immediatezza e dal grande coinvolgimento; non serve nessun tipo d'esperienza musicale per divertirsi con i bongo, ma poi diverrà veramente molto difficile staccarsi dal gioco, si vorrà ottenere un punteggio sempre più alto alla ricerca della performance perfetta. Completando le varie canzoni otterremo in cambio delle monete, da spendere nel Dk shop, per acquistare e quindi sbloccare dei brani anche per i livelli di difficoltà più elevati, dei minigiochi e dei nuovi suoni per i tamburelli. A proposito di minigiochi, questi sono piuttosto semplicistici e si rivelano un buon diversivo alle modalità principali ma niente di più. Sfruttano però la periferica come controller in maniera molto originale; una sorta di anticipazione di quello che vedremo in Donkey Kong Jungle Beat.
It's a monkey rap!
Essendo un gioco musicale il titolo Nintendo/Namco non poteva che vantare dalla sua la presenza di un buon numero di canzoni di alcuni dei più popolari cantanti \gruppi del momento e non. Sono presenti tra gli altri i Blink 182, Kylie Minogue, Santana, Queen, Jamiroquai, Take That, ai quali vanno aggiunti le geniali sinfonie di Brahms e Mozart, fino ad arrivare ad alcuni classici brani dei più popolari giochi Nintendo. Il repertorio è nettamente differente dalla controparte nipponica, e presenta anche alcune varianti rispetto alla versione americana; si tratta in fin dei conti di una scelta oculata, tale da rendere il prodotto il più possibile adatto anche ai gusti dei videogiocatori europei. Donkey Konga si mostra molto generoso anche a livello di modalità selezionabili:
nell'esibizione, potremo selezionare il brano a nostro piacimento e dovremo riuscire a completare la canzone cercando di raggiungere perlomeno il punteggio prestabilito. Tra i livelli difficoltà presenti (tutti ben calibrati) spicca quello "super", per certi versi davvero esagerato. Le note difatti non verranno mostrate al giocatore, che potrà cavarsela solamente con un po' d'intuito o nella migliore delle ipotesi memorizzando l'intero brano. "Sfida" si tratta invece di una sorta di sopravvivenza, all'interno della quale dovremo completare una sequenza casuale di canzoni senza mai perdere.
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La longevità del gioco in singolo è abbastanza buona, 31 brani da imparare non sono certo pochi, e le modalità da sbloccare sono tante, ma Donkey Konga rivela il suo lato da party game, soprattutto nel multiplayer.
Fino a quattro giocatori, preferibilmente ognuno col controller Bongo, potranno prendere parte all'esecuzione di una canzone, cercando di seguire il ritmo e di collegarsi perfettamente alla parte appena ricostruita dal proprio compagno d'orchestra. Certo se proprio non si disporrà dei tamburelli supplementari (che costano 29,90 praticamente come un joypad normale), ci si potrà arrangiare dividendosi i compiti; due giocatori potranno dividersi le varie note (uno si occuperà del versante sinistro e l'altro del destro) ed un terzo potrà occuparsi degli applausi e così di seguito, insomma basta un po' di fantasia e come diceva un famoso slogan, le possibilità sono infinite.
Graficamente c'è pochissimo da dire, è certamente l'aspetto meno curato del gioco, anche perché l'interesse del giocatore è rivolto solamente verso lo spartito, chiaro e funzionale alla lettura. Per il resto ci sono dei fondali piuttosto statici, ravvivati dalla presenza di alcuni dei principali personaggi che hanno caratterizzato la serie del gorillone. In conclusione Donkey Konga, è un prodotto altamente innovativo, divertente, immediato e soprattutto in multiplayer decisamente longevo; l'ideale per gli appassionati del genere musicale, ma anche per chi vorrebbe avviccinarsi per la prima volta ad un titolo di questo tipo, ottimo punto d'incontro tra musica e videogiochi.
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Bingo Bongo.
Così come per giocare a Samba de Amigo (Sega) bisognava disporre delle speciali maracas, e per Guitar Freaks (Konami) di una periferica simil chitarra elettrica, anche per Donkey Konga è stato realizzato un apposito controller, i Dk bongo. I due bonghetti sono inclusi in tutte le confezioni del gioco, che viene venduto al prezzo di un comune titolo, ed è dalla loro percussione che deriva tutto il divertimento. Nella maggior parte delle modalità di Dk, dovremo accompagnare la canzone seguendo le indicazioni che ci verranno fornite a video nello spartito musicale. Una nota gialla significherà un colpetto sul tamburo sinistro, una rossa su quello destro, una viola su entrambi, e una nota continuata significherà che dovremo eseguire una rullata. Questo per quel che riguarda l'interazione diretta con i bonghetti, perché la periferica si avvale anche di un sensibile microfono, che recepirà il battito delle mani che ci verrà segnalato tramite una nota azzurra. Naturalmente tutte le varie percussioni, dovranno essere eseguite in maniera corretta ed a tempo, ossia quando la nota scorrendo da destra verso sinistra incrocerà una sorta di mirino.
A seconda della canzone, e del livello di difficoltà, saranno presenti un diverso quantitativo di note che scorreranno a diverse velocità; se nei livelli di più bassi, sarà facile seguire il ritmo e si sbaglierà ben poco, più avanti le canzoni si faranno davvero complicate, la coordinazione occhio mano diventerà di fondamentale importanza, e dovremo praticamente diventare un tutt'uno con la canzone e con la periferica, destreggiandoci tra applausi, furiose alternanze destro/sinistro e rullate chilometriche.
Il gameplay di DK, deriva soprattutto dalla sua immediatezza e dal grande coinvolgimento; non serve nessun tipo d'esperienza musicale per divertirsi con i bongo, ma poi diverrà veramente molto difficile staccarsi dal gioco, si vorrà ottenere un punteggio sempre più alto alla ricerca della performance perfetta. Completando le varie canzoni otterremo in cambio delle monete, da spendere nel Dk shop, per acquistare e quindi sbloccare dei brani anche per i livelli di difficoltà più elevati, dei minigiochi e dei nuovi suoni per i tamburelli. A proposito di minigiochi, questi sono piuttosto semplicistici e si rivelano un buon diversivo alle modalità principali ma niente di più. Sfruttano però la periferica come controller in maniera molto originale; una sorta di anticipazione di quello che vedremo in Donkey Kong Jungle Beat.
It's a monkey rap!
Essendo un gioco musicale il titolo Nintendo/Namco non poteva che vantare dalla sua la presenza di un buon numero di canzoni di alcuni dei più popolari cantanti \gruppi del momento e non. Sono presenti tra gli altri i Blink 182, Kylie Minogue, Santana, Queen, Jamiroquai, Take That, ai quali vanno aggiunti le geniali sinfonie di Brahms e Mozart, fino ad arrivare ad alcuni classici brani dei più popolari giochi Nintendo. Il repertorio è nettamente differente dalla controparte nipponica, e presenta anche alcune varianti rispetto alla versione americana; si tratta in fin dei conti di una scelta oculata, tale da rendere il prodotto il più possibile adatto anche ai gusti dei videogiocatori europei. Donkey Konga si mostra molto generoso anche a livello di modalità selezionabili:
nell'esibizione, potremo selezionare il brano a nostro piacimento e dovremo riuscire a completare la canzone cercando di raggiungere perlomeno il punteggio prestabilito. Tra i livelli difficoltà presenti (tutti ben calibrati) spicca quello "super", per certi versi davvero esagerato. Le note difatti non verranno mostrate al giocatore, che potrà cavarsela solamente con un po' d'intuito o nella migliore delle ipotesi memorizzando l'intero brano. "Sfida" si tratta invece di una sorta di sopravvivenza, all'interno della quale dovremo completare una sequenza casuale di canzoni senza mai perdere.
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La longevità del gioco in singolo è abbastanza buona, 31 brani da imparare non sono certo pochi, e le modalità da sbloccare sono tante, ma Donkey Konga rivela il suo lato da party game, soprattutto nel multiplayer.
Fino a quattro giocatori, preferibilmente ognuno col controller Bongo, potranno prendere parte all'esecuzione di una canzone, cercando di seguire il ritmo e di collegarsi perfettamente alla parte appena ricostruita dal proprio compagno d'orchestra. Certo se proprio non si disporrà dei tamburelli supplementari (che costano 29,90 praticamente come un joypad normale), ci si potrà arrangiare dividendosi i compiti; due giocatori potranno dividersi le varie note (uno si occuperà del versante sinistro e l'altro del destro) ed un terzo potrà occuparsi degli applausi e così di seguito, insomma basta un po' di fantasia e come diceva un famoso slogan, le possibilità sono infinite.
Graficamente c'è pochissimo da dire, è certamente l'aspetto meno curato del gioco, anche perché l'interesse del giocatore è rivolto solamente verso lo spartito, chiaro e funzionale alla lettura. Per il resto ci sono dei fondali piuttosto statici, ravvivati dalla presenza di alcuni dei principali personaggi che hanno caratterizzato la serie del gorillone. In conclusione Donkey Konga, è un prodotto altamente innovativo, divertente, immediato e soprattutto in multiplayer decisamente longevo; l'ideale per gli appassionati del genere musicale, ma anche per chi vorrebbe avviccinarsi per la prima volta ad un titolo di questo tipo, ottimo punto d'incontro tra musica e videogiochi.
Donkey Konga
8.5
Voto
Redazione
Donkey Konga
Donkey Konga è un titolo fresco ed innovativo, che va a coprire una piccola falla nella softeca Gamecube, quella dei giochi musicali. Il titolo diverte fin dalla prime battute, è la sua immediatezza è data soprattutto dall'ottimo feeling che si instaura subito con i Dk bongo, lo speciale controller incluso nella confezione (senza aumenti di prezzo), che si dimostra sensibile e preciso. Il gioco in singolo è divertente fino a che c'è qualcosa da sbloccare, ma è in multiplayer che Donkey Konga dà il meglio di sé, dando la possibilità di giocare fino a quattro persone nel tentativo di eseguire alla perfezione la canzone. Un ottimo primo passo nel genere rythm game per Nintendo grazie alla fondamentale connubio talento/esperienza di Namco.