Dragon Ball Fusions
Dragon Ball è entrato a far parte, da molto tempo ormai, dei brand più conosciuti in tutto il mondo. Non è possibile che nessuno lo conosca, come non è possibile che nessuno (in un modo, o nell’altro) non si sia mai trovato, in vita sua, a non giocare almeno una delle decine di trasposizioni videoludiche uscite sul mercato. Con Dragon Ball Fusions, arrivato sul mercato giapponese ad inizio agosto 2016, Bandai Namco propone ai giocatori un episodio fresco e divertente da poter giocare sulla console portatile di casa Nintendo.
FU – SION! AHHHH!
La storia di Fusions si costruisce intorno ad un viaggio che il giocatore, dopo aver scelto una razza giocante tra quelle disponibili (un po' come in Xenoverse, per capirci), intraprende la ricerca del guerriero più forte dell’universo. Dimenticatevi dunque le vecchie storyline, o i viaggi temporali, perché in questo caso il titolo costruisce una sua propria trama dove il giocatore, fortunatamente, esplora sì degli scenari già conosciuti, senza però dover ripetere le solite battaglie, disputate in più occasioni, legati alle storie dell'anime o del manga.
La natura del titolo serve sostanzialmente a spiegare che, a seguito di un desiderio espresso dal Drago Shenron, i mondi si sono fusi in una realtà unica dove è possibile incontrare qualsiasi eroe proveniente da passato, presente e futuro.
Quando incominciamo a muovere i primi passi nel gioco, infatti, veniamo subito avvicinati da Bulma alla Capsule Corporation, che ci invita a cercare Trunks e Goten per aggiungerli al nostro gruppo, indispensabile per accedere al torneo dei mondi. L’incontro con Bulma apre il tutorial del gioco, utile sicuramente a capire il funzionamento delle meccaniche, composte da un mix di elementi jRPG presentati sotto forma di combattimenti a turni.
Tutte le battaglie che disputerete nel gioco prendono vita in un’arena, dove il vostro team (composto da un massimo di cinque elementi) può affrontare utilizzando diverse tipologie di abilità. Non mancheranno dunque gli attacchi in mischia, divertenti da disputare soprattutto per il simpatico mini-game che vi permette di parare, o attaccare, da qualsiasi delle otto direzioni disponibili, grazie allo sfruttamento della levetta analogica. Nel caso in cui l’attacco verrà parato, i danni saranno notevolmente dimezzati, mentre se colpirete perfettamente alle spalle del vostro avversario, potrete ottenere la possibilità di fare danni critici.
Gli attacchi dell’aura possono sfruttare, anch’essi, diverse tipologie di ingaggio alternabili tra linee rette e zone circolari. Essenzialmente, nel primo caso potrete lanciare un’onda Kamehameha collocandovi in un punto dove la linea retta possa colpire più nemici, mentre nel secondo vi sarà utile eliminare gruppi di nemici vicini tra loro, così da massimizzare i danni e concludere gli scontri nel minor tempo possibile.
Sotto questo punto di vista il gioco si presenta molto tattico, ma mai troppo complesso. Anche gli attacchi speciali, ad esempio, hanno la loro utilità se sfruttati quando i vostri avversari si trovano in prossimità della fine dell’arena, perché così potrete mandarli fuori campo resettando la loro barra azione (molto simile a quella vista nei Final Fantasy).
Il sistema segue uno schema molto simile a quello del sasso/forbici/carta, dove i tre elementi presenti suddivisi in Potenza, Velocità e Tecnica, hanno maggiore o minore effetto l’uno sull’altro. Importante ricordarvi che, quando effettuerete un attacco, sarà possibile ottenere il supporto dei vostri compagni qualora si trovino vicino a voi.
Andando avanti nel gioco accederete ad ulteriori tipologie di mosse, come l’Attacco Zenkai e l’Ultra-Fusione. Devo dire che il primo funge da ottimo apripista, soprattutto quando volete ottenere maggiori punti combo in poco tempo, mentre il secondo è una tipologia di fusione che unisce tutti e cinque i membri della squadra per infliggere moltissimi danni, in una finestra di tempo molto ristretta. Dato che stiamo parlando del sistema di fusioni, sappiate che il gioco ne propone tantissime particolari e divertenti, completamente estranee a quelle conosciute tra manga ed anime, che sicuramente impressioneranno la maggior parte dei fan con incroci del tutto fuori di testa. D’altronde, parliamo di un roster di ben 1000 personaggi giocabili, pertanto sicuramente troverete molte cose da fare!
Alla fine di ogni combattimento, inoltre, avrete la possibilità di imparare nuove mosse prese dal roster esistente, che potranno essere insegnate soltanto a particolari personaggi con particolari caratteristiche. Anche in questo caso possiamo parlare di una buonissima quantità di elementi, che però non riescono a mettere in secondo piano la ripetitività di ogni scontro.
Chi è il più Forte dell’Universo?
Tecnicamente il gioco è in linea con la maggior parte dei titoli visti sul 3DS e, anche se per la nostra prova abbiamo usato il 2DS, bisogna ammettere che gli scenari sono decisamente dettagliati, come anche i personaggi. Peccato però per la realizzazione dei combattimenti, terribilmente penalizzata da una serie di animazioni identiche tra loro, seguite a ruota libera dal combat system abbastanza ripetitivo. Le nostre sessioni di gioco si sono dovute interrompere più volte nel corso della nostra prova, soprattutto quando ci siamo trovati a dover collezionare più tipologie di energia per aprire le zone richieste dalle missioni.
Il mondo di gioco viene suddiviso in zone prese a menadito dall’ambientazione principale di Dragon Ball, e sono esplorabili solo mediante il volo, possibile premendo la combinazione del grilletto R insieme a B. L’unica indicazione riguarda il salvataggio, che sarà possibile fare solo dagli hub principali presenti in ogni mappa.
Certamente la suddivisione tra missioni principali e secondarie aiuta e va comunque sottolineato che, a conti fatti, il gioco è anche particolarmente appetibile per un pubblico più giovane. Data la sua semplicità di approccio, ed il tutorial estremamente chiaro nella sua spiegazione, anche i piccoli non avranno difficoltà a decidere chi sarà il guerriero più forte. E' possibile comunque disputare degli scontri multigiocatore, suddivisi nelle classiche modalità online e locale.
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Redazione