Dragon Ball Raging Blast

Dragon Ball Raging Blast
Pochi fenomeni mediatici hanno avuto negli anni lo stesso successo della più famosa tra le serie di Akira Toriyama: le avventure di Goku e compagni hanno avuto infatti origine ben 25 anni fa, e abbracciano ormai due generazioni di appassionati. Ancora una volta, pertanto, ci troviamo a esaminare l'ennesimo titolo sulla saga, questo Raging Blast che ha il non semplice compito di risollevare le sorti di un Burst Limit non pienamente soddisfacente. Di base, come di consueto, il gioco si presenta come un picchiaduro 3D di stampo molto arcade: il personaggio selezionato é inquadrato in terza persona, con la telecamera che tende a puntare automaticamente verso l'avversario: questo perché vi troverete altrettanto spesso ad azzuffarvi in mischie furibonde e a spararvi contro onde energetiche da centinaia di metri di distanza.

Potevamo aprire senza un'immagine dell'indiscusso protagonista della saga?
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Ottenere le Dragonball non sarà un'impresa semplice
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Sbattere un avversario contro il muro ci darà modo di abusare del suo corpo indifeso
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Per quanto il movimento sia gestito essenzialmente tramite l'analogico sinistro, sarà bene imparare immediatamente a padroneggiare il tasto dello scatto, il quale ci permetterà di muoverci ad altissima velocità, ed anche di lanciarci automaticamente contro il nemico; non ultimo, il comando ci permetterà di effettuare traiettorie curve per cercare di prendere di spalle il nemico. I tasti di attacco sono di base due: l'attacco fisico e il colpo dell'Aura (utilizzato anche per l'attacco a distanza): questi potranno essere combinati per dare origine a sequenze di attacchi, oppure mantenuti premuti per avere colpi caricati.

Altri due comandi permettono di salire e scendere di quota (trattandosi di Dragonball, tutti i personaggi sono in grado di volare), ovviamente combinabili col succitato scatto. La parata é assegnata anch'essa ad uno specifico tasto, ma la pressione semplice permetterà di contrastare esclusivamente gli attacchi basilari: per evitare le mosse speciali, le prese e le tecniche energetiche sarà necessaria una pressione coordinata... oppure una fuga strategica. Per le mosse speciali avremo ancora un tasto specifico, mentre per le “super mosse” sfrutteremo l'analogico destro: ad ogni direzione ne corrisponderà una, configurabile tramite l'apposito menù.



L'ultimo comando serve per effettuare il Tag in caso di battaglie a squadre oppure per operare la trasformazione di quei personaggi che ne sono capaci (ad esempio i Saiyan). A complemento di questo sistema abbiamo l'occasionale utilizzo di hotkeys e movimenti sincopati dell'analogico in determinate situazioni, quali il contrasto in piena velocità o l'impatto tra due onde energetiche. É abbastanza interessante la possibilità di “intercettare” un Tag agendo col giusto tempismo e pertanto infliggere danni al nuovo arrivato prima ancora che metta piede sul campo.

Il gioco gestisce due indicatori: quello della vita é raffigurato da una barra verde a semicerchio intorno all'icona del personaggio e da alcuni pallini: ciascun pallino indica un'ulteriore barra, e quando questi terminano (e siamo pertanto con l'ultimo “pacchetto” di energia) il portrait comincerà a lampeggiare di rosso. La seconda barra, che andrà a occupare il restante semicerchio, é quella dell'Aura, ossia il “carburante” per le mosse speciali: potrà essere ricaricata con gli attacchi normali o con la meditazione, ma solo quando portata al massimo (ossia riempita prima di giallo e poi d'azzurro) permetterà di eseguire le tecniche più potenti.

La principale modalità per il giocatore singolo é quella che ricalca le vicende raccontante nell'Anime, anche se la selezione é limitata essenzialmente alla serie Z (dall'invasione dei Saiyan alla sconfitta di Majin-Bu) più un paio di OAV (le storia di Bardack e del Super Saiyan Leggendario). Ogni capitolo della vicenda é diviso in una serie di scontri, alcuni immediatamente disponibili, altri da sbloccare volta per volta superando i precedenti o acquistandoli spendendo le apposite stelle in un negozio. Altri mini-capitoli costituiti da un singolo scontro sono raccolti nelle “trame alternative”.

Sappiamo già come finirà questo scontro... cionondimeno non sarà facile superarlo
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Questa si che é una dodonpa!
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Gli scontri impossibili saranno nella norma: Bardack contro Crilin
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Dragon Ball Raging Blast
7

Voto

Redazione

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Dragon Ball Raging Blast

Dragon Ball Raging Blast piace, diverte, a tratti stupisce, ma non convince ancora appieno. La realizzazione grafica é oramai ad un passo dall'anime vero e proprio, ma risente di un sistema di telecamere che, pur di tenere l'avversario sempre al centro dell'inquadratura, sacrificano la visibilità del nostro personaggio. Inoltre, il pur nutrito rooster risente ancora di molte assenze, soprattutto a causa della cronistoria scelta. Discreto, ma niente di più.