Dragon Ball: Revenge of King Piccolo
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Dopo aver deliziato i palati degli amanti di Dragon Ball con due picchiaduro davvero validi, Goku e compagni ritornano sul Wii (questa volta in via esclusiva) con Dragon Ball: Revenge of King Piccolo. Il nuovo titolo Namco/Bandai abbandona però la strada del classico beat'em up per offrirci invece un gioco di azione, incentrato principalmente sui combattimenti, ma anche infarcito di fasi platform e di esplorazione.
Gli eventi che faranno da cornice a questa avventura non sono certo inediti ma sarà un piacere soprattutto per i fan della saga rivivere la ricerca di Goku della sfera a quattro stelle (ricordo di suo nonno), per la quale dovrà prima scontrarsi contro il temibile esercito dei Red Ribbon, e poi contro il grande mago Piccolo. Similmente a Klonoa (anche esso produzione Namco/Bandai) anche Revenge of King Piccolo si sviluppa in una sorta di due dimensioni e mezzo, dove in realtà la possibilità di muoversi in profondità c'é ma in maniera piuttosto limitata. Questa soluzione é stata probabilmente dettata sia da ragioni stilistiche per replicare con maggiore efficacia il tratto dell'anime, e sia per semplificare i combattimenti.
Questi ultimi sono il fulcro della giocabilità del gioco, passeremo la maggior parte del tempo a scontrarci contro personaggi di varie fattezze (animali antropomorfi, ninja, scheletri, robot ecc) in scontri che ci vedranno quasi sempre in inferiorità numerica. Nonostante questo handicap a nostro svantaggio, non ci saranno quasi mai reali situazioni di pericolo; sarà davvero raro essere attaccati in contemporanea da più direzioni e soprattutto basteranno quasi sempre pochi colpi ben assestati per poter fare piazza pulita e procedere così nello stage.
Il discorso cambia leggermente per i boss, piuttosto frequenti, spesso caratterizzati da una mole impressionante ed un po' più ostici rispetto ai comuni nemici. Fondamentalmente però il titolo rimane piuttosto semplice (in maniera correlata al principale target di riferimento), soprattutto per via di check point, invisibili ma diffusamente presenti lungo gli stage. Semplicità che si ritrova anche nel sistema di controllo ma che in questo frangente non suona come una pecca; certo il repertorio delle mosse di Goku non é dei più ampi (eufemisticamente parlando), però risulta divertente ed appagante riuscire a realizzare le combo (condite quando possibile anche da un bel Kamehameha) o cimentarsi in qualche scontro volante. Il Wii Remote in tal senso é utilizzato come un joypad classico, dove l'uso degli accelerometri é limitato a pochissimi frangenti.
Il titolo si poggia principalmente sulle situazioni tipo dei picchiaduro a scorrimento con l'aggiunta di qualche sezione platform e qualche altra variazione sul tema. Le fasi platormistiche a dir la verità non brillano per design, ma contribuiscono perlomeno a spezzare il ritmo del gioco, insieme a delle sezioni esplorative che permetteranno nel migliore dei casi di sbloccare qualche interessante extra. A proposito di contenuti aggiuntivi bisogna sottolineare accanto alla presenza della preponderante modalità storia, anche una altra importante opzione che permetterà ai giocatori di cimentarsi in un classico picchiaduro tridimensionale.
Apprezzabile in questo caso la rosa di lottatori selezionabile, mentre il sistema di controllo rimane analogo a quello dell'avventura principale risultando quindi un po' troppo semplicistico e povero soprattutto in correlazione agli odierni standard dei beat'em up. Pur apprezzando notevolmente la scelta dell'utilizzo del cel shading per riprodurre i vari personaggi, altri aspetti del comparto grafico non ci hanno purtroppo convinto del tutto. Soprattutto i fondali appaiono troppo spogli ed essenziali, ancor più in un titolo come questo che si basa su uno scorrimento prevalentemente orizzontale. Buono il sonoro, le musiche sono le stesse dell'anime e risultano decisamente adatte al ritmo incalzante del gioco, il doppiaggio (in inglese) é piuttosto adatto e discretamente tradotto in italiano.
Riprendendo in parte il giudizio relativo a One Piece per Wii, anche in questo caso ci troviamo dinanzi ad un titolo rivolto principalmente gli appassionati della serie, che pur di rivivere in maniera fedele le gesta di Goku (insieme a tanti extra), saranno disposti a chiudere un occhio davanti alle meccaniche di un gioco che nonostante degli indubbi pregi risulta nel complesso poco più che sufficiente.
Gli eventi che faranno da cornice a questa avventura non sono certo inediti ma sarà un piacere soprattutto per i fan della saga rivivere la ricerca di Goku della sfera a quattro stelle (ricordo di suo nonno), per la quale dovrà prima scontrarsi contro il temibile esercito dei Red Ribbon, e poi contro il grande mago Piccolo. Similmente a Klonoa (anche esso produzione Namco/Bandai) anche Revenge of King Piccolo si sviluppa in una sorta di due dimensioni e mezzo, dove in realtà la possibilità di muoversi in profondità c'é ma in maniera piuttosto limitata. Questa soluzione é stata probabilmente dettata sia da ragioni stilistiche per replicare con maggiore efficacia il tratto dell'anime, e sia per semplificare i combattimenti.
Questi ultimi sono il fulcro della giocabilità del gioco, passeremo la maggior parte del tempo a scontrarci contro personaggi di varie fattezze (animali antropomorfi, ninja, scheletri, robot ecc) in scontri che ci vedranno quasi sempre in inferiorità numerica. Nonostante questo handicap a nostro svantaggio, non ci saranno quasi mai reali situazioni di pericolo; sarà davvero raro essere attaccati in contemporanea da più direzioni e soprattutto basteranno quasi sempre pochi colpi ben assestati per poter fare piazza pulita e procedere così nello stage.
Il discorso cambia leggermente per i boss, piuttosto frequenti, spesso caratterizzati da una mole impressionante ed un po' più ostici rispetto ai comuni nemici. Fondamentalmente però il titolo rimane piuttosto semplice (in maniera correlata al principale target di riferimento), soprattutto per via di check point, invisibili ma diffusamente presenti lungo gli stage. Semplicità che si ritrova anche nel sistema di controllo ma che in questo frangente non suona come una pecca; certo il repertorio delle mosse di Goku non é dei più ampi (eufemisticamente parlando), però risulta divertente ed appagante riuscire a realizzare le combo (condite quando possibile anche da un bel Kamehameha) o cimentarsi in qualche scontro volante. Il Wii Remote in tal senso é utilizzato come un joypad classico, dove l'uso degli accelerometri é limitato a pochissimi frangenti.
Il titolo si poggia principalmente sulle situazioni tipo dei picchiaduro a scorrimento con l'aggiunta di qualche sezione platform e qualche altra variazione sul tema. Le fasi platormistiche a dir la verità non brillano per design, ma contribuiscono perlomeno a spezzare il ritmo del gioco, insieme a delle sezioni esplorative che permetteranno nel migliore dei casi di sbloccare qualche interessante extra. A proposito di contenuti aggiuntivi bisogna sottolineare accanto alla presenza della preponderante modalità storia, anche una altra importante opzione che permetterà ai giocatori di cimentarsi in un classico picchiaduro tridimensionale.
Apprezzabile in questo caso la rosa di lottatori selezionabile, mentre il sistema di controllo rimane analogo a quello dell'avventura principale risultando quindi un po' troppo semplicistico e povero soprattutto in correlazione agli odierni standard dei beat'em up. Pur apprezzando notevolmente la scelta dell'utilizzo del cel shading per riprodurre i vari personaggi, altri aspetti del comparto grafico non ci hanno purtroppo convinto del tutto. Soprattutto i fondali appaiono troppo spogli ed essenziali, ancor più in un titolo come questo che si basa su uno scorrimento prevalentemente orizzontale. Buono il sonoro, le musiche sono le stesse dell'anime e risultano decisamente adatte al ritmo incalzante del gioco, il doppiaggio (in inglese) é piuttosto adatto e discretamente tradotto in italiano.
Riprendendo in parte il giudizio relativo a One Piece per Wii, anche in questo caso ci troviamo dinanzi ad un titolo rivolto principalmente gli appassionati della serie, che pur di rivivere in maniera fedele le gesta di Goku (insieme a tanti extra), saranno disposti a chiudere un occhio davanti alle meccaniche di un gioco che nonostante degli indubbi pregi risulta nel complesso poco più che sufficiente.