Dragon Ball Xenoverse

di Tommaso Alisonno
In un ipotetico futuro del Dragon World, Trunks non é l'unico viaggiatore del tempo: agli ordini del Kayoshin del Tempo (una figura veramente simpatica!) fa infatti parte di una vera e propria “Pattuglia Temporale” il cui compito é quello di assicurarsi che i malvagi non saltino di era in era cercando di sovvertire la storia. Di fatto, ci sono due individui ignoti che a quanto pare stanno frantumando la “Pergamena dell'Eternit”. Da che mondo e mondo, i problemi si risolvono a suon di Sfere dei Draghi: una volta evocato Shenrong, Trunks chiede di avere accanto a sé un guerriero che possieda la forza di risolvere il problema. Quel guerriero siete voi.



Dragon Ball Xenoverse é il nuovo titolo ispirato alla saga Anime/Manga creata da Akira Toriyama, un'opera che certamente non ha bisogno di presentazioni: per chi non lo sapesse, racconta la storia di Son Goku e dei suoi amici sempre impegnati in combattimenti a metà strada tra le arti marziali e i più fantasmagorici bombardamenti di energia (sparata a suon di cazzotti). I ragazzi di Dimps hanno deciso di appoggiarsi alla storia della saga Z (quella che va dall'arrivo di Radish sulla Terra fino alla battaglia con Kid Bu, per capirci) e di alcuni OAV ma di mischiare le carte in una serie ininterrotta di “What if” in cui i cattivi, se nessuno ci dovesse mettere una pezza, trionferebbero.

Il primo passo che dovremo compiere in questo universo sarà dunque la creazione del nostro alter-ego; potremo sceglierlo tra cinque razze: Umani, Saiyan, Majin, Namecciani e clan di Freezer (i quali, contrariamente a quanto si pensa, non sono tutti malvagi). Per le prime tre razze sarà possibile scegliere anche il sesso, mentre le altre due sono asessuate: la combinazione razza/sesso e un'opzione scelta rapidamente ci daranno le caratteristiche di base e le prime abilità da battaglia, mentre il resto dell'editor avrà valenza esclusivamente estetica (altezza, stazza, colore dei capelli e cose così). Anche alcune abilità speciali dipenderanno dalla razza: i Saiyan, per esempio, diventano più forti ogni volta che sono rianimati dal KO.



La Vita a Tokitoki City



La vostra base operativa sarà la città di Tokitoki, divisa essenzialmente in tre quartieri: nel primo troverà posto l'altare delle Dragonball (come in tutti i giochi del brand, raccoglietele tutte per ottenere delle sorprese) e l'accesso al santuario del Kaioshin del Tempo, dove sostanzialmente potrete proseguire nella modalità storia o rigiocare gli scenari che la compongono, ordinati in saghe di battaglie successivi. Il secondo quartiere ospiterà i negozi: potrete acquistare abiti e accessori che modifichino il vostro aspetto e le vostre caratteristiche, capsule a uso singolo che vi aiutino in battaglia e addirittura tecniche e mosse speciali da “equipaggiare”.

Il terzo e ultimo quartiere é invece dedicato agli scontri extra-storia, siano esse battaglie contro l'IA o contro altri giocatori – offline o online – in singolo o a squadre di 2 o 3 partecipanti per parte, o vere e proprie missioni parallele. Queste ultime possono riproporre gli scontri della modalità Storia a ruoli invertiti o con altre variazioni, oppure scenari completamente slegati, ma in ogni caso presentano alcune caratteristiche peculiari: la prima é quella di poter essere affrontate con una squadra di tre membri, la seconda di essere spesso organizzate su più aree collegate da portali, la terza di nascondere alcuni oggetti collezionabili da individuare con l'apposito Scouter.



In Battaglia!



Come ogni picchiaduro che si rispetti, quanto detto finora funge naturalmente da sovrastruttura al gioco vero e proprio, ossia gli scontri. In maniera simile a quanto realizzato più volte nei vari Budokai, anche DBX offre una grafica 3D con movimento multi-direzionale legato all'analogico sinistro coadiuvato da un tasto per il salto/ascensione e uno per la discesa, più il comando per lo sprint. L'inquadratura può essere libera oppure fissata su un nemico: nel primo caso viene regolata tramite l'analogico destro, mentre nel secondo questo permette di passare da un bersaglio all'altro.

Il giocatore avrà a disposizione tre tasti d'attacco, rispettivamente veloce, potente e “dell'aura”, cioé a distanza; va da sé che le varie combinazioni di questi in connubio con lo scatto e l'analogico daranno origine alle possibili sequenze di attacco. Per difendersi, i giocatore potrà utilizzare il tasto della parata, che se utilizzato col giusto tempismo permette anche di respingere l'aggressore, o la “schivata istantanea” (tasto del salto) che permette di spostarsi alle sue spalle.

Entrambe queste soluzioni, così come l'utilizzo dello scatto, andranno a consumare la barra del Vigore, la quale si ricaricherà col tempo ma se esaurita impedirà tutte queste possibilità. Sopra di questa trova posto la barra dell'Aura, che invece si riempie attaccando l'avversario e permette di eseguire le mosse speciali: queste variano da personaggio a personaggio (per il vostro alter-ego potrete impostarle a piacere a Tokitoki City) ma sono sempre eseguite con una combinazione di tasto laterale più uno dei quattro frontali. Premendo entrambi i laterali, invece, si selezionano le Super-mosse, le quali però richiedono di norma 3 sezioni della barra Aura per essere attivate. Chiudono la parata l'utilizzo degli item e l'attivazione dello scouter.