Dragon Ball Z Budokai 3
di
Un continuo giramento di Stick
Sia che si tratti della modalità Dragon Universe, del Torneo Mondiale o più semplicemente della modalità Allenamento, l'ultima fatica dei Dimps non poteva che vertere sulla spettacolarizzazione degli scontri. In tal senso il team di sviluppo ha dato il meglio di se, introducendo alcune interessanti "variazioni al tema" capaci di rendere Budokai III unico nel suo genere. Pur mantenendo inalterato l'impianto di gioco principale, che prevede la selezione di un limitato numero d'abilità (sia di attacco che di difesa) prima di ciascun incontro, i Dimps hanno di fatto reso il gioco molto più vario grazie all'introduzione della schivata, che in talune occasioni potrà essere utilizzata anche per l'esecuzione di letali contromosse con tanto di tele trasporto del personaggio, ma soprattutto all'innovativo sistema di combo.
A seconda del livello di aura accumulato, visualizzabile attraverso l' indicatore posto sopra la barra della vita, e previa una determinata combinazione di tasti, identica per tutti i personaggi, sarà infatti possibile eseguire una combinazione di colpi attuabili in tre differenti fasi. Durante ciascuna fase, evidenziata tramite una sorta di timer posto nella parte inferiore dello schermo, sia colui che attacca che colui che difende (sia esso un amico o la CPU), dovrà semplicemente premere uno fra i quattro tasti di azione principale (che non potrà essere premuto una seconda volta), scelta che sarà successivamente evidenziata sullo schermo. In caso di diacronia della selezione, l'esecuzione della combo proseguirà alla fase successiva, viceversa terminerà con una parata dell'avversario. Raggiunta la massima potenza di aura sarà inoltre possibile lanciare l'attacco più potente di cui si dispone, che porterà in taluni casi allo sconvolgimento dell'ambiente circostante e naturalmente alla prematura "dipartita" del nostro avversario. Sulla falsa riga dei giochi d'altri tempi ed in determinate situazioni in game, come in occasione della contemporaneità degli attacchi o delle esecuzioni i alcuni attacchi speciali, sarà invece la nostra rapidità nell'effettuare rotazioni con lo stick analogico a determinare la predominanza sull'avversario. Interessante segnalare infine l'introduzione d'alcune features "di contorno" come la maggiore interattività con gli elementi dello sfondo che daranno vita anche ad alcuni simpatici "siparietti".
416
Dal punto di vista tecnico
Pur non presentando particolari novità di rilievo, Dragon Ball Z Budokai III fonda ancora una volta le proprie radici su un comparto tecnico sicuramente all'altezza della situazione. Il nuovo lavoro dei Dimps ci propone, ancora una volta, personaggi pressoché identici alla loro controparte di cellulosa, realizzati tramite la tecnica del cel shading. Il tempo intercorso tra il precedente episodio e questo nuovo capitolo ha inoltre permesso al team di sviluppo di "affinare la tecnica", elemento che si traduce in disegni molto più marcati e definiti rispetto allo standard a cui eravamo abituati. In senso positivo si segnala la presenza di nuove animazioni per ciascun personaggio mentre, in senso negativo, si evidenzia la sporadica comparsa di muri "invisibili" che delimitano l'arena di combattimento . L'unico vero neo del gioco è però rappresentato dalla mancanza di varietà delle vaste locazioni di gioco anche se, ad onor del vero, ripropongono alla perfezione il medesimo background ammirato nell'opera di Toriyama. Per gli amanti dell'anime è inoltre importante segnalare che il lavoro di traduzione è stato limitato esclusivamente alla parte relativa ai testi in game, lasciando inalterato tutto il comparto audio localizzato come sempre in lingua inglese
819
Tirando le somme
Il connubio sempre più crescente fra anime e videogames si traduce in fenomeni mediatici di cui la serie di Budokai è senza dubbio il maggiore esponente. Fra le ultime produzioni legate al mondo del Drago, Dragon Ball Z Budokai III rappresenta con ogni probabilità l'esperimento più riuscito, un'opera in grado di riproporre in formato digitale la vera essenza dell'anime creato da Toriyama.
Sia che si tratti della modalità Dragon Universe, del Torneo Mondiale o più semplicemente della modalità Allenamento, l'ultima fatica dei Dimps non poteva che vertere sulla spettacolarizzazione degli scontri. In tal senso il team di sviluppo ha dato il meglio di se, introducendo alcune interessanti "variazioni al tema" capaci di rendere Budokai III unico nel suo genere. Pur mantenendo inalterato l'impianto di gioco principale, che prevede la selezione di un limitato numero d'abilità (sia di attacco che di difesa) prima di ciascun incontro, i Dimps hanno di fatto reso il gioco molto più vario grazie all'introduzione della schivata, che in talune occasioni potrà essere utilizzata anche per l'esecuzione di letali contromosse con tanto di tele trasporto del personaggio, ma soprattutto all'innovativo sistema di combo.
A seconda del livello di aura accumulato, visualizzabile attraverso l' indicatore posto sopra la barra della vita, e previa una determinata combinazione di tasti, identica per tutti i personaggi, sarà infatti possibile eseguire una combinazione di colpi attuabili in tre differenti fasi. Durante ciascuna fase, evidenziata tramite una sorta di timer posto nella parte inferiore dello schermo, sia colui che attacca che colui che difende (sia esso un amico o la CPU), dovrà semplicemente premere uno fra i quattro tasti di azione principale (che non potrà essere premuto una seconda volta), scelta che sarà successivamente evidenziata sullo schermo. In caso di diacronia della selezione, l'esecuzione della combo proseguirà alla fase successiva, viceversa terminerà con una parata dell'avversario. Raggiunta la massima potenza di aura sarà inoltre possibile lanciare l'attacco più potente di cui si dispone, che porterà in taluni casi allo sconvolgimento dell'ambiente circostante e naturalmente alla prematura "dipartita" del nostro avversario. Sulla falsa riga dei giochi d'altri tempi ed in determinate situazioni in game, come in occasione della contemporaneità degli attacchi o delle esecuzioni i alcuni attacchi speciali, sarà invece la nostra rapidità nell'effettuare rotazioni con lo stick analogico a determinare la predominanza sull'avversario. Interessante segnalare infine l'introduzione d'alcune features "di contorno" come la maggiore interattività con gli elementi dello sfondo che daranno vita anche ad alcuni simpatici "siparietti".
Dal punto di vista tecnico
Pur non presentando particolari novità di rilievo, Dragon Ball Z Budokai III fonda ancora una volta le proprie radici su un comparto tecnico sicuramente all'altezza della situazione. Il nuovo lavoro dei Dimps ci propone, ancora una volta, personaggi pressoché identici alla loro controparte di cellulosa, realizzati tramite la tecnica del cel shading. Il tempo intercorso tra il precedente episodio e questo nuovo capitolo ha inoltre permesso al team di sviluppo di "affinare la tecnica", elemento che si traduce in disegni molto più marcati e definiti rispetto allo standard a cui eravamo abituati. In senso positivo si segnala la presenza di nuove animazioni per ciascun personaggio mentre, in senso negativo, si evidenzia la sporadica comparsa di muri "invisibili" che delimitano l'arena di combattimento . L'unico vero neo del gioco è però rappresentato dalla mancanza di varietà delle vaste locazioni di gioco anche se, ad onor del vero, ripropongono alla perfezione il medesimo background ammirato nell'opera di Toriyama. Per gli amanti dell'anime è inoltre importante segnalare che il lavoro di traduzione è stato limitato esclusivamente alla parte relativa ai testi in game, lasciando inalterato tutto il comparto audio localizzato come sempre in lingua inglese
Tirando le somme
Il connubio sempre più crescente fra anime e videogames si traduce in fenomeni mediatici di cui la serie di Budokai è senza dubbio il maggiore esponente. Fra le ultime produzioni legate al mondo del Drago, Dragon Ball Z Budokai III rappresenta con ogni probabilità l'esperimento più riuscito, un'opera in grado di riproporre in formato digitale la vera essenza dell'anime creato da Toriyama.