Dragon Ball Z: Shin Budokai 2

Dragon Ball Z Shin Budokai 2
Dopo aver riproposto in chiave ludica ogni evento, ogni singola situazione dell'anime e dei numerosi OAV annessi, in casa Atari devono aver pensato che fosse giunto il momento di dare una bella rinfrescata ad una serie che nonostante il nutrito seguito di aficionados, vanta comunque oltre ventitrè anni di onorata carriera. Il risultato prende il nome, o forse sarebbe meglio dire il suffisso, di Shin Budokai 2, seguito per PSP di quel Dragon Ball Z uscito esattamente un anno orsono.


Un futuro alternativo
Il plot narrativo alla base della modalità principale denominata non a caso "un'altra strada", sfrutta a dovere il paradosso temporale venutosi a creare nella saga di Cell con l'arrivo dal futuro del figlio di Bulma e Vegeta, Trunks. In questa occasione, e contrariamente a quanto già visto nell'anime, dopo esser tornato indietro nel tempo ed aver salvato Goku da una grave quanto rarissima malattia (e messo così fine a quella tragica catena di eventi che avrebbero trasformato il mondo in un immenso quanto desolato campo di battaglia), il nostro protagonista sarà di fatto costretto a far fronte ad una nuova quanto imprevista minaccia causata dalla comparsa nel futuro di Majin Boo, Darbula e dei fantocci del mago Babidi, creati ad immagine e somiglianza dei più forti combattimenti dell'universo. Per far fronte ad una situazione a dir poco disperata, il giovane Sayan dovrà dunque viaggiare ancora una volta indietro nel tempo e chiedere nuovamente l'aiuto di Goku e di tutti i personaggi "positivi" della serie.

Un po' picchiaduro, un po' strategico, un po' RPG
Se da un lato la scelta di affidarsi nuovamente- ad una struttura di gioco votata per lo più al combattimento vero e proprio, ha permesso al team di sviluppo di mantenere fede al medesimo canovaccio che ha reso celebre la serie, dall'altro un sistema di spostamenti del tutto simile a quello già visto in Buokai Tenkaichi per Playstation 2 (con il protagonista che avrà facoltà sia di "volare" sull'intera mappa di gioco che di scegliere lo scontro più consono al proprio livello di combattimento) ha garantito agli stessi sviluppatori la possibilità di introdurre per la prima volta elementi riconducibili agli strategici più elementari. All'atto pratico, ciò significa che in determinate situazioni di gioco sarà indispensabile per esempio proteggere una città dall'attacco di un nemico, mentre in altre circostanze saremo costretti ad ignorare l'obbiettivo di missione, al fine di ottenere i fagioli magici -Sentzu- necessari per far recuperare parte dell'energia vitale a noi stessi o ad uno dei nostri compagni d'arme.


Non è possibile comunque non notare che a fronte di un'idea più che apprezzabile non corrisponda una realizzazione sul campo altrettanto valida, questo a causa soprattutto della presenza di troppi tempi morti, determinati sia dai tempi di caricamento a dir poco biblici, che dai frequenti quanto noiosi dialoghi pre-battaglia. Passare il tempo ad attendere il termine dei "soliti teatrini", o peggio ancora quello del caricamento del gioco per poi affrontare uno scontro di appena 30 secondi, potrebbe in sostanza avere come sgradita conseguenza quella di urtare la suscettibilità anche della persona più paziente, specie considerando l'eccessiva ripetitività di alcuni combattimenti (Trunks dovrà per esempio affrontare Darbula non meno di una decina di volte), che non possono essere giustificati in alcun modo con la necessità di migliorare le caratteristiche del proprio alterego virtuale.
Fortunatamente, Dragon Ball Z Shin Budokai eccelle ancora una volta sul piano del combattimento vero e proprio. In questo caso il team di sviluppo ha infatti evitato di stravolgere una struttura di gioco di per se già vincente, limitandosi a limare ove possibile i problemi determinati da un sistema di inquadrature non sempre reattivo e migliorando ulteriormente la velocità dell'azione durante gli scontri a brevissima distanza. Se si eccettua la presenza di scenari non propriamente all'altezza della situazione sotto il profilo della varietà, il gioco consente di fatto di vivere in prima persona gli stessi epici scontri ammirati nell'anime, con i personaggi capaci tramite semplici combinazioni di tasti di effettuare combo sensazionali, schivate e soprattutto di accumulare l'aura necessaria sia per lanciare i colpi più letali che soprattutto per dar vita alle celebri trasformazioni viste in TV.

Tecnicamente parlando
Dal punto di vista tecnico Dragon Ball Z Shin Budokai 2 conferma le medesime buone sensazioni del prequel, offrendo nello specifico animazioni fluide e veloci, personaggi ben definiti e particolarmente ricchi sotto l'aspetto poligonale, effetti di luce e varietà cromatica più che apprezzabile e soprattutto un motore grafico decisamente solido e capace di gestire anche le situazioni più concitate senza apparente fatica. Buon anche l'adattamento del gioco al sistema di controllo della PSP così come il comparto audio, nonostante la decisione di affidarsi ancora una volta al parlato in lingua madre inglese opportunamente sottotitolato in italiano . Volendo invece cercare il pelo nell'uovo stupisce in senso negativo la presenza di una modalità multiplayer fruibile unicamente tramite connessione ad hoc, decisione questa che a nostro giudizio appare quanto meno anacronistica, specie considerando l'ottimo supporto ondine offerto dalla PSP.


In sintesi
Nonostante gli sforzi, Dragon Ball Z Shin Budokai 2 non ripete la buona prestazione del suo predecessore, risultando meno convincente nonostante la presenza di un'inedita modalità di gioco inserita con il preciso scopo di variare un azione di gioco di per se piuttosto lineare e scontata. Ciò che sarebbe dovuta essere la più importante novità di rilievo rappresenta infatti il vero punto debole di questo gioco, minata com'è da tempi di caricamento a dir poco eccessivi e da combattimenti fin troppo ripetitivi. Sicuramente meglio se utilizzato in modalità arcade o multiplayer (in questo caso lascia perplessi la scelta di non affidarsi ad una qualsivoglia opzione online), anche se va detto che tali opzioni ricalcano in tutto e per tutto quanto già visto nel primo Shin Budokai, reperibile fra l'altro ad un prezzo decisamente più competitivo.
Dragon Ball Z: Shin Budokai 2
6

Voto

Redazione

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Dragon Ball Z: Shin Budokai 2

Nonostante gli sforzi, Dragon Ball Z Shin Budokai 2 non ripete la buona prestazione del suo predecessore, risultando meno convincente nonostante la presenza di un'inedita modalità di gioco inserita con il preciso scopo di variare un azione di gioco di per se piuttosto lineare e scontata. Ciò che sarebbe dovuta essere la più importante novità di rilievo rappresenta infatti il vero punto debole di questo gioco, minata com'è da tempi di caricamento a dir poco eccessivi e da combattimenti fin troppo ripetitivi. Sicuramente meglio se utilizzato in modalità arcade o multiplayer (in questo caso lascia perplessi la scelta di non affidarsi ad una qualsivoglia opzione online), anche se va detto che tali opzioni ricalcano in tutto e per tutto quanto già visto nel primo Shin Budokai, reperibile fra l'altro ad un prezzo decisamente più competitivo.

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