Dragon Ball Z Ultimate Tenkaichi
Correva l'anno 1984 quando il settimanale nipponico Shonen Jump pubblicava il primo capitolo di oDragon Ball, l'opera omnia di Akira Toriyama destinata a diventare una delle colonne portanti del panorama manga degli ultimi trent'anni. Un fenomeno capace fra l'altro di autoalimentarsi negli anni nonostante quasi sedici anni di silenzio assoluto (tralasciando le numerosissime ristampe l'opera si é di fatto ufficialmente conclusa nel 1995 con il 152 ed ultimo capitolo), e questo grazie soprattutto all'enorme cassa di risonanza ed al relativo indotto (basti pensare che Licensing Italia ha stimato il fatturato del brand nel nostro paese in circa 180 milioni di euro) determinato dalle continue ristampe, dalla televisione, dal merchandising, dall'home video ed, ovviamente, dai videogames.Ed é proprio di quest'ultimo aspetto che andremo ad occuparci ancora una volta, grazie al debutto del nuovo gioco nato dalla collaborazione di Namco Bandai e lo stesso team -Spike- autore sia dei vecchi Tenkaichi per Playstation 2 che dei più attuali Raging Blast per Xbox 360 e Playstation 3.
Tra il vecchio ed il nuovo
Dopo aver battuto strade più o meno alternative, il team Spike ha ben veduto di dare finalmente ascolto agli appassionati della serie, ed optare per un'impostazione del tutto simile a quella utilizzata con successo nella serie Budokai Tenkaichi. Eccezion fatta per alcune licenze narrative (vedi il prologo nei panni di Bardack) e per la presenza di alcuni dei protagonisti dello spin off GT e dei numerosi OAV pubblicati nel corso degli anni, anche in questa occasione la modalità principale sul fronte single player resta infatti l'opzione soprannominata Storia, che consente di ripercorrere l'intera avventura della saga “Z” nei panni di ciascuno dei personaggi cardine della serie, scelti volta per volta dalla CPU secondo un criterio di selezione legato a doppio filo con l'evoluzione stessa della trama.
Esattamente come capitava nella serie Tenkaichi per Playstation 2, grazie ad un sistema di gioco a metà strada fra un classico picchiaduro ed un RPG piuttosto elementare, anche in questa occasione al giocatore non é unicamente richiesto di incidere sull'esito di ogni singolo scontro, ma anche di gestire una fase free roaming deputata alla ricerca delle sette sfere del drago (necessarie per evocare il Drago Shenron), utili sia per sbloccare gran parte dei bonus secondari (abiti, informazioni aggiuntive) offerti dal gioco, che soprattutto per attivare le tecniche di combattimento necessarie per proseguire lungo i quindici capitoli nella quale é suddivisa lamodalità.
Per gli amanti delle novità assolute é altresì presente l'inedita Modalità Eroe, in grado di espandere ulteriormente l'aspetto RPG offerto dal gioco. In questa occasione é, infatti, offerta l'opportunità di creare il proprio PG ideale partendo praticamente da zero (l'editor a corredo consentirà di miscelare gran parte delle caratteristiche dei personaggi inseriti nel gioco), e di guidarlo lungo un nuovo percorso che lo vedrà catapultato in una dimensione parallela priva di vincoli narrativi di sorta. In questo caso, dalla vostra capacità di recuperare bonus e soprattutto di uscire vittoriosi da ogni singolo combattimento dipenderà di fatto anche la riuscita stessa dell'avventura, visto che solo attraverso questi fattori sarà poi possibile accumulare i punti esperienza necessari per attivare il “processo di evoluzione” del personaggio sotto il proprio controllo.
Per gli amanti delle modalità mordi e fuggi, non mancheranno, comunque, come da prassi le classiche opzioni di gioco quali Battaglie singole (1 Vs 1 o 5 Vs 5 in Tag Team) e Torneo Tenkaichi fino a sedici lottatori, mentre per quanti apprezzino la componente online, sarà altresì possibile cimentarsi con una modalità Online, fruibile come sempre tramite il servizio Xbox Live (Xbox 360) e PSN (Playstation 3).
Tra morra cinese e QTE é un giramento continuo di sfere ... del drago
Il team Spike lo aveva detto: “aspettatevi un gioco dal gameplay innovativo, capace di proporre la medesima furia dei combattimenti visti nell'anime” .
Effettivamente sotto questo punto di vista Dragon Ball Ultimate Tenkaichi ha il merito di proporre un sistema di gioco dal sicuro impatto visivo, capace di immergere il giocatore nelle splendide atmosfere cariche di tensione dell'opera di Toriyama. Sistema di inquadrature, velocità dell'azione, effetti speciali post attivazioni tecniche di combattimento avanzate, tutto sembra essere misurato al millimetro.
Peccato che tanta qualità risulti praticamente superflua se accoppiata ad un combat system a dir poco deludente, capace di alternare esclusivamente sessioni di Quick Time Event al classico gioco “Carta, Forbici, Sasso” della morra cinese. Relativamente alla fase di combattimento, il sistema di controllo risulta essere a dir poco semplificato. Con i quattro principali tasti di azione é possibile gestire il colpo classico, il colpo potente (necessario per rompere la guardia dell'avversario) , la schivata e lo scatto. I due bumper principali sono invece adibiti alla gestione dell'ascesa e della discesa in volo, mentre alla sezione verticale del controllo a crocetta é affidato il compito di gestire sia la carica dell'aura che l'esplosione della stessa. Il resto del combattimento é invece gestito arbitrariamente dalla CPU, che in funzione della distanza dall'avversario, dell'aura posseduta, della salute, e del tasto d'azione (colpo classico o potente) premuto, provvederà ad attivare i colpi dirompenti (lunga distanza) via morra cinese o viceversa le combinazioni ravvicinate in Quick Time Event.
Scordatevi dunque combinazioni impossibili da ricordare o sequenze di tasti da mandare a memoria attraverso lunghe sessioni di gioco. In Dragon Ball Ultimate Tenkaichi, per avere la meglio sull'avversario di turno occorrerà esclusivamente avere una buona dose di fortuna (leggasi azzeccare la scelta nel momento in cui vi verrà chiesto di premere uno dei due pulsanti di azione), tempismo nelle fasi QTE e nulla di più. Il resto si ridurrà a godere dell'incredibile spettacolo che i due lottatori coinvolti nello scontro saranno in grado di mettere in atto, esattamente come capiterebbe stando di fronte ad un anime appena interattivo.
Una gioia per gli occhi
Tecnicamente parlando, l'opera del team Spike é praticamente ineccepibile. La scelta di affidarsi alla tecnica del cel shading ben si sposa con un gioco ispirato ad un manga di successo come Dragon Ball, così come l'idea di intermezzare alcune fasi di gioco con clip estratte direttamente dall'anime. La caratterizzazione dei personaggi é a dir poco strabiliante, mentre gli effetti speciali utilizzati per tutte le extra mosse disponibili nel gioco hanno il merito di elevare notevolmente il tasso spettacolare dell'intera opera. Volendo trovare una pecca, stupisce in senso negativo l'evidente “effetto montaggio” riscontrabile in alcune specifiche situazioni di gioco (impossibile non notare come gli evidentissimi solchi lasciati nel terreno da una super mossa tendano a sparire nel giro di pochi istanti), mentre al contrario più che apprezzabile sia la scelta di utilizzare l'intro originale della serie come sigla del gioco (Cha la head cha la) che quella di inserire il doppio audio inglese/ giapponese, una chicca per quanti apprezzino i dialoghi e le voci degli artisti originali. Come detto il problema più grosso di questo Ultimate Tenkaichi risiede principalmente nel sistema di gioco, troppo elementare ed incapace, a nostro modo di vedere, di offrire un livello di sfida degno di questo nome.
Tra il vecchio ed il nuovo
Dopo aver battuto strade più o meno alternative, il team Spike ha ben veduto di dare finalmente ascolto agli appassionati della serie, ed optare per un'impostazione del tutto simile a quella utilizzata con successo nella serie Budokai Tenkaichi. Eccezion fatta per alcune licenze narrative (vedi il prologo nei panni di Bardack) e per la presenza di alcuni dei protagonisti dello spin off GT e dei numerosi OAV pubblicati nel corso degli anni, anche in questa occasione la modalità principale sul fronte single player resta infatti l'opzione soprannominata Storia, che consente di ripercorrere l'intera avventura della saga “Z” nei panni di ciascuno dei personaggi cardine della serie, scelti volta per volta dalla CPU secondo un criterio di selezione legato a doppio filo con l'evoluzione stessa della trama.
Esattamente come capitava nella serie Tenkaichi per Playstation 2, grazie ad un sistema di gioco a metà strada fra un classico picchiaduro ed un RPG piuttosto elementare, anche in questa occasione al giocatore non é unicamente richiesto di incidere sull'esito di ogni singolo scontro, ma anche di gestire una fase free roaming deputata alla ricerca delle sette sfere del drago (necessarie per evocare il Drago Shenron), utili sia per sbloccare gran parte dei bonus secondari (abiti, informazioni aggiuntive) offerti dal gioco, che soprattutto per attivare le tecniche di combattimento necessarie per proseguire lungo i quindici capitoli nella quale é suddivisa lamodalità.
Per gli amanti delle novità assolute é altresì presente l'inedita Modalità Eroe, in grado di espandere ulteriormente l'aspetto RPG offerto dal gioco. In questa occasione é, infatti, offerta l'opportunità di creare il proprio PG ideale partendo praticamente da zero (l'editor a corredo consentirà di miscelare gran parte delle caratteristiche dei personaggi inseriti nel gioco), e di guidarlo lungo un nuovo percorso che lo vedrà catapultato in una dimensione parallela priva di vincoli narrativi di sorta. In questo caso, dalla vostra capacità di recuperare bonus e soprattutto di uscire vittoriosi da ogni singolo combattimento dipenderà di fatto anche la riuscita stessa dell'avventura, visto che solo attraverso questi fattori sarà poi possibile accumulare i punti esperienza necessari per attivare il “processo di evoluzione” del personaggio sotto il proprio controllo.
Per gli amanti delle modalità mordi e fuggi, non mancheranno, comunque, come da prassi le classiche opzioni di gioco quali Battaglie singole (1 Vs 1 o 5 Vs 5 in Tag Team) e Torneo Tenkaichi fino a sedici lottatori, mentre per quanti apprezzino la componente online, sarà altresì possibile cimentarsi con una modalità Online, fruibile come sempre tramite il servizio Xbox Live (Xbox 360) e PSN (Playstation 3).
Tra morra cinese e QTE é un giramento continuo di sfere ... del drago
Il team Spike lo aveva detto: “aspettatevi un gioco dal gameplay innovativo, capace di proporre la medesima furia dei combattimenti visti nell'anime” .
Effettivamente sotto questo punto di vista Dragon Ball Ultimate Tenkaichi ha il merito di proporre un sistema di gioco dal sicuro impatto visivo, capace di immergere il giocatore nelle splendide atmosfere cariche di tensione dell'opera di Toriyama. Sistema di inquadrature, velocità dell'azione, effetti speciali post attivazioni tecniche di combattimento avanzate, tutto sembra essere misurato al millimetro.
Peccato che tanta qualità risulti praticamente superflua se accoppiata ad un combat system a dir poco deludente, capace di alternare esclusivamente sessioni di Quick Time Event al classico gioco “Carta, Forbici, Sasso” della morra cinese. Relativamente alla fase di combattimento, il sistema di controllo risulta essere a dir poco semplificato. Con i quattro principali tasti di azione é possibile gestire il colpo classico, il colpo potente (necessario per rompere la guardia dell'avversario) , la schivata e lo scatto. I due bumper principali sono invece adibiti alla gestione dell'ascesa e della discesa in volo, mentre alla sezione verticale del controllo a crocetta é affidato il compito di gestire sia la carica dell'aura che l'esplosione della stessa. Il resto del combattimento é invece gestito arbitrariamente dalla CPU, che in funzione della distanza dall'avversario, dell'aura posseduta, della salute, e del tasto d'azione (colpo classico o potente) premuto, provvederà ad attivare i colpi dirompenti (lunga distanza) via morra cinese o viceversa le combinazioni ravvicinate in Quick Time Event.
Scordatevi dunque combinazioni impossibili da ricordare o sequenze di tasti da mandare a memoria attraverso lunghe sessioni di gioco. In Dragon Ball Ultimate Tenkaichi, per avere la meglio sull'avversario di turno occorrerà esclusivamente avere una buona dose di fortuna (leggasi azzeccare la scelta nel momento in cui vi verrà chiesto di premere uno dei due pulsanti di azione), tempismo nelle fasi QTE e nulla di più. Il resto si ridurrà a godere dell'incredibile spettacolo che i due lottatori coinvolti nello scontro saranno in grado di mettere in atto, esattamente come capiterebbe stando di fronte ad un anime appena interattivo.
Una gioia per gli occhi
Tecnicamente parlando, l'opera del team Spike é praticamente ineccepibile. La scelta di affidarsi alla tecnica del cel shading ben si sposa con un gioco ispirato ad un manga di successo come Dragon Ball, così come l'idea di intermezzare alcune fasi di gioco con clip estratte direttamente dall'anime. La caratterizzazione dei personaggi é a dir poco strabiliante, mentre gli effetti speciali utilizzati per tutte le extra mosse disponibili nel gioco hanno il merito di elevare notevolmente il tasso spettacolare dell'intera opera. Volendo trovare una pecca, stupisce in senso negativo l'evidente “effetto montaggio” riscontrabile in alcune specifiche situazioni di gioco (impossibile non notare come gli evidentissimi solchi lasciati nel terreno da una super mossa tendano a sparire nel giro di pochi istanti), mentre al contrario più che apprezzabile sia la scelta di utilizzare l'intro originale della serie come sigla del gioco (Cha la head cha la) che quella di inserire il doppio audio inglese/ giapponese, una chicca per quanti apprezzino i dialoghi e le voci degli artisti originali. Come detto il problema più grosso di questo Ultimate Tenkaichi risiede principalmente nel sistema di gioco, troppo elementare ed incapace, a nostro modo di vedere, di offrire un livello di sfida degno di questo nome.
Dragon Ball Z Ultimate Tenkaichi
5.5
Voto
Redazione
Dragon Ball Z Ultimate Tenkaichi
Può un gioco essere al contempo tanto piacevole per gli occhi -e le orecchie- quanto sgradevole per tutto il resto? La risposta, purtroppo, é si. Ultimate Tenkaichi ha infatti il demerito di affiancare ad un comparto tecnico quasi perfetto, un sistema di gioco decisamente sottotono, semplificato all'eccesso e deficitario sotto ogni punto di vista. Se siete veri fans di Dragon Ball apprezzerete alla follia la qualità visiva dell'opera, fermo restando che dovrete scendere a compromessi con un gameplay a dir poco castrante ed incapace di offrire un livello di sfida accettabile tanto offline quanto online. Vi abbiamo avvisato.