Dragon Quest IX: Le Sentinelle del Cielo

Dragon Quest IX Le Sentinelle del Cielo
Piccolo grande drago
Possiamo dire senza troppa ipocrisia che, quando Square Enix annunciò di aver deciso di sviluppare il nuovo episodio della saga principale di Dragon Quest su Nintendo DS, una certa delusione non era mancata nell'animo di chi vi sta scrivendo. Quello che molti si attendevano era un capitolo dedicato a PlayStation 3, un po' per l'ottimo lavoro compiuto su PlayStation 2 dai Level 5 (nuovamente scelti per lo sviluppo del titolo) con lo stesso marchio, un po' per l'atavica mancanza (soprattutto all'epoca dell'annuncio) di pezzi da novanta nel catalogo della ammiraglia di casa per quel che riguarda il mondo dei JRPG.

Dopo l'uscita in Gippone però, é stato chiaro che la casa di Final Fantasy ci aveva decisamente visto giusto, quantomeno per le vendite: cinque milioni di pezzi smerciati in pochissimo tempo (copia più, copia meno) polverizzando record su record tra Pokémon e Monster Hunter vari. D'altro canto la piattaforma scelta é quella che ha riscritto il modo di giocare portatile, toccando cifre da capogiro anche per chi era abituato a piazzare GameBoy a carrettate.

La simpatica icona ci dice che, premendo il pulsante predefinito, parleremo con quel personaggio
La simpatica icona ci dice che, premendo il pulsante predefinito, parleremo con quel personaggio
La mappa nello schermo superiore mostra i punti d'interesse
La mappa nello schermo superiore mostra i punti d'interesse
Tranquilli, tranquilli! Il gioco é tradotto completamente in italiano!
Tranquilli, tranquilli! Il gioco é tradotto completamente in italiano!


Quello che poi i giocatori di vecchia data non possono fare a meno di notare e che, volenti o nolenti, il gioco di ruolo nipponico ha ormai trovato casa nella portatile della grande N. Strano il destino, e così ci ritroviamo ad usufruire quanto di più tradizionale possibile sulla console più innovativa dell'attuale lotto. Strano si, ma non beffardo, vista la qualità media dei prodotti sfornati dalle varie case, capaci di adattarsi e sfruttare al meglio le qualità tecniche e logistiche offerte dall'hardware in questione. Lo stesso mondo di Dragon Quest si era già affacciato a questo mondo, lanciandosi con gli ottimi remake del quarto e quinto capitolo della propria saga.

Mentre in più giovani ricorderanno dunque il pregevole ottavo capitolo, chi ha qualche annetto sulle spalle (e sul joypad) non può che cedere alla morsa della nostalgia, visto che stiamo trattando un nome che ha praticamente dato il via alla nascita dei JRPG (ebbene si, dovete ringraziare Enix, quella precedente alla fusione aziendale con Square). Idolatrato in patria, un po' meno conosciuto fuori, Dragon Quest vanta una lunga linea di narrazione principale, innumerevoli spin-off e, come sicuramente tutti hanno notato sin dal primo sguardo, un designer d'eccezione che porta il nome di Akira Toriyama, celebre papà, tra gli altri, di Dragon Ball e Dr. Slump & Arale.


Un angelo caduto in volo, questo...”
Come ormai la saga ci ha insegnato, dovremo vestire i panni di un eroe anonimo, scelta dettata dal desiderio di dare al giocatore la possibilità di trovarsi al meglio nel ruolo, senza rimanere pressato da una personalità predefinita. Per l'occasione potremo anche utilizzare un editor abbastanza minimale per quanto riguarda le nostre fattezze, grazie al quale decideremo il volto, il taglio di capelli e altre opzioni similari. Una volta compiute le scelte preliminari ci troveremo dotati di fattezze angeliche, con tanto di ali e aureola. Arruolati tra le schiere di Zenus, divinità del mondo, saremo chiamati ad essere i protettori di un piccolo villaggio. Ogni volta che riusciremo ad aiutarne gli abitanti a risolvere i propri problemi, riceveremo una piccola dose di “benevolenza”, da portare direttamente all'albero Ygdrasil per farlo crescere e propiziare il giorno in cui tutti i guardiani Celestiali come noi saranno premiati per il loro impegno e portati a godere delle bellezze del paradiso del misericordioso dio.

Tra una buona azione e l'altra, però, non poteva mancare il colpo di scena pronto a sconvolgere la nostra vita e a catapultarci in una situazione da cui uscire con la classica avventura alla ricerca della verità. Senza approfondire maggiormente la questione lasciandovi così il piacere di scoprire l'intreccio degli eventi, vi basti sapere che il tutto vi condurrà ad esplorare un mondo squisitamente fantasy a tinte medievali, naturalmente sempre fedele all'impronta di Toryama e Yuji Horii tra villaggi, dungeon e quant'altro é quasi d'obbligo vedere un in titolo simile.

Se in passato il mondo di Dragon Quest ci aveva quantomeno offerto la presenza di compagni d'avventura preconfezionati, ognuno con la propria caratterizzazione (alcune anche memorabili), questa volta potremo anche dare vita chi ci farà compagnia, esattamente come per il protagonista. Tolti esempi dedicati ai giocatori più pigri, potremo così creare il nostro party personalizzato (con un massimo di quattro componenti attivi più altri quattro da tenere “in panchina”) sia nelle classi che nell'aspetto. La scelta, alquanto radicale, farà la felicità dei più fantasiosi, ma potrebbe lasciare un certo disappunto in chi ama seguire gli intrecci e le storie dei propri amici virtuali. insomma, tutto molto anonimo, nel bene e nel male.

Tradizione e variazioni sul tema
Sebbene Dragon Quest IX: Le Sentinelle del Cielo sia palesemente un prodotto votato a riprendere i canoni classici del JRPG, in casa Level 5 si é deciso di lavorare ad alcune innovazioni che fossero in grado di dare un certo senso di novità alla formula senza però snaturarne l'essenza. In un impianto abbastanza rigido fatto di battaglie a turni dove avremo tutto il tempo necessario per decidere come gestire i nostri personaggi (senza però scordare la possibilità di dargli indicazioni di massima e muovere solo il protagonista), spariscono i combattimenti casuali, strada già battuta in altre occasioni. Tutti i mostri incontrabili sono infatti ben visibili e il giocatore ha la possibilità di lanciarsi all'attacco o cercare di svicolare per evitare problemi.

Non ci crederete, ma anche i cani potrebbero averere missioni o informazioni per voi!
Non ci crederete, ma anche i cani potrebbero averere missioni o informazioni per voi!
Il bestiario non si discosta dalla tradizione di Dragon Quest
Il bestiario non si discosta dalla tradizione di Dragon Quest
Si, Spino se la cava bene... ma voi saprete sicuramente fare di meglio
Si, Spino se la cava bene... ma voi saprete sicuramente fare di meglio


Da notare come gli stessi nemici avranno sostanzialmente tre possibili comportamenti, in base ai rapporti di forza tra noi e loro. Gli avversari i livello superiore al nostro quando ci vedranno si lanceranno all'attacco e ci in inseguiranno, mentre quelli meno potenti faranno finta di non averci visto oppure fuggiranno a gambe levate (per la gioia del nostro ego). Ne deriva dunque la possibilità per l'utente di gestire la cosa in varie maniere: comportarsi da bravi guerrafondai e cercare di sterminare qualsiasi forma di vita nemica (anche se i mostri godono di frequenti respawn)o rinunciare a qualche punto esperienza per non perdersi tra una miriade di combattimenti.

Fatto salvo che per superare gli ostacoli più ardui sarà necessario avere un adeguato livello d'esperienza, molti potrebbero sfruttare la situazione per arrivare freschi e con tutti i punti vita al proprio posto alle battaglie contro i vari boss, in modo da avere vita facile negli scontri più ardui. Fermo restando che sarà impossibile non “livellare”, pena una lunga sequela di game over, la scelta ha il pregio di snellire l'azione e il gameplay, ma il difetto abbassare il livello di sfida generale, cosa che potrebbe non piacere ai puristi. Ad ogni modo la decisione si é rivelata vincente per quel che riguarda il backtraking: qualora voleste tornare a visitare per qualsiasi motivo una delle aree già esplorate potrete evitare di perdere troppo tempo con battaglie da cui ricevereste solo una misera manciata di “exp”. Il combat siystem offre poi vari spunti, come la possibilità di aumentare i danni provocati inanellando attacchi consequenziali dei propri eroi e la classica serie di armi, incantesimi e colpi speciali.

Goku's style
Tecnicamente il gioco gode della realizzazione e dell'impegno di alcuni tra i migliori professionisti del mercato giapponese, partendo dal design del già citato Toryama che, come al solito, utilizza i suoi modelli più famosi come “attori”,da adattare alle diverse situazioni. Ecco che i neofiti non dovranno sorprendersi dal trovare personaggi presi a copia-carbone dai vari Goku, Bulma e compagnia cantante. I Level 5 hanno nuovamente utilizzato la tecnica grafica del cell shading che si sposa alla perfezione con il tratto del maestro nipponico.

L'hardware del Nintendo DS non ci é però sembrato sempre perfetto nel gestire i poligoni messi in campo, mostrando più di qualche rallentamento, soprattutto quando avremo un party completo, visto che tutti i protagonisti si muoveranno sullo schermo anche in fase esplorativa tra delle location abbastanza ispirate (con alcune eccezioni).Le musiche di Koichi Sugiyama incorniciano il gioco, regalando temi più che orecchiabili che vi terranno compagnia per decine e decine di ore. Si, perché Dragon Quest IX richiede quantomeno una quarantina di ore di gioco per essere portato a termine, anche se questo significherebbe lasciare indietro gran parte del materiale inserito in questa ricca cartuccia.

Esplorare a dovere il mondo e dedicarsi alle missioni secondarie vi regalerà anche più di settanta ore di divertimento, in cui segnaliamo una riuscitissima Alchimia con cui potrete creare gli oggetti più disparati... a patto di avere la ricetta e gli ingredienti giusti (o una gran dose di fortuna)! Consigliamo calorosamente di non dare giudizi affrettati all'ultima fatica dei Level 5, perché molte delle funzioni che arricchiscono il titolo verranno sbloccate solo diverse ore dopo l'inizio del gioco, in relazione alla trama o a particolari azioni compiute. Moltissimi “bit al fuoco”, che danno equilibrio ad una storia principale che talvolta latita e non finirà certo sui dizionari alla voce “capolavoro”.

Mille mondi da esplorare
Oltre a quanto illustrato sino a qui, Dragon Quest IX offre una modalità multiplayer dedicata ad un massimo di quattro giocatori da affrontare grazie al collegamento wireless del Nintendo DS, naturalmente a patto che tutti i giocatori abbiano una console e la loro copia personale del gioco. Ci rendiamo perfettamente conto che la richiesta possa sembrare quantomeno esosa, ma si deve pensare alla diffusione del Nintendo DS in terra d'origine dove si può, senza problemi, recarsi in un locale pubblico e trovare improvvisati compagni per le proprie avventure. Insomma, per quello che riguarda il nostro pubblico, sarà molto difficile che si possa realizzare una partita completa dei quattro eroi, ma chi ci dovesse riuscire avrà divertimento assicurato.

D'altra parte il poter trovare nei “mondi” altrui oggetti rari e vivere situazioni nuove é un bell'incentivo per trovare almeno un amico con cui dividere l'avventura. Il tutto risulta ben studiato, con l'aggiunta di varie opzioni interessanti come poter correre in soccorso di un compagno caduto o dargli manforte in un combattimento già iniziato. Potrete anche attivare la modalità “incontri casuali” in specifici punti, in modo da mantenere sempre attiva la possibilità di invitare un passante ad unirsi a voi, anche mentre l'avventura o la vita reale vi staranno tenendo occupati in altre attività

Parlando invece di connessione online vera e propria, Square Enix ha già messo in funzione i propri server per dare la possibilità anche ai giocatori europei di usufruire di missioni aggiuntive da scaricare. Le “Mappe del Tesoro” mostrano dunque ottimo potenziale, promettendo di allungare la vita di Dragon Quest IX a dismisura.

Dragon Quest IX: Le Sentinelle del Cielo si dimostra un prodotto di elevatissimo livello, capace di tenervi compagnia per un periodo che dipenderà unicamente dalla vostra voglia di esplorare a dovere questo fantastico mondo che solo apparentemente potrebbe sembrare dipinto a tinte adolescenziali, mostrando invece tratti maturi e una profondità estremamente interessante. I Level 5 hanno trovato il modo di compiere una variazione sul tema JRPG che di certo non potrà piacere a tutti, ma si é rivelata più che degna. Una perla da avere e giocare con l'entusiasmo dei tempi passati.

Il nostro personaggio ha scovato qualcosa...
Il nostro personaggio ha scovato qualcosa...
La grafica é davvero curata
La grafica é davvero curata
Le locande vi daranno molteplici opportunità... preparatevi ad esplorare nuovi mondi!
Le locande vi daranno molteplici opportunità... preparatevi ad esplorare nuovi mondi!


Dragon Quest IX: Le Sentinelle del Cielo
9

Voto

Redazione

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Dragon Quest IX: Le Sentinelle del Cielo

Torna Dragon Quest e lo fa in grande stile. In questo nuovo capitolo della saga regolare i Level 5 hanno puntato ad un mix tra amore per la tradizione e tentativi di svecchiare le decennali ricette JRPG. Sebbene non mancheranno i classici discorsi tra nuove leve e zoccolo duro intransigente. Fatto sta che ci troviamo tra le mani un prodotto curato, ricco di cose da fare e capace di stregare il giocatore che, DS alla mano, si ritrova in un turbinio composto da una trama non certo eccelsa ma funzionale, unita ad un gameplay colmo di spunti tutti ben sviluppati, persino per quel che riguarda il multiplayer e il supporto online. Non sarà certo qualche sbavatura a rovinare la festa di Dragon Quest IX: Le Sentinelle del Cielo!

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