Dragon Quest Treasures: la recensione della versione pc!
Arriva su pc il divertentissimo spin off di Dragon Quest!
Con Mia ed Erik, alla ricerca di favolosi tesori!
Non si vive di soli capitoli principali e i fan di Dragon Quest lo sanno bene, visti i tantissimi spin off dedicati a questo fantastico universo. Alla fine dello scorso anno è arrivato su Nintendo Switch Dragon Quest Treasures, un interessante titolo che porta nell'universo di Dragon Quest XI un sistema di gioco in cui si mescolano la ricerca di fantastici tesori e la gestione di un party composto da mostri reclutabili. Assolutamente divertente e pieno di contenuti, il titolo soffre, però, di diversi problemi tecnici, probabilmente dovuti a una programmazione non proprio "premium". Cosa potrebbe risolvere la situazione e dare un gradito boost al comparto grafico, se non una bella versione dedicata ai PC gamers? Eccoci quindi pronti per la recensione di Dragon Quest Treasures per Personal Computer!
Erik e Mia sono due fratelli che abbiamo già imparato a conoscere in Dragon Quest XI e che ritroveremo tra le fila dell'equipaggio di una nave vichinga, ma non proprio in un ruolo capace di soddisfare il desiderio di avventura dei nostri eroi. I protagonisti sono più giovani di quanto ricordavamo, infatti siamo davanti all'inizio della loro storia. Ridotti a sguatteri, Erik e Mia non hanno però rinunciato a cercare emozioni e fortuna, e durante una delle loro scorribande compiute di nascosto dai feroci vichinghi si ritroveranno catapultati a Draconia, un mondo dove centinaia di tesori non aspettano altro che farsi ritrovare… attenzione però: la speranza di facili guadagni attirerà altri avventurieri, non tutti ben intenzionati! Basteranno un gatto un suino volanti e due potenti pugnali magici a far realizzare i loro sogni?
Il gameplay di Dragon Quest Treasures Quest Treasures ha una base action e ci vede interpretare, a scelta, uno dei due protagonisti in una sequenza di missioni, primarie o secondarie nel tentativo di raccogliere sempre più tesori per accrescere il proprio prestigio (e gruzzolo per poter passare una vecchiaia agiata). Per farlo servirebbe una ciurma piratesca al completo, ma Erik e Mia non hanno modo per procurarsi una brigata capace di sostenere l’impresa. Per loro fortuna, però, scopriranno che rimettendo in sesto la sede della compagnia ferroviaria di Draconia potranno sfruttare un sistema di reclutamento dei mostri che abitano questo strano mondo, a patto di convincerli in battaglia e pagarli il giusto prezzo: va bene essere un mostro selvaggio, ma nessuno fa niente per niente.
I mostri non devono essere considerati mera forza lavoro o semplici truppe da schierare in combattimento, ma sono anche dotati di abilità estremamente utili per la nostra ricerca. Una di queste è simile per ognuno di essi e riguarda un loro sesto senso che inizierà a farsi sentire quando saremo vicini a un tesoro, l'altra è varia e ogni macro tipologia di mostro ne avrà una propria. Alcuni possono essere utilizzati per rimbalzare e compiere salti più alti del normale, altri per planare durante una caduta (o sfruttare correnti ascensionali) e persino essere letteralmente cavalcati. Facile capire come queste abilità vengano utili in fase di esplorazione e permettano, in base al team che avremo formato, di giungere in posti altrimenti irraggiungibili. Non per nulla il mondo di gioco è ampio, pieno di ambientazioni diverse, per quanto abbastanza classiche, e non mancheranno situazioni in cui sfruttare le abilità dei mostri con un po' di fantasia sarà utilissimo.
Dragon Quest Treasures, un tesoro di gameplay
Come però fa intendere il titolo, il "core" dell'esperienza di gioco è la ricerca dei tesori che avviene grazie al potere dei pugnali dei due protagonisti e come detto poco sopra, alla capacità dei mostri di visualizzare in modo più o meno preciso il punto in cui dovrebbe esserci un tesoro, una volta raggiunta una certa distanza. I pugnali infatti ci donano un potere chiamato tesoroscopio che funge come una bussola e segnala la direzione da seguire per raggiungere quel che cerchiamo. Una volta arrivati, il tesoroscopio inizierà a girare vorticosamente e tutti i mostri nella nostra squadra ci mostreranno dal loro punto di vista dove si trova il punto in cui cercare. Ognuno di loro avrà una visuale differente, quindi dovremo esaminarle e cercare il punto sul terreno più simile a esse.
A volte basterà una sola immagine, altre dovremo studiare un po' di più, considerando che le ambientazioni si sviluppano anche in verticale. Una volta disotterati in tesori dovremo tornare alla base per farli valutare e aumentare il valore della nostra collezione, così da far cresce la nostra allegra brigata e relativo conto in banca. Il sistema è molto intrigante e anche se inserito in una trama abbastanza basilare, con la classica ricerca di oggetti leggendari e antagonisti stereotipati, riesce a spingere il giocatore ad andare sempre più avanti. Anzi, a dirla tutta, si finisce risucchiati in un vortice da cui è davvero difficile staccarsi, con le cacce al tesoro che non stancano praticamente mai, nonostante sia innegabile una certa monotonia di fondo. Resta il fatto che scatta il meccanismo "ancora un tesoro e vado a dormire", per poi rendersi conto che l'ora di svegliarsi e andare a lavoro o a scuola è pericolosamente vicina.
Il combat system di Dragon Quest Treasures è action e vede il protagonista o la protagonista combattere aiutato dai suoi mostri, che verranno gestiti da una discreta intelligenza artificiale. Oltre al pugnale, avremo una fionda che permetterà di colpire il nemico con varie tipologie di proiettili o di usarne altri dai poteri curativi sugli alleati. Erik e Mia hanno anche una riserva magica che sino a quando è carica, gli permette di guarire la propria energia vitale: attenti ad usarla quando sarete troppo vicini al nemico, perché durante una cura sarete vulnerabili. Insomma, mentre si combatte bisogna tenere sott'occhio la propria barra della vita e quella dei propri mostri per cercare non soccombere. Il gameplay di Dragon Quest Treasures dà il suo meglio se affrontato con un buon controller, io ne ho usato uno della "vecchia" Xbox One e non ho avuto alcun problema. La combina zione mouse&tastiera rende il gioco un po' più complicato e si fa abbastanza fatica a calibrare a dovere i movimenti e la gestione della telecamera.
Dragon Quest Treasures mostra tutto il buono che si era visto su Nintendo Switch e per quanto riguarda i contenuti non offre nulla di nuovo se non qualche oggetto in regalo. Migliora, invece, non poco il comparto grafico, che dopo tutti i problemi visti sulla console ibrida giapponese, finalmente trova una sua dimensione fatta di un frame rate sempre granitico e di un miglioramento del fenomeno di pop up che affliggeva il panorama in lontananza, senza contare un aumento della risoluzione. Ho giocato usando un Ryzen 7 5700 X corredato di una GeForce RTX 3060 e ci siamo goduti una esperienza praticamente perfetta, ma le specifiche consigliate parlano di sistemi molto meno performanti del mio, motivo per cui difficilmente avrete problemi. D'altro canto la grafica non è sicuramente incredibile, ma rimane colorata, piacevole e sempre fedele al tratto di Toryama. Anche le musiche ci hanno conquistato, grazie anche ai temi storici del marchio, senza dimenticare che tutto il gioco ha i testi in italiano (voci in inglese o il sempre consigliato giapponese).
In un mondo dove le conversioni da console a PC spesso lasciano a desiderare, il lavoro svolto dal team TOSE per Square Enix è assolutamente da premiare e Dragon Quest Treasures si conferma un titolo consigliatissimo per chi vuole vivere un'avventura leggera, ma davvero coinvolgente che da il suo meglio su Personal Computer. L'edizione per Switch rimane consigliata solo se non potete fare a meno di giocare in modalità portatile. Questo Dragon Quest è un piccolo tesoro!
Versione Testata: PC
Voto
Redazione
Dragon Quest Treasures
Dragon Quest Treasures arriva su personal computer in forma smagliante, mostrando un attento e ben studiato lavoro di adattamento da parte di Square Enix. Un frame rate solido e risoluzione migliorata, unite al pop up diminuito, fanno si che Dragon Quest Treasures sia da giocare proprio su PC, sempre che abbiate un buon controller e che non sentiate la necessità di portarvi il gioco in tasca con una Switch in modalità portatile. Le avventure di Erik e Mia rimangono divertenti e il sistema di ricerca e collezione dei tesori spinge a andare sempre avanti, missione in missione, in un mondo colorato e pieno di punti d'interesse. Un altro spin off di qualità si aggiunge al mondo di Dragon Quest e su PC lo fa nella sua forma migliore.