Dragonball Z Budokai
di
Paolo Nobili
La vicenda è infatti divisa in ben tre avvincenti saghe, nel più perfetto stile del cartoon. Dopo aver sconfitto Piccolo, Goku fa ritorno alla Kame House dai suoi amici e dal figlioletto di cinque anni anni, il simpatico Gohan. Qui fa la sua apparizione dal cielo un rude alieno di nome Raditz, sedicente fratello di Goku, che sconfigge il nostro eroe e rapisce il suo piccolo erede. Col procedere dei combattimenti, delle cutscene e dei brevi, semplicissimi sottogiochi, scoprirete il resto della trama, guiderete gli altri personaggi ed apprenderete nuove abilità. Queste ultime sono un autentico plus del titolo Infogrames, differenziano ogni personaggio -anche se assegnabili ad uno o all'altro- e possono essere trovate o comprate in un negozio apposito.
DRAGONBALL Z O TEKKEN 4?
La sezione allenamento, una delle migliori mai disegnate per un picchiaduro, permette di praticare le mosse, le combinazioni di colpi con il numero di combo eseguiti e infine le abilità speciali. Perché Dragonball Z, a parte queste poche abilità specifiche, è un picchiaduro basico, pugno, calcio, parata e nulla più, come un videogioco di qualche anno fa. Il sistema di collisione è obiettivamente funzionante, ma ciò, non basta certo a mettere Dragonball Z Budokai sul piano di un Tekken 4, per esempio... Come ci si aspetterebbe, possono essere scagliate palle di fuoco dalla distanza, ricaricando periodicamente la barra d'energia. Non mancano prese, lanci, mosse speciali come momenti di combattimento iperaccellerati, graficamente molto ben congeniati anche se senza novità nel sistema di controllo.
Dopo un poco che si combatte i due cominciano a volteggiare nell'aria (chi rimane a terra è più sensibile ad ogni tipo di attacco) ed a spostarsi anche su un piano verticale: la telecamera si avvicina e si allontana zoommando ed aprendo la visuale seguendo le fasi della battaglia. Una mossa di difesa consente di respingere le nefaste palle di fuoco, attivandola all'ultimo momento. Le combinazioni da memorizzare non sono eccessive, e dopo un poco di pratica si riescono a maneggiare con sufficiente sicurezza.
PARE UN CARTONE ANIMATO
Graficamente, già dai cutscene iniziali si nota come Dragonball Z Budokai ricalchi quanto visto nel cartone animato. I colori sono accesi, le linee nette, gli effetti di trasparenze e di esplosione sono praticamente gli stessi di un qualsiasi episodio della serie. Se poi consideriamo che durante la campagna i cattivi di Dragonball ci insultano dicendo "Mi hai fatto innervosire, non posso essere battuto da una mammoletta come come te" o roba simile, si comprende come l'atmosfera riporti dentro un episodio della serie. Le stesse arene di gioco, dagli stadi alla prateria, svolgono adeguatamente il loro compito di contenitore anche, ovviamente, non si segnalano per l'abbondanza di particolari e per il dettaglio degli sfondi.
In conclusione, Dragonball Z Budokai ha la sua forza nel fascino dei personaggi della saga, che riproduce meglio di qualunque titolo di Dragonball visto finora, e nella solidità del motore di gioco. Chi cerca invece migliaia di mosse, varietà di controllo nei personaggi e combinazioni di tasti da contorsionisti del dualshock farebbe meglio a guardare altrove. Perdendosi, comunque, uno dei più immediati e divernte picchiaduro con licenza usciti per Playstation 2.
Dragonball Z Budokai
Dragonball Z Budokai
Dragonball Z Budokai interpreta nel modo più semplice e diretto il genere del picchiaduro costruendolo sui personaggi della serie. Finalmente i fan di Goku potranno trovare pane per i loro denti, sorvolando, comunque, sul semplicismo del gameplay e sulla brevità del gioco in modalità Storia. Anche se per sbloccare tutte le arene ed i personaggi da fare ne avranno parecchio, anche se breve tempo...