Dragonriders - Chronicles of Pern

di Redazione Gamesurf
Ottime invece le luci con cui vengono illuminati gli elementi del gioco. Sempre opportune ora enfatizzano, ora adombrano oggetti e persone come se partecipassero in prima persona agli accadimenti della storia
Le azioni del gioco si comandano tutte tramite tastiera, non vi é uso del mouse. Per quanto riguarda il movimento del personaggio non vi sono problemi. Infatti é del tipo rotazione, avanti e indietro. In questo caso é molto più facile comandare il personaggio con i tasti cursore che con il mouse. In teoria é possibile, tramite i pulsanti del tastierino numerico, posizionare diversamente la telecamera che riprende l'azione. La sua gestione é complessa ed é difficile posizionarla nel modo desiderato. Forse sarebbe stato meglio poterla comandare con il mouse, che sarebbe stato comodo anche al momento di gestire l'inventario

La grafica é decisamente spettacolare e accattivante, ma muoversi sulle numerose caselle che lo compongono con i tasti cursore é piuttosto scomodo e alla lunga tedioso. Infatti l'inventario unisce insieme le funzioni di zaino, armeria, scheda personaggio e statistiche. All'interno di luoghi chiusi, con i tasti cursore, si muove il personaggio a velocità normale, spingendo anche il tasto maiuscolo, lo possiamo far correre. Nei luoghi aperti, dove le distanze da percorrere sono maggiori, le funzioni si invertono. Con i cursori il personaggio corre, tenendo premuto il tasto maiuscolo andrà a velocità normale. A dire il vero anche all'interno di luoghi chiusi, onde evitare lunghi tempi d'attesa, conviene correre, limitando la camminata normale a quando bisogna infilare con precisione porte particolarmente strette
I combattimenti non sono semplici da gestire: infatti sono strutturati in modo che, maggiore sia la pressione esercitata sul pulsante, più possente sia il colpo sferrato. Se però veniamo nel frattempo attaccati, il nostro colpo non va, giustamente, a segno... una situazione particolarmente "critica" ma sicuramente stimolante. Interessante e realistico il fatto che se si tira con la balestra e si prende la mira per un tempo troppo lungo, lo schermo comincia a traballare simulando la stanchezza del braccio che per troppo tempo tiene in tensione l'arma