Drakan: The Order Of The Flame
di
Redazione Gamesurf
I protagonisti dispongono entrambi di due modalità di fuoco, nel caso di Rynn il primo tasto del mouse servirà a menar fendenti mentre il secondo vi servirà principalmente per pararvi o in alcuni casi per lanciare magie. Arokh dal canto suo può sparare palle di fuoco, oppure esibirsi in una fiammata incendiaria devastante. Nel corso del gioco guadagnerà nuovi poteri che gli permetteranno di lanciare sputazzi velenosi, cristalli di ghiaccio, fulmini e lapilli
Anche Rynn troverà nuove armi, che però dovrà gestire al meglio, vista la presenza di un inventario che non vi permetterà di portarvi appresso ogni cosa trovata. La gestione delle armi e delle armature (dotate di valori di attacco e difesa ma soprattutto di durata, visto che dopo un po' vi si potranno rompere) fornisce al gioco un pizzico di profondità in più che di certo non guasta, e spesso vi troverete a decidere cosa lasciare e cosa tenere: uno spadone a due mani è certamente molto potente e possiede un raggio d'azione superiore a quello di una mazza, ma è anche lento e inoltre occupa uno slot supplementare nell'inventario a causa delle sue dimensioni. Il gioco inoltre è ricco di armi molto diverse (spade, spadoni, archi, alabarde, accette, cristalli magici e persino armi magiche come spade di fuoco o alabarde che possono scagliare fulmini sugli avversari) e spesso le migliori si trovano in aree segrete o particolarmente difficili da raggiungere
Anche le ambientazioni solo molto varie, sia da un punto di vista strutturale che grafico; vi troverete a sorvolare vallate immerse nella nebbia, dirupi innevati, caverne ricche di fiumi e vegetazione, città abbandonate, villaggi rasi al suolo, isole dal clima tropicale e vulcani che eruttano lava. I nemici da affrontare richiederanno un minimo di tattica, a volte cercheranno anche di chiamare rinforzi e alcuni si difenderanno anche dietro agli scudi rendendovi la vita un minimo difficile ma sia chiaro, gli scontri complessi e gustosi visti in Dye By The Sword sono comunque lontani. Le possibilità offerte dalle armi da taglio rendono il gioco molto sanguinolento, potrete decapitare gli avversari o staccar loro gli arti per poi infierire sui cadaveri fino a ridurli a tocchetti con cui giocare a pallone. Da questo punto di vista anche Arokh da grandi soddisfazioni, incendiare i nemici e vederli correre avvolti dalle fiamme, per poi esplodere e ricoprire di sangue il terreno, è decisamente gustoso e rende giustizia alla ben nota potenza dei draghi, ma non saranno certo i goblin e gli orchi che deve affrontare Rynn, i veri avversari del drago. Una volta in volo ve la dovrete vedere con altri draghi in scontri aerei molto emozionanti, e magari stando attenti alle palle di fuoco lanciate da catapulte posizionate in punti tattici
Anche Rynn troverà nuove armi, che però dovrà gestire al meglio, vista la presenza di un inventario che non vi permetterà di portarvi appresso ogni cosa trovata. La gestione delle armi e delle armature (dotate di valori di attacco e difesa ma soprattutto di durata, visto che dopo un po' vi si potranno rompere) fornisce al gioco un pizzico di profondità in più che di certo non guasta, e spesso vi troverete a decidere cosa lasciare e cosa tenere: uno spadone a due mani è certamente molto potente e possiede un raggio d'azione superiore a quello di una mazza, ma è anche lento e inoltre occupa uno slot supplementare nell'inventario a causa delle sue dimensioni. Il gioco inoltre è ricco di armi molto diverse (spade, spadoni, archi, alabarde, accette, cristalli magici e persino armi magiche come spade di fuoco o alabarde che possono scagliare fulmini sugli avversari) e spesso le migliori si trovano in aree segrete o particolarmente difficili da raggiungere
Anche le ambientazioni solo molto varie, sia da un punto di vista strutturale che grafico; vi troverete a sorvolare vallate immerse nella nebbia, dirupi innevati, caverne ricche di fiumi e vegetazione, città abbandonate, villaggi rasi al suolo, isole dal clima tropicale e vulcani che eruttano lava. I nemici da affrontare richiederanno un minimo di tattica, a volte cercheranno anche di chiamare rinforzi e alcuni si difenderanno anche dietro agli scudi rendendovi la vita un minimo difficile ma sia chiaro, gli scontri complessi e gustosi visti in Dye By The Sword sono comunque lontani. Le possibilità offerte dalle armi da taglio rendono il gioco molto sanguinolento, potrete decapitare gli avversari o staccar loro gli arti per poi infierire sui cadaveri fino a ridurli a tocchetti con cui giocare a pallone. Da questo punto di vista anche Arokh da grandi soddisfazioni, incendiare i nemici e vederli correre avvolti dalle fiamme, per poi esplodere e ricoprire di sangue il terreno, è decisamente gustoso e rende giustizia alla ben nota potenza dei draghi, ma non saranno certo i goblin e gli orchi che deve affrontare Rynn, i veri avversari del drago. Una volta in volo ve la dovrete vedere con altri draghi in scontri aerei molto emozionanti, e magari stando attenti alle palle di fuoco lanciate da catapulte posizionate in punti tattici
Drakan: The Order Of The Flame
7
Voto
Redazione
Drakan: The Order Of The Flame
Drakan è un gioco molto piacevole e la possibilità di cavalcare il drago è sicuramente l'idea vincente alla base di questo titolo della Psygnosis. Questo, paradossalmente, rischia però anche di essere il suo tallone d'Achille perché tutte le volte che mi sono trovato ai comandi di Rynn, nei vari dungeon, non vedevo l'ora di andare avanti per poter tornare in groppa ad Arokh. Intendiamoci, le sezioni che vedono per protagonista Rynn sono comunque ben fatte e godibili, ma rimandano ad un'altra tonnellata di giochi già visti: la tautologica serie di Tomb Raider, Heretic II, il nuovo e intrigante Shadowman, Dye By The Sword, Nightmare Creatures, Deathtrap Dungeon etc.
Da un punto di vista tecnico è ineccepibile, la grafica riesce ad essere sempre molto bella ed evocativa ed il sonoro non è da meno. La modalità multiplayer è una piacevole aggiunta in un gioco che avrebbe potuto anche farne a meno, non può quindi che essere gradita. Se l'idea di volare a cavallo di un drago vi attira e avete il desiderio di un arcade adventure in terza persona di ottima fattura non vedo quali ragioni vi dovrebbero trattenere dal comprarlo, o quanto meno dal farci un serio pensierino magari provando prima la demo.
Da un punto di vista tecnico è ineccepibile, la grafica riesce ad essere sempre molto bella ed evocativa ed il sonoro non è da meno. La modalità multiplayer è una piacevole aggiunta in un gioco che avrebbe potuto anche farne a meno, non può quindi che essere gradita. Se l'idea di volare a cavallo di un drago vi attira e avete il desiderio di un arcade adventure in terza persona di ottima fattura non vedo quali ragioni vi dovrebbero trattenere dal comprarlo, o quanto meno dal farci un serio pensierino magari provando prima la demo.