Driven to Desctruction

Driven to Desctruction
Uno degli aspetti tecnici meglio riusciti del gioco è invece la colonna sonora: gli sviluppatori hanno infatti selezionato una lista di brani Hard Rock o Pregressive dalle Hit Parade più recenti, ottenendo un campionario musicale pompato ed adrenalinico che trascina tanto alla foga quanto al divertimento (è veramente trascinante lanciarsi a 100 all'ora contro un avversario con in sottofondo i GreenDay). Ottimi anche tutti gli effetti sonori, soprattutto i rumori di tamponamenti ed incidenti, così come il doppiaggio fuori campo dello speaker, per quanto alla lunga questo venga un po' a noia.
La modalità Carriera citata in precedenza costituisce il nucleo portante del gioco in SinglePlayer: partendo con una vettura dalle prestazioni estremamente scadenti sarete chiamati a risalire la classifica dei migliori corridori affrontando degli eventi frequentati da corridori via via più agguerriti e dalle macchine più prestanti. Ovviamente, però, trionfando guadagnerete del denaro con cui potrete acquistare nuove vetture, oltre a riparare quelle in vostro possesso. Una cosa importante da far notare è il fatto che le vetture danneggiate non potranno quasi mai essere riparate totalmente, col risultato che anche la macchina più prestante, a lungo andare, è destinata ad essere venduta come rottame. Sarà inoltre possibile sfidare dei corridori in gare "extra-evento" col solo obiettivo di vincere la posta in palio, ed anche se questo non vi farà salire in graduatoria vi fornirà comunque un approvvigionamento economico molto importante.


La seconda modalità di gioco è quella degli Eventi liberi, e per quanto sia possibile giocarla in SinglePlayer allo scopo di guadagnare punti con cui sbloccare vetture e circuiti, fondamentalmente è studiata per il MultiPlayer. Consisterà in pratica nello scegliere un'arena e le competizioni in cui confrontarsi, tenendo presente che non tutte le competizioni saranno accessibili in tutte le arene (in una locazione, ad esempio, è disponibile solo ed esclusivamente il Demolition Derby). Ultima modalità è la cosiddetta "sfida", in cui verrete chiamati a superare una serie di prove prefissate, di norma su circuiti differenti e con macchine preimpostate, al termine delle quali otterrete un premio (di solito una macchina o un circuito) e l'accesso alla sfida successiva.
La giocabilità in un titolo simile si attesta indubbiamente su livelli elevati: una volta che si scende in campo a prendere a sportellate gli avversari, il divertimento nasce spontaneo e fa dimenticare tutte le imperfezioni tecniche. I comandi sono semplici, ed anche se la curva di apprendimento è viziata da una risposta alle sollecitazioni non eccellente , la difficoltà delle prove in Singolo è sufficientemente calibrata per istigarvi ad andare avanti senza per questo esasperarvi con prove eccessivamente difficili. La longevità è però limitata a quanto tempo impiegherete a terminare la Carriera e superare le varie Sfide, più il tempo residuo per sbloccare gli ultimi modelli con Eventi Singoli. Difficilmente, poi però, ricomincereste il gioco in Singolo da capo, per quanto ovviamente rimane sempre il MultiPlayer disponibile per un sano pomeriggio di mazzate con gli amici. Complessivamente, comunque, un gioco che riesce a rendere giustizia all'adrenalina ed alla follia di un Demolition Derby americano. Completo e divertente, merita sicuramente più di un'occhiata superficiale.
Driven to Desctruction
6.5

Voto

Redazione

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Driven to Desctruction

Appartenente collaterale al filone di Test Drive, Driver to Destruction cerca di ricreare il più possibile l'atmosfera, l'adrenalina ed il distorto divertimento degli eventi di Demolition Derby Americano, riportando moltissimi tipi di gare e competizioni e riuscendo nel suo intendo pur senza presentare una grafica mirabolante o particolari innovazioni tecniche. Encomiabile l'utilizzo di brani Hard Rock per la colonna sonora di un gioco incentrato fondamentalmente sulle mischie e sulla foga dei concorrenti. Sicuramente divertente, anche se forse dedicato ad un pubblico non più giovanissimo.

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