DRIVER 2

di Redazione Gamesurf
I programmatori della Reflections non sono di certo gli ultimi arrivati avendo iniziato a lavorare su PlayStation fin dagli inizi con Destruction Derby sviluppato per conto della Psygnosis, senza contare che il team é attivo dal lontano 1985 inizialmente sotto l'egida della Acorn e successivamente ha ideato alcuni dei più grandi giochi della casa di Liverpool, tra i quali la saga di Shadow of the Beast su Amiga. Eppure Driver é stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno tanto é stato improvviso il suo successo. L'idea di disporre di mappe cittadine ricavate da città reali unita ad un'atmosfera da serie poliziesca anni '70 sono solo alcuni degli elementi che hanno messo d'accordo pubblico e critica, permettendo al gioco di scalare letteralmente le classifiche di vendita. Pur girando su una console vecchiotta come la PlayStation, Driver per certi versi é un titolo di nuova generazione più di quanto lo siano molti racing game per le nuovissime console a 128 bit. Lo sfruttamento di un ambiente 3D di una simile vastità ha ampliato un concept inizialmente mutuato dal vecchio Chase HQ tanto da rendere il semplice inseguimento solo uno dei tipi di missione da intraprendere, ponendo le basi per un gameplay vario e divertente, evitando il rischio di produrre un gioco semplicemente sperimentale destinato a uno scarso successo o, peggio ancora, ad essere cannibalizzato a livello di idee da altre software house. Il successo della versione originale ha portato alla conversione di Driver per PC e addirittura per Game Boy Color, mentre era quasi scontata la realizzazione di un sequel che, puntualmente, si é palesato giusto in tempo per le vendite natalizie. Vediamo insieme se Driver 2 é degno della reputazione del prequel

RITORNO SULLE STRADE
Il mondo del crimine di Chicago é in subbuglio da quando il boss Solomon Caine ha stretto un'alleanza con quello che era il suo più letale nemico, ovvero Alvaro Vasquez un potentissimo signore della malavita brasiliana. Se il loro patto desse i frutti sperati dal duo l'intera città sarebbe messa in ginocchio e, non potendo agire in via ufficiale, la polizia invia i due agenti in incognito Tanner (il protagonista del primo Driver) e Tobias Jones affidandogli la missione di mandare a monte l'accordo. Se al primo sguardo si rimane sorpresi del fatto che il gioco risieda su due CD, una volta accesa la console i numerosi filmati chiariscono il motivo dell'uso di tanto spazio per un gioco di guida. I full motion video realizzati dai Reflections sono di ottima qualità e, pur non essendo paragonabili a quelli di alcuni giochi giapponesi come quelli della Square, risultano nettamente superiori alla media delle produzioni occidentali per PlayStation. E' un vero peccato che il doppiaggio italiano sia generalmente di bassa qualità e che l'audio tenda a mancare la sincronia dei movimenti labiali di un secondo circa, ma questo non rende certo i filmati meno godibili