DRIVER 2

di Redazione Gamesurf
ANCHE L'OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE
Spesso si tende a pensare che la giocabilità e la realizzazione tecnica siano due parametri separati, ma in realtà non é affatto così. Pur essendo molto giocabile e divertente Driver 2 non esprime appieno il suo potenziale a causa di una serie di difetti tecnici, alcuni dei quali particolarmente fastidiosi. Prima di tutto é impossibile non notare la cura minore nelle texture rispetto al predecessore così come la loro minore varietà, senza contare l'opinabile decisione di implementare elementi di contorno come i pedoni invece di occuparsi del problema in questione. Tra l'altro le persone reagiscono all'arrivo della macchina sul marciapiede più o meno come i corrispettivi di Crazy Taxi, ovvero scansandosi ad alta velocità urlando, ma la cosa curiosa é che hanno la stessa reazione quando gli si avvicina Tanner..

Non manca poi un bad clipping molto accentuato ma comunque scusabile, mentre i rallentamenti spesso ingiustificati sono probabilmente la cosa più fastidiosa, specie se si tiene conto del sistema di controllo molto sensibile che manda il giocatore letteralmente in tilt il giocatore appena tutto inizia a muoversi a scatti. Certo, i programmatori hanno inserito rampe e curve che rendono più varie le città (in Driver erano composte da strade intersecate ad angolo retto), ma di certo non si tratta di un'innovazione che causa cambiamenti nel gameplay. Poco da dire invece per quel che riguarda il comparto sonoro che, pur non facendo faville, si dimostra più che all'altezza grazie a una serie di effetti sonori ben realizzati. Le musiche cercano di ricostruire l'ambientazione in maniera decente, soprattutto quando l'azione si sposta all'Havana, però si ha l'impressione che i BGM di del primo Driver siano più validi sia a livello prettamente musicale che come aderenza all'azione di gioco
In definitiva il tentativo di riproporre il grande successo di Driver é riuscito a metà: da un lato vanno sicuramente messe in luce le innovazioni che il team di sviluppo ha voluto implementare in una struttura già di per sé vincente, dall'altro non si può non notare come il feeling complessivo della realizzazione risenta di qualche incertezza di troppo. Sicuramente sarebbe stato lecito attendersi di più da questo seguito.