Driver
di
Redazione Gamesurf
Dopo una di quelle sessioni di gioco a Driver che non finiscono, mi é tornata in mente l'inseguimento in The Rock, nella quale Cage riusciva mirabilmente a sfasciare la fantastica auto che guidava (era una Lamborghini? -- una splendida Ferrari NdSole). Con Driver ci si avvicina molto alla scena... ma andiamo con ordine. Il nostro uomo, ovvero colui che crede di essere libero ma in realtà é sotto il nostro completo potere, é Tanner. Questo, cuoco alla mensa della polizia, dopo aver versato del lassativo nel piatto preferito del capo, ha ricevuto come incarico di infiltrarsi in una banda mafiosa per riuscire ad arrestare il capo. Tanner, tamarro di giorno e pure di notte, non può non accettare (non che abbia molte possibilità), e saputo che la banda cerca un autista, si fa avanti
La storia non é proprio questa, comunque fatto sta che Tanner é un poliziotto infiltrato in una banda criminale in qualità di autista. Vi verranno quindi affibbiate varie missioni che dovrete portare a termine. Sebbene inizialmente (quando sarete nella prima città, Miami) il gioco sia molto lineare (eseguire e zitti!), subito dopo questa caratteristica viene meno, lasciandovi quindi la possibilità di svolgere quale missione vi aggradi tra quelle che vi vengono offerte, il che non può che giovare alla giocabilità globale. Le missioni sono tante (ma tante!) e varie
Si va dal classico "arriva da qui a qui in 0.3 secondi" a missioni più fantagroeliche come "distruggi questi 5 ristoranti" o ancora "vedi quella persona li? Quando sale nel taxi, dovrà implorarti pietà per scendere", senza dimenticarci la missione del tamarro, ovvero la prima: "Facci vedere quello che sai fare!". Spesso sarete costretti a rigiocare più volte la medesima missione in quanto alcune non che siano una passeggiata (ad esempio quella in cui bisogna stare dietro ad una monorotaia), ma ciò non risulta frustrante visto che ad ogni partita lo scenario risulta sempre diverso
Già, perché nelle varie città in cui scorrazzerete (Miami, San Francisco, New York e Los Angeles) c'é vita! Potrete veder pedoni (rigorosamente non stirabili) passeggiare ai bordi delle strade, cantieri e auto in movimento ed incolonnate, almeno finché non passate anche voi! Questo movimento é ciò che fa variare una partita dall'altra, e non fa aumentare la voglia di rigiocare una missione più e più volte
La storia non é proprio questa, comunque fatto sta che Tanner é un poliziotto infiltrato in una banda criminale in qualità di autista. Vi verranno quindi affibbiate varie missioni che dovrete portare a termine. Sebbene inizialmente (quando sarete nella prima città, Miami) il gioco sia molto lineare (eseguire e zitti!), subito dopo questa caratteristica viene meno, lasciandovi quindi la possibilità di svolgere quale missione vi aggradi tra quelle che vi vengono offerte, il che non può che giovare alla giocabilità globale. Le missioni sono tante (ma tante!) e varie
Si va dal classico "arriva da qui a qui in 0.3 secondi" a missioni più fantagroeliche come "distruggi questi 5 ristoranti" o ancora "vedi quella persona li? Quando sale nel taxi, dovrà implorarti pietà per scendere", senza dimenticarci la missione del tamarro, ovvero la prima: "Facci vedere quello che sai fare!". Spesso sarete costretti a rigiocare più volte la medesima missione in quanto alcune non che siano una passeggiata (ad esempio quella in cui bisogna stare dietro ad una monorotaia), ma ciò non risulta frustrante visto che ad ogni partita lo scenario risulta sempre diverso
Già, perché nelle varie città in cui scorrazzerete (Miami, San Francisco, New York e Los Angeles) c'é vita! Potrete veder pedoni (rigorosamente non stirabili) passeggiare ai bordi delle strade, cantieri e auto in movimento ed incolonnate, almeno finché non passate anche voi! Questo movimento é ciò che fa variare una partita dall'altra, e non fa aumentare la voglia di rigiocare una missione più e più volte
Driver
Driver
L'atmosfera degli inseguimenti sui nostri monitor! Grande! Con questo titolo il divertimento è assicurato. Dopo aver preso la mano con i controlli e lo stile di guida, si rimane incollati al monitor finché non va via la corrente, o veniamo schiodati a forza da qualcuno che si accorge della nostra assenza dal mondo. I Reflection sono riusciti a sfornare qualcosa di innovativo e divertente, così come lo fu il primo Destruction Derby. Sfrecciare inseguiti dalla polizia ed altro in città trafficate, il tutto condito da buona veste grafica è una sensazione che consiglio a chiunque.