Driver: San Francisco
John Tanner, detective della polizia di San Francisco, non é tranquillo: sebbene Charles Jericho, il criminale che a suo tempo gli ha sparato alla schiena mandandolo in coma, sia in galera ed in procinto di processato, una sorta di sesto senso gli dice che qualcosa non va come dovrebbe. Ed infatti Jericho riesce ad evadere; nell'inseguimento che segue, Tanner subisce un incidente stradale e scopre di possedere un potere speciale: essendo stato in coma, può separare la sua essenza dal corpo per entrare in quello di altri automobilisti, un'abilità che viene battezzata Shift. Grazie a questo super-potere, Tanner si prepara a dare la caccia al suo nemico, ma anche ad aiutare gli abitanti di San Francisco a risolvere i loro problemi.
La serie Driver torna sui nostri schermi con un nuovo capitolo poliziesco ambientato a San Francisco. Tutto in questo nuovo episodio della saga di corse Ubisoft strizza l'occhio alla cinematografia: dalle location, alla regia, alla colonna sonora, alla giocabilità fino, come vedremo, alle opzioni di editing. Certo é che stiamo sempre e comunque parlando di un gioco di automobilismo: in tutte le parti di giocato, infatti, il vostro alter-ego terrà sempre le mani ben strette su un volante, sia questo della macchina “d'ordinanza” o di un qualsiasi veicolo che vi capiterà per le mani.
Trattandosi di un gioco di natura poliziesca, essenzialmente le prove che capiterà di affrontare consisteranno in inseguimenti, fughe o pedinamenti - quest'ultima una modalità ormai affermata anche in altri brand che prevede di seguire un veicolo rimanendo ad una distanza compresa tra un minimo ed un massimo. Grazie alla succitata abilità di Shift, che del gioco costituisce in tutte e per tutto il perno portante, sarà però possibile cimentarsi in altri generi di corse, dal più elementare circuito cittadino (col traffico), alle gare su sterrato, alle prove di sgommata, fino agli eventi acrobatici e al “spaventa il passeggero” - una simpatica idea che arriva dal primo Driver.
Ma come funziona esattamente questo “Shift”? Molto semplicemente, premendo l'apposito tasto si accederà ad una visuale a volo d'uccello, mentre i veicoli a terra si muovono in slow-motion: a quel punto sarà possibile selezionare un'auto e come d'incanto ci troveremo alla sua guida. Sarà anche piuttosto divertente sentire i commenti di eventuali passeggeri, stupiti per l'improvviso cambio di abilità del pilota (che ai loro occhi non cambierà), e così facendo sarà possibile attivare le varie missioni, siano esse di trama o opzionali. É anche possibile girare liberamente in cerca di segreti o per compiere acrobazie che varranno punti-determinazione (di cui parleremo tra un attimo).
Usato nel bel mezzo dell'azione, lo Shift consente naturalmente di ottenere dei vantaggi notevoli, ad esempio utilizzando il traffico come arma a nostro vantaggio: non c'é niente di meglio di mandare un camion a impattare frontalmente contro il veicolo che si sta inseguendo per poterlo raggiungere più tranquillamente, o viceversa usarlo come ostacolo per i nostri inseguitori. Occhio, però: non sarà mai consentito saltare al volante delle vetture avversarie - per ovvi motivi di gameplay, aggiungeremmo. Sarebbe infatti decisamente troppo facile approfittare di una simile “onnipotenza stradale”...
La serie Driver torna sui nostri schermi con un nuovo capitolo poliziesco ambientato a San Francisco. Tutto in questo nuovo episodio della saga di corse Ubisoft strizza l'occhio alla cinematografia: dalle location, alla regia, alla colonna sonora, alla giocabilità fino, come vedremo, alle opzioni di editing. Certo é che stiamo sempre e comunque parlando di un gioco di automobilismo: in tutte le parti di giocato, infatti, il vostro alter-ego terrà sempre le mani ben strette su un volante, sia questo della macchina “d'ordinanza” o di un qualsiasi veicolo che vi capiterà per le mani.
Trattandosi di un gioco di natura poliziesca, essenzialmente le prove che capiterà di affrontare consisteranno in inseguimenti, fughe o pedinamenti - quest'ultima una modalità ormai affermata anche in altri brand che prevede di seguire un veicolo rimanendo ad una distanza compresa tra un minimo ed un massimo. Grazie alla succitata abilità di Shift, che del gioco costituisce in tutte e per tutto il perno portante, sarà però possibile cimentarsi in altri generi di corse, dal più elementare circuito cittadino (col traffico), alle gare su sterrato, alle prove di sgommata, fino agli eventi acrobatici e al “spaventa il passeggero” - una simpatica idea che arriva dal primo Driver.
Ma come funziona esattamente questo “Shift”? Molto semplicemente, premendo l'apposito tasto si accederà ad una visuale a volo d'uccello, mentre i veicoli a terra si muovono in slow-motion: a quel punto sarà possibile selezionare un'auto e come d'incanto ci troveremo alla sua guida. Sarà anche piuttosto divertente sentire i commenti di eventuali passeggeri, stupiti per l'improvviso cambio di abilità del pilota (che ai loro occhi non cambierà), e così facendo sarà possibile attivare le varie missioni, siano esse di trama o opzionali. É anche possibile girare liberamente in cerca di segreti o per compiere acrobazie che varranno punti-determinazione (di cui parleremo tra un attimo).
Usato nel bel mezzo dell'azione, lo Shift consente naturalmente di ottenere dei vantaggi notevoli, ad esempio utilizzando il traffico come arma a nostro vantaggio: non c'é niente di meglio di mandare un camion a impattare frontalmente contro il veicolo che si sta inseguendo per poterlo raggiungere più tranquillamente, o viceversa usarlo come ostacolo per i nostri inseguitori. Occhio, però: non sarà mai consentito saltare al volante delle vetture avversarie - per ovvi motivi di gameplay, aggiungeremmo. Sarebbe infatti decisamente troppo facile approfittare di una simile “onnipotenza stradale”...
Driver: San Francisco
7.5
Voto
Redazione
Driver: San Francisco
Driver: San Francisco riesce a portare innegabilmente una ventata di novità nel panorama dei giochi di guida open world tramite l'introduzione della modalità Shift, la quale consente un gran numero di nuove soluzioni di gioco. L'altra faccia della medaglia é il fatto che questa modalità non può fare a meno di far storcere il naso ai puristi, i quali dovranno “accontentarsi” delle sfide tradizionali presenti. Per il resto, se gli si perdona una trama un po' fiacca, il gioco é innegabilmente vario e divertente, e potrà regalare un buon numero di ore di svago tanto in singolo quanto in MultyPlayer.